CAPITOLO 26 (terza parte)

3.2K 83 13
                                    

CHRISTIAN

E' un dannato flashback. E' come se rivivessi quella sera. Anastasia è a pochi centimetri da lui. Da Sawyer. C'è sempre Sawyer. Quando qualche minuto fa Anastasia si è recata in bagno, ho visto il mio dannato dipendente prendere la sua stessa direzione. Mi sono imposto di calmarmi. Ho persino contato fino a dieci, come un perfetto idiota. Ma alla fine la gelosia, o la rabbia, o la curiosità, ha avuto la meglio. Loro due stanno solo parlando, ma Anastasia sembra turbata e Sawyer sembra accusarla. Esattamente come l'ultima volta. Non ho intenzione di stare a guardare, e neanche a cercare di sentire, quindi mi muovo verso di loro. Ma anche Sawyer si muove, e allora io corro. Ha vinto la gelosia. Afferro quel fottuto bastardo per le spalle proprio quando le sue labbra hanno sfiorato quelle di mia moglie. Sbatto il suo corpo contro il muro sentendomi potente quando urla per il dolore. Prima di poter afferrare le sue braccia, Sawyer agguanta il mio collo. Riesco a sentire le unghia graffiarmi la pelle. Scaravento su di lui tutta la mia forza colpendolo sulle costole con un pugno. Geme per il dolore e si piega in due. Questo sarebbe il momento giusto per fermarmi, ma la rabbia... quella rabbia che provavo da ragazzo... è tornata, per riempirmi. Sawyer però reagisce e spinge, colpendomi sul ventre. Cado indietro portando lui con me. Tutto ciò che segue dopo sono una serie di pugni tirati in modo disordinato. Non riesco nemmeno a capire dove sono stato colpito o dove io stia colpendo lui. Rotolo da sotto di lui e lo intrappolo con le gambe. Assesto un colpo diretta sulla sua mascella. E poi un altro, e un altro ancora. Anastasia urla il mio nome più volte ma io non riesco a fermarmi. Ma neanche Sawyer.

<<Cazzo, Lucas>> sento urlare subito di prima di colpire il pavimento invece che il corpo di Sawyer. Taylor ha circondando il suo corpo con le sue braccia da soldato. Il figlio cerca, senza forza, di liberarsi dalla stretta del padre. Ha la faccia coperta del suo stesso sangue, e ha il fiatone proprio come me. Delle mani forti mi alzano da terra. Mio padre mi tiene per un braccio ma io lo strattono via. Non ho bisogno di mio padre per capirmi che è ora di fermarmi. Punto il dito contro Taylor e suo figlio.

<<Non voglio più vedere quella dannata faccia vicino a mia moglie, Taylor. Ci siamo capiti?>> ringhio. Non do il tempo nemmeno a Taylor di rispondere che mi volto verso Anastasia. Dietro di lei, a pochi metri di distanza, una folla di persona si è goduta lo spettacolo e adesso parla tra di loro. Quando li guardo con uno sguardo truce si zittiscono tutti. Mia madre mi guarda sconcertata. Uno sguardo che ho già visto tante volte da ragazzo, ma mentre prima non mi interessava, adesso mi fa vergognare talmente tanto da costringermi a distogliere lo sguardo da lei ad Anastasia. Mia moglie ha le guance rigate di nero per il troppo mascara che ha tinto i suoi occhi, e tira su con il naso. Mi guarda esattamente come mia madre. Ma non voglio che pensi che io sia aggressivo.

<< Non avvicinarti a lei>> urla Sawyer, mentre mi sto muovendo verso mia moglie.

<<Stai zitto Lucas! Questa volta hai superato ogni limite>> lo interrompe Jason.

<<Non sto zitto. Guardala papà? Non smette di piangere da quando la conosco. Le ha detto di non amarla e adesso la esibisce come se fosse una moglie trofeo. Cazzo non la merita.>> cerca di divincolarsi dal padre ma anche questa volta fallisce miseramente.

Mi volto verso di lei con gli occhi spalancati. Sento il mio corpo bruciare. Le ha raccontato tutto? Ancora una volta è andata da lui a spiegarle i nostri cazzo di problemi? Sento mia madre dire ai camerieri di far uscire tutti e pian piano il nostro pubblico si allontana dal corridoio.

<<Che cosa vuol dire figliolo? Non ami più Anastasia?>> non ho mai sentito questo tono di voce da parte di mio padre. Sembra un mix di rabbia e tristezza. Mi volto per guardarlo ed è palesemente sconvolto. Come mia madre. Ed Elliot. E Kate. E Mia. Cazzo. Ma cos'è, una riunione di famiglia?

50 sfumature di gelosia #wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora