Prologo

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L'eterna lotta tra il bene e il male inizia in un tempo molto antico.

Anzi, ebbe inizio nel momento stesso in cui iniziò a nascere ogni cosa:

l'universo, le stelle, il mondo, la terra, l'acqua, il fuoco... il tempo.

Iniziò in un tempo in cui nemmeno gli Angeli vennero risparmiati.

Tutto ebbe inizio in Paradiso, popolato da innumerevoli Angeli candidi e perfetti.

Ognuno di loro ardeva di bellezza, saggezza e virtù.

Venne il momento in cui, per poter stabilire l'equilibrio nell'universo, ognuno di questi Angeli dovette svolgere un ruolo.

Così, giorno per giorno, il loro Padre Dio scendeva tra loro e, con voce amorevole e pura, chiamava uno di ognuno per offrire ad essi la loro mansione.

Un giorno Dio scese di nuovo tra loro portando, questa volta, brutte notizie.

Gli Angeli si raccolsero attorno a Lui in attesa di ciò che aveva da dire.

«Adorati figli miei, oggi sono qui per chiedervi un male.

Sono qui perché, tra voi, non esiste nessuno in grado di poter svolgere questo ruolo,

eppure,

è un ruolo molto, molto importante.

Nel tempo vi ho dato incarichi che rispecchiassero al meglio ognuno di voi.

Ma quello che sto per chiedervi oggi, non è puro e, per questo, sono sceso a chiedere un volontario. Mai potrei affidare un lavoro tanto simile ad uno dei miei figli.

E' uno dei compiti più ardui.

Sgradevole, orribile quanto disgustoso.

Costui dovrà addossarsi tutti i mali del mondo e tutte le colpe degli uomini.

Dovrà essere il cattivo.

Dovrà subire l'ira, l'insulto e l'imprecazione contro di lui di tutti gli uomini.

Verrà chiamato, invocato ed evocato con nomi spaventosi e sarà rappresentato con un aspetto tutt'altro che angelico... DIABOLICO.

Si diranno di lui ogni genere di cose, per lo più disprezzanti.

Perderà ogni bellezza e ogni virtù. Le sue ali divine verranno strappate.

Sarà conosciuto da tutti come l'origine del male.

Tutti avranno paura di lui e nessuno vorrà mai averci a che fare.

Si tramanderà che, questo Angelo, accecato dall'invidia, volle divenire più grande di Dio e che per questa ragione, Dio stesso lo bandì dal celestiale Regno Bianco, scaraventandolo nelle fredde e gelide profondità della terra, dove costui... creerà il suo Regno Infernale.»

All'udire queste parole, gli Angeli sussultarono. Iniziarono a conversare tra di loro presi dal panico e dalla preoccupazione.

Nessuno di loro ebbe il coraggio di offrirsi per questa impresa; la più umiliante, disumana e devastante di tutte le altre. Gli Angeli smisero di parlare. Un silenzio assordante riempiva ora quello spazio di cielo sperso chissà dove in un Regno impercettibile.

Dio li osservava, uno ad uno, attendendo un cavaliere nobile. Sapeva che quel che chiedeva questa volta era impossibile, ma era necessario.

Il panico fu interrotto da una voce calorosa che, con tono deciso ma al contempo gentile, disse: «Mi offro io.».

Tutti i fratelli si voltarono e videro lui avanzare verso loro Padre: era lui, Lucifer, il portatore di luce.

L'angelo più vicino a Dio in tutto e per tutto: intelligenza, bellezza e saggezza.

Continuava ad avanzare con passo lento e deciso, lo sguardo pieno d'amore fisso su suo Padre e disse, con voce ferma ma sofferente: 

«Padre mio, affida a me questo incarico. Per Te, sono disposto a tutto.

Mi farò bandire. Perderò la mia grazia celestiale. Perderò l'amore che provo per gli umani e accetterò di diventare un mostro senz'anima, senza sentimenti. Io sono tuo figlio e a Te soltanto devo obbedienza. Immenso è il mio amore per Te e Te soltanto e sempre rimarrà tale. Prendimi, Padre. Fa di me ciò che devi.».

Lucifer venne fatto precipitare nelle gelide profondità della terra e divenne il grande corruttore delle anime umane. O almeno, fino a quando egli non decide di camminare tra gli umani e qualcuno cambierà la sua vita, se tale si può definire.

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