"LE ZIE"

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Micole's POV

Era un bel pò di tempo che non rimanevo senza Mattia, ormai mi ero quasi abituata ad averlo accanto ventiquattro ore su ventiquattro, ma purtroppo sapevo benissimo che non sarebbe durato a lungo perché lui ha vari impegni in giro per l'Italia e anche fuori, e io di certo non posso seguirlo nelle condizioni in cui sono.

Suona il citofono, mi assicuro che sia la mia amica Rebecca e poi la faccio salire lasciando la porta accostata.
Entra in casa portando con sè il suo sorrisone, uno zaino e una busta di media grandezza.
«Ciao amò!» Mi abbraccia calorosamente.
«Tesoro!» Rispondo in modo affettuoso.
«Allora, come sta il mio pesciolino?» Accarezza il mio pancione facendo delle smorfie.
«Sta bene, sta bene! Se muove tantissimo!»

Toglie il suo cappotto e lo appende all'ingresso, poi decide di sistemare le sue cose in camera da letto e io la seguo rifacendo le scale per l'ennesima volta. «Secondo me partorisco qui sopra se continuo così!»
Rebecca scoppia a ridere aiutandomi a salire; poggia la sua borsa e subito dopo si affaccia a guardare la cameretta di Riccardo.
«Ma è stupenda!» Esclama rimanendo scioccata dal lavoro mio, di Mattia e di mio padre: pareti bianche ricoperte da tanti disegnini come alberi, uccellini e animaletti di ogni genere; tendine con fantasia a pois verde che richiamano il colore delle lenzuola (ricamate a mano da mia nonna), degli armadi e del fasciatoio. Peluche sparsi ovunque, in primo posto ovviamente quello regalatomi da Serena, e cassetti ricolmi già di biancheria e vestiti.

«Beh, giusto che ce stiamo, apri l'armadio almeno aggiungi 'ste cose che t'ho portato io!» Mi consegna la busta che custodiva segretamente da quando ha messo piede in casa; la apro curiosa e inizio a tirare fuori i vari regali.
«"Ho una zia meravigliosa"» leggo la frase sulla prima maglietta che trovo; inizio a sorridere divertita e subito Rebecca decide di farmi una foto con me che poso la t-shirt sul pancione. La invia sul gruppo whatsapp che abbiamo tutti insime e le risposte non tardano ad arrivare, primo fra tutti Federico con il suo messaggio: "Ce semo ripuliti! Povero Riccardo in mano a 'ste due!", lo segue Mattia che non può fare altro che mandare tante emoticon con espressioni disperate.

«Lasciali stare sti scemi Reb. È carinissima!» Esclamo ringraziandola; poi prendo dalla busta anche una tutina della Chicco meravigliosa che potrò usare nei primi giorni di vita del bimbo e, continuando, un papillon elegante personalizzato con su scritto "Riccardo".
«Ma che te sei impazzita! Troppe cose! Anche se sono tutte spettacolari!» L'abbraccio fortissimo per poi ripiegare e sistemare tutto nei cassetti.
«Ma questo nun è niente! Gli comprerò il mondo intero se lo vorrà. Mì, sognavamo questo momento da quando avevamo più o meno quattro anni!» Scoppiamo a ridere entrambe ripensando ai tempi passati. «Per me è un onore starti accanto e poter condividere la vostra gioia alla nascita del pupo. Nun posso pensarci che già me viè da piagne!» Fa finta di asciugarsi una lacrima e di nuovo mi abbraccia amorevolmente, prendendomi poi in giro per l'ingombranza della mia pancia.

Rebecca è la solita di sempre, non è cambiata per niente da come la ricordo alle elementari: sempre distratta e caotica, l'anima della festa, quella che riuscirebbe a strapparti un sorriso anche nel peggiore dei casi, quella dai lunghi capelli neri e dal trucco sempre un po' troppo appariscente per i miei gusti. Rebecca è la tipica ragazza di Roma un po' coatta e caciarona, ma super simpatica e sempre dolcissima; è esuberante e molto sicura di sè, decisamente il mio contrario. Siamo sempre state gli opposti: la bionda e la mora, la notte e il giorno, ma nello stesso tempo ci siamo completate a vicenda fin dal primo momento. Siamo come Tom e Gerry, Mimì e Cocò, l'una non sopraviverebbe un secondo senza l'altra. È pazza, spontanea e senza peli sulla lingua, tanto che a primo impatto potrebbe sembrare un po' superficialotta, ma in realtà non lo è affatto, anzi quando ci si mette sa essere molto profonda e sensibile.

L'ECO DELLA LIBERTÀ | BRIGADove le storie prendono vita. Scoprilo ora