Capitolo 9

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Capitolo 9

POV'S ANGEL

Dopo la serata a teatro il rapporto tra me ed Erick si era notevolmente rafforzato: passavamo ore al telefono o a parlare in chat, trascorrevamo tutti gli intervalli insieme, per non parlare del fatto che finalmente ero riuscita a far spostare Luke! (Una vera conquista visto che non avrei più dovuto supportarlo). Ora Erick era il mio nuovo vicino di banco. Stare accanto a lui durante le lezioni e riuscire a seguire la spiegazione del prof che era in classe in quel momento era praticamente impossibile, ma mi divertivo troppo con lui e tutte le frasi sceme che si inventava ogni due per tre.

"Sentiamo, ma c'è qualche ragazzo che ti piace adesso o..?" chiesi con fare malizioso. Mi aveva raccontato che aveva avuto un ragazzo fino a qualche mese fa, ma si erano lasciati più o meno quando era iniziata la scuola perché le cose tra di loro non andavano troppo bene.

"No, nessuno in particolar modo mi interessa" si vedeva lontano un miglio che stava mentendo quindi gli ripetei la domanda e il tentativo ebbe un esito positivo.

"E va bene, però giura di non dirlo a nessuno, anche se lo sanno quasi tutti ormai..." feci segno di giuramento stile scout e poi mi spostai sulla sedia per essere completamente girata verso di lui.

"Praticamente... si ecco insomma... mi piace Mark" disse la frase tutta d'un fiato come per togliersi un peso di dosso.

Io ero a dir poco sbigottita, non riuscivo a crederci. Proprio Mark?! Il ragazzo grazie al quale tutta la scuola sapeva il suo "segreto"? Era una cosa assurda ed eppure possibile, la sincerità traspariva dagli occhi del ragazzo che mi stava di fronte e si capiva bene che non stava mentendo.

"Ma... proprio lui? Non riesco a capire. Come può piacerti uno come lui?" Dopo l'anno precedente trascorso in quella scuola avevo imparato a conoscere bene Mark. In fondo, ma in fondo in fondo, non era un cattivo ragazzo, ma quando cominciava a prendersela con qualcuno non la finiva più e passava un bel po' di tempo prima che smettesse di prenderlo in giro ed insultarlo. E ora la sua mente contorta e complicata aveva deciso che sarebbe stato Erick la sua prossima "vittima".

"Non lo so nemmeno io come è possibile che mi piaccia uno come lui ma è così. È dall'anno scorso che ne sono cotto e lo sono ancor di più ora. Non riesco a togliermelo dalla testa, i suoi occhi, il suo fisico, la sua voce... Tutto di lui mi piace..."

Ero senza parole. Gli feci segno che avevo capito e mi voltai di nuovo verso la cattedra ma in realtà ancora molti dubbi mi invadevano la mente.

"Te invece? Ti piace qualcuno?" Erick mi aveva appena rigirato la domanda che gli avevo fatto poco prima e aveva assunto lo stesso sorrisetto malizioso che gli avevo rivolto.

"Forse..." Decisi di rimanere sul vago per giocare un po' con la curiosità del ragazzo. A dir la verità una persona da cui ero attratta particolarmente c'era. Era un ragazzo di terza, Ale.

"Dai!!! Dimmi chi è ti prego! La curiosità mi uccide!" risi di gusto nel vedere Erick che saltava sulla sedia supplicandomi una rivelazione sull'identità della persona che mi piaceva.

"È Ale..."

Rimase a bocca aperta.

"Seriamente? Ale?! Quello di terza?!"

"Si ma non è seria... cioè non credo. In ogni caso si sta sentendo con Elonor"

Guardammo tutti e due la ragazza che era in un banco in fondo all'aula.

"Che rivelazioni shock ragazzi.." Disse divertito Erick.

Risi insieme a lui.

La campanella suonò la fine delle lezioni ed uscimmo tutti dall'edificio impazienti di tornare a casa, o almeno quelli di noi che non avrebbero avuto lezione di strumento quel pomeriggio.

Salutai e proseguii verso la fine della strada per aspettare mio papà che sarebbe arrivato nel giro di pochi minuti.

Quando alzai lo sguardo mi bloccai di colpo, in fondo alla via a non troppi metri da me c'era qualcuno che mi aspettava. Un ciuffo castano chiaro e degli occhi verdi che avrei saputo riconoscere tra mille si distinguevano dalla figura vestita di scuro. Jonathan.

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