15

8.2K 375 13
                                    

Mi sveglio, il sole non è ancora sorto, muovo lo sguardo lungo la stanza, le ombre notturne iniziano a sparire, l'alba è prossima. Poso lo sguardo su Haruka, dorme rannicchiato tra le mie braccia, un'espressione rilassata, le mie labbra si stendono in un sorriso, accarezzo piano la sua guancia. Sento nel cuore un forte senso di pace nel cuore, questa silenziosa mattina ha un qualcosa di speciale, muovo la mia mano lungo il suo braccio, quant'è gracile? Osservo la sua figura avvolta dalle coperte, il suo corpo è davvero sottile, sembra quasi sul punto di spezzarsi. Un pensiero negativo, pesante, prende spazio nella mia mente, facendomi rabbrividire. C'è quancosa che non va vero? Stringo piano a me quell'esile corpo, lo sento gemere, le sue mani scivolano dietro la mia schiena, posa infine il volto sul mio collo, il suo respiro mi scalda. Non lascerò il fianco di Haruka, dovesse cascare il mondo. Questa è una promessa!

Mi sveglio nuovamente, mi ero addormentato. Mi prende uno spavento quando noto l'assenza del piccolo omega dal letto, scatto in piedi come una molla.
< Haruka?! > quasi urlo, agitato.
Sento dei passi veloci, il volto preoccupato del piccolo moro fa capolino dalla soglia della porta.
< Kaleb?! > mi chiama preoccupato, < Cos'è successo? >.
Si avvicina al letto senza perdere tempo, porto una mano sul viso, mi viene da ridere.
< Perdonami, non ti ho visto al mio fianco e mi sono spaventato > dico, tornando a guardarlo.
I suoi due occhioni esprimono stupore, le mani strette attorno ad una spatola di metallo, le ha vicino al petto.
< Spaventato? > mi domanda.
Gli sollevo il mento, lo bacio dolcemente, < Si, perdonami per aver urlato >.
Si limita a sorridermi, < La colazione è quasi pronta, ti aspetto dillà >.
Prima di uscire dalla stanza mi rendo conto che si era fermato davanti alla porta, i suoi occhi mi hanno scrutato a fondo, le sue gote sono diventate rosse, quando si è accorto che lo stavo guardando ha sussultato ed è scappato via. Sono nudo, adesso ho capito, mi sfugge una risatina spontanea, pensieri perversi di prima mattina? Mi stupisci Haruka.
Dopo essermi cambiato lo raggiungo in cucina, mi siedo e con stupore noto che la tavola è piena di varie prelibatezze.
< Haruka, sei sicuro di non voler affrontare cucina invece di segreteria imprenditoriale? > gli domando stupito, < Sembra tutto squisitissimo! Senti che odorino! >.
Un sorriso triste gli appare in volto, < Voglio esserti utile, posso sempre cucinare, non mi serve trattarlo come lavoro > mi dice.
< Non forzarti >.
Un silenzio pesante cade su di noi, abbassa la testa e lo sguardo sul cibo.
< Mi dispiace > quasi sussurra, gli tremano le mani, < Ma non voglio che mi allontanino da te >.
Il suo sguardo dolce si posa su di me, sorrido commosso.
< Haruka... non lo permetterò > dico alzandomi, mi dirigo verso di lui, lo stringo a me, lo bacio dolcemente, < E' una promessa >.

Oggi porto Haruka a fare una visita, scopriremo il sesso del nascituro, dalle analisi che faremo, sapranno dirci quanta possibilità c'è che il nascituro nasca alpha. Sono giorni che penso a quale provvedimento prendere se invece sarà un piccolo omega, dovrò recidere tutti i legami con la mia famiglia, prepararmi ad una battaglia con questa società.
Abbiamo effettuato tutti gli esami, ci troviamo in sala d'attesa, poso lo sguardo sulla mia dolce metà, si sta torturando le mani per via dell'ansia, gli bacio il volto, attirando la sua attenzione.
Il medico ci chiama, lo raggiungiamo, aspettiamo con ansia l'esito delle analisi. Lo sguardo dell'uomo si posa sul mio piccolo angelo, fa un sospiro, questa sua azione mette in allerta Haruka.
< E' un maschietto e la percentuale che nasca omega è al novanta per cento > dice schietto.
Vedo un'espressione tramortita apparire sul volto del ragazzo, sento una morsa al cuore, lo stringo a me.
< Haruka > dico, prendo il suo volto, ha gli occhi gonfi di lacrime, < Mi prenderò cura di voi in maniera assoluta, non preoccuparti >.
Alzo lo sguardo sul medico, < Veda di non riferire nulla a mio padre o provvederò per vie legali > lo intimo.
L'uomo accenna un sorriso, < Si tranquillizzi, se l'ho chiamata, invece di comunicarle i risultati davanti a tutti, è perché già avevo previsto questa situazione e... non si preoccupi, è pur sempre una vita, siamo tutti umani infondo >.
< Siamo tutti umani > ribadisce Haruka, il suo sguardo è perso nel nulla.
Questa reazione mi rende inquieto, c'è qualcosa che si è appena rotta in lui.

Continua...

BITE // YAOI //Where stories live. Discover now