Amelia ama passeggiare per le vie affollate, si lascia guidare dall'istinto e dai profumi di ...
Questo racconto breve partecipa alla Challenge natalizia del Circolo di scrittura Raynor's Hall, quest'anno ogni partecipante dovrà continuare la storia...
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Frammento precedente lo potete trovare ne Il mondo di Shioren
Strinse le mani a pugno lasciando che le lacrime le rigassero il viso quando una voce la fece trasalire: «Piangere non cambierà le cose», le disse quella voce. Alzò il capo di scatto trovando il bambino dinnanzi a sé con sguardo impassibile.
«Chi sei?», chiese Amelia incapace di dire altro.
«Dovresti conoscere la risposta», rispose serio il bimbo, poi si indicò il petto, «è qui. Cerca, Amelia, continua a cercare».
«E cosa dovrei cercare di preciso?» quella situazione la stava confondendo come non mai, com'era possibile che un ricordo della sua infanzia le potesse parlare, e perché proprio in modo così incomprensibile?
«Questo devi essere tu a scoprirlo, però posso darti un indizio: non c'era nulla di strano quel giorno, non hai trovato bizzarro vedermi lì, davanti alla porta, vestito in quel modo, da solo? E quello che ho fatto, neppure con gli anni, ti ha fatto riflettere, Amelia?»
Restò senza parole e, d'un tratto, quel bambino non le sembrava più tanto piccolo e spaurito.