59. -Cuddle-

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Levi non riusciva a prendere sonno, e non era a causa dei tanti pensieri che affollavano la sua mente, ma perché il suo pensiero preferito si ritrovava disteso accanto a lui.

Eren era voltato di spalle, ma era pur sempre lì, nel letto con il 'fidanzato' ed il corvino era felice.
Sorrise.

Si avvicinò sporgendosi verso la parte di letto del castano, poi afferrò un braccio del giovane costringendolo a voltarsi. Il sonno di Eren, gli impedì di svegliarsi, così Levi riuscì a portare a termine il suo piano.

Farsi abbracciare dal ragazzo.

Si appoggiò al petto del più piccolo, accoccolandosi come non aveva mai fatto. Levi non era una persona che si comportava teneramente, ma in quel momento fece una piccola eccezione.

Voleva sentirsi vicino al castano, e volevo abbracciarlo. Voleva che Eren lo coccolasse e che lo stringesse a sé.

Un mugolio del più piccolo fece intendere, al corvino, che si fosse svegliato. Il giovane si strofinò una mano sugli occhi, cercando il cellulare e notando che erano appena le tre di mattina.

Sentì un peso sullo stomaco e, nonostante il buio gli impedisse di distinguere perfettamente gli oggetti, tentò di comprendere cosa fosse a bloccarlo a letto.

Scosse il 'peso', il quale parlò.

-Eren chi vuoi che sia?- Gli chiese con fare ovvio.

-Scusami... dormivi?-

-No.- Rispose semplicemente l'uomo.

-E... e perché sei appoggiato a me?- Continuò il ragazzo imbarazzato.

-Perché sei più comodo del cuscino.- Ammise il corvino.

Eren riuscì ad arrossire nonostante fosse al buio. Non era imbarazzato dalle parole del più grande, ma dal fatto che Levi era appoggiato con il volto sul suo petto nudo e la sua mano gli sfiorava gli addominali.

-Grazie.- Replicò non sapendo se il professore gli stesse facendo un complimento.

Calò il silenzio tra i due, entrambi pensarono che l'altro volesse dormire o che si fosse addormentato. Ma era credibile solo se a pensarlo fosse stato Levi.

-Piccolo?- Lo chiamò l'uomo.

-Si?-

-Mi coccoli?- Chiese in un sussurro, appena udibile, il corvino.

-Come?- Si accigliò Eren non credendo alle proprie orecchie.

-Hai sentito.-

-Si, ma... non ci credo che tu me l'abbia chiesto, davvero.- Ammise trattenendo una risatina, il giovane.

Per la seconda volta, in pochi minuti, ritornò il silenzio di tomba. Eren aspettava una risposta, ma capì presto che Levi non gliel'avrebbe data.

-Vieni.- Gli ordinò dolcemente il castano.

Il professore si accoccolò tra le braccia aperte del ragazzo, il quale strinse a sé l'uomo. Lo cullò teneramente, per la prima volta, e gli lasciò un veloce bacio tra i capelli.

Levi arrossì, mentre tuffava il volto nel petto del 'fidanzato'. Quel piccolo momento era tutto ciò di cui, il corvino, avesse bisogno.

Il professore alzò lo sguardo, incontrando gli occhi verdi del ragazzo, nonostante fosse buio.
Lo guardò per qualche attimo, cercando di credere che tutto si fosse risolto e che i due erano di nuovo fidanzati.

Quel pensiero divenne, per un istante, realtà nella mente del corvino, il quale avvicinò le proprie labbra a quelle del 'fidanzato'.

Eren non riuscì a spostarsi, in tempo, e che avesse voluto o meno, percepì le labbra dell'uomo entrare in contatto con le sue.
Come un tempo.

Era un bacio innocente, esattamente come il primo che si scambiarono ai tempi del liceo.
Il loro primo bacio dopo mesi di sofferenze.

Levi si separò dalle labbra del castano, preoccupato. Aveva agito di impulso, ed Eren poteva prenderla male, di nuovo, ed andarsene.

Ma non fu così.

-Scusami.- Gli mormorò il corvino, dato che il ragazzo non proferiva parola.

-Perché?-

-Per il bacio.- Mormorò non aspettandosi una domanda.

-Non volevi?-

-No... cioè... si.- Balbettò Levi nervosamente. -Ma... forse eri tu a non volere...- Continuò imbarazzato.

-Non me l'aspettavo, adesso.- Replicò il giovane, non dando a vedere l'imbarazzo che invadeva anche le sue guance.

-Scusa.- Ritentò l'uomo non sapendo cos'altro dire.

-Puoi farti perdonare.- Gli consigliò il castano.

Eren stava mettendo in confusione Levi, quasi sicuramente.
Ma lo faceva apposta? O no?
Al ragazzo era piaciuto quel bacio, dopo tanto tempo.

Le labbra del corvino erano le sue preferite, e finalmente erano diventate di nuovo sue. Per qualche secondo.

E ad Eren non bastava un singolo bacio.

-Come?- Chiese il corvino.

-Dandomene un altro.-

L'uomo sgranò gli occhi meravigliato dalla richiesta del più giovane. Voleva un altro bacio?
Sul serio?
Lo stava, quindi, perdonando?
O era una presa in giro?

Ad interromperlo dai suoi pensieri fu lo stesso Eren, che prese l'iniziativa lasciando un secondo bacio al corvino.

-Voglio riprovarci.- Ammise dividendosi dalle labbra del professore.

-A fare che cosa?-

-Ad amarti.- Sorrise il giovane.

Levi sorrise a sua volta, non credendo di aver sentito bene, e sperando di non star sognando.

-Vuoi... vuoi dire che...- Tentò di formulare una domanda, ma la gioia di quel momento gli impediva di portare a termine qualsiasi frase.

-Ti perdono. Si.- Annuì il castano. -Ma domani dovrai spiegarmi tutto. Ed io farò lo stesso.-

-Qualsiasi cosa. Ti dirò tutto quello che vuoi.-

I due fidanzati, non stavano fingendo più, finalmente erano di nuovo una coppia.

-Mi sei mancato.- Sussurrò il castano.

-Anche tu.- Concordò il corvino. -Grazie.-

-Per cosa?-

-Per avermi perdonato.-

Eren e Levi si scambiarono l'ennesimo bacio, addormentandosi abbracciati.
Erano di nuovo insieme e niente li avrebbe più separati.


//🙈🐙non dormire = scrivere capitoli patatosi (?)

E finalmente tornano insieme\\

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