Perché è solamente passeggiando lungo le rive del mare della mia amata Bournemouth che riesco a rilassarmi ed allo stesso tempo a riflettere, a prendere decisioni: quando mi trovo quí riesco a ritrovare me stessa. Ogni volta che ripercorro a piedi nudi il piccolo tratto di spiaggia antistante la mia casa mi ritrovo in un limbo di emozioni: da una parte la gioia di essere di nuovo a casa, dall'altra la nostalgia delle innumerevoli avventure passate in questo luogo magico a me tanto caro e da un'altra ancora la malinconia dovuta al fatto che tra meno di due settimane dovrò fare ritorno a Manchester.
Ebbene si, signori, ho l'opportunità di venire quí dai miei solamente quando sono in ferie, ma posso permettermi una permanenza più duratura solo durante quelle estive. Quando sono quí cerco il più possibile di godere della compagnia dei miei genitori, del mio dolce fratellino undicenne Jake e di mio fratello Harry, il secondogenito, di diciassette anni. Jake ha un carattere molto simile al mio: è dolce, sempre disponibile verso il prossimo, un tantino tra le nuvole ma, nelle situazioni serie, dimostra di sapersi comportare, nonostante la giovane età; Harry è uguale a me nell'aspetto, occhi nocciola così come i capelli, stesso naso, stessi tratti dolci... È praticamente la mia copia al maschile, ma possiede un carattere molto ribelle; alle volte diventa insopportabilmente scontroso, non sa cosa sia l'autocontrollo e, ciliegina sulla torta, a scuola colleziona più sospensioni che presenze.
Per questo motivo, quando ci sono io quí, cerco di dargli una mano a studiare, viste le sue profonde lacune.
È mio fratello, porgergli aiuto è il minimo e in più i miei poveri genitori non possono sborsare tutte quelle sterline per lezioni private impartite da professori.
Poi capita che alle volte mi reco io al mercato per acquistare le stoffe a mia madre, così che lei abbia più tempo per dedicarsi alla casa.
Ah, Alexa Alexa Alexa... È proprio vero che non riesci a staccare nemmeno per un secondo la spina!
Ho sempre pensato che se per altri la definizione di vacanza è stare a bordo piscina con un bel cocktail in mano, la mia è ben diversa.
«E se mi applicassi nel trovare un ragazzo così come mi applico in tutte le altre cose... ?» no, un momento, forse sto respirando un pó troppa salsedine. Comincio a pensare come mia madre e ciò mi preoccupa.
Lei ha sempre la speranza che quando vengo quí a Bournemouth le presenti qualcuno.
«Alexa, tesoro, capisco che sei ancora giovane, ma non puoi rimanere da sola. Mettiti nei miei panni e in quelli di tuo padre, se avessi qualcuno con te saremmo sicuramente più tranquilli. Devi trovare un ragazzo studioso, insomma, un galantuomo e sopratutto con la testa a posto.»
Si, come no, devo sposare il principe azzurro.
Ci sono uscita con ragazzi del genere e in media l'appuntamento non durava più di venti minuti. Non dico di cercare il ragazzo ribelle, quello stronzo o che sia, ma vorrei qualcuno in grado di regalarmi emozioni forti, che sappia sorprendermi.
Infondo somiglio alla mia Bournemouth, fredda e pacata come il suo mare, passionale e sensibile come la sua anima.
***
«Tesoro, sei sicura di aver preso tutto?»
«Si mamma, tranquilla.»
Il fatidico momento, quello dei saluti, è arrivato. Jade, mia madre, è colei che in momenti come questi non riesce a trattenere la lacrimuccia.
«Mamma, ti prometto che farò il possibile per venire quí il primo weekend di ottobre. Sai che anche per me è doloroso dovervi lasciare ogni volta...» le dico con un filo di voce.
«Fai buon viaggio, bambina mia... E stai attenta agli uomini, non sai mai cosa possano avere in testa quelli lì!» dice abbracciandomi mio padre Michael con tono di apprensione.
«Si papà, senz'altro.» gli rispondo baciandolo sulla guancia.
«Hey rompiscatole, mi mancherai tanto... E non andare a vedere le partite del City con quella pazzoide della tua amica, non dimenticare che tutti gli Harrison sono e sempre saranno dello United.»
«Si Harry, si... Ma sai che non ci posso far nulla, mi ci trascina lei allo stadio! E comunque se ti comporterai bene e porterai qualche buon voto a casa ti prometto che la prossima volta che vengo ti porto la maglia originale del Manchester United.» cosa ho appena detto? Quella originale costerà una fortuna! Tanto Harry non potrà mai comportarsi come una ragazzo per bene muahaha; eh si, è in momenti come questi che mi sento una brutta persona.
«Alexaaaa Alexaaaaa, adesso chi me li preparerà i muffin alla vaniglia?»
«Aw, piccolo Jake, c'è impasto a sufficienza e appena ci vedremo ti preparerò quelli ai cereali. Mi mancherai tanto piccolo ometto!»
«Anche tu!» esclama triste il più piccolo degli Harrison.
Sarei volentieri rimasta un altro mese quí nella città del Dorset, ma purtroppo il dovere chiama e guai ad avere il telefono fuori posto.
***
Ieri l'aereo non ha fatto neanche un minuto di ritardo, anzi, sono arrivata a Manchester anche prima del previsto... sarà buon segno per questo settembre che è alle porte?
Oggi è la prima giornata di lavoro da quando siamo andati in ferie.
A quanto pare nulla è cambiato: stessa clientela, stesse colleghe, stessa signora Watterson perennemente incazzata con chiunque le capiti sotto tiro...
«Ho saputo che la figlia deve sposarsi tra poco.» dice masticando un chewing gum Carol, la cassiera.
È l'unica un pó più alla mano quí dentro; certo, alle volte è un po' "particolare", ma se la sai prendere ti ci puoi fare belle chiacchierate.
«Povero fidanzato, mi fa così pena...» rispondo io.
«Già, sembra un cane bastonato. Ma dico, se la tua ragazza ti obbliga a fare tutto ciò che vuole, cazzo non pensarci due volte e mandala a fanculo.» la ragazza non ha peli sulla lingua, è per questo che andiamo così d'accordo.
«Beh vado fuori a fumarmi una sigaretta. Alexa, vai all'ingresso che la signora Watterson ti sta chiamando.»
Sant'Iddio e adesso cosa vorrà?!
«Alexa, vieni, lei è la signora Moral.» mi dice la titolare con quel solito sorrisetto fasullo.
«Piacere.» esclama la donna dall'aria distinta.
«Alexa, piacere di conoscerla.» le rispondo cortesemente.
Non capisco. La signora Watterson non mi ha mai "presentato" una cliente. Si tratterà di qualcuno di importante? Non mi risulta.
Eppure questa donna mi sembra di averla già vista: capelli lunghi scuri, grandi occhi, bassina, probabilmente sulla trentina o qualche annetto in meno... Bah, sarà comparsa qualche volta su una rivista o roba simile.
La accompagno e le chiedo su quale modello è interessata e noto che non ha un accento propriamente inglese.
Dopo aver provato una quindicina di camperos, mettendo a soqquadro l'intero negozio, la donna finalmente si decide a prenderne un paio in camoscio.
«Grazie mille per la sua pazienza, signorina.»
«Si figuri, è il mio lavoro!» me ne esco io con una di quelle frasi fatte tipiche di chi è impiegato.
***
Finalmente pausa pranzo.
Dal momento che ho solo un'ora a disposizione non mi è mai andato di tornare a casa a cucinare, figuriamoci, quindi prendo la macchina e mi avvio verso un forno vicino casa mia.
Mentre parcheggio, il mio sguardo s'imbatte in una giovane coppia che si scambia effusioni d'amore.
Ultimamente sono in fissa con le coppiette felici...
«Ah, l'amour, l'amour... Quanto mi piacerebbe provare la passione e l'affetto che si stanno trasmettendo questi piccioncini.» penso tra me e me. Ultimamente sono fin troppo romantica, dolce e zuccherosa... cosa cazzo mi sta succedendo?!
Mi sono anche vestita di rosa oggi, ma wow.
Intanto scendo dalla macchina e contemporaneamente i due si staccano da quel bacio che stava durando anche fin troppo. La ragazza si volta verso di me e, chiamala coincidenza, è la stessa che era venuta oggi al negozio, la cosiddetta "signora Moral".
Lei mi riconosce e si allontana subito dall'uomo poi, quasi impaurita o semplice imbarazzata , mi saluta.
Io ricambio e noto che lei ed il compagno di avventure sconce si allontanano frettolosamente.
E dopo un'eternità, dopo milioni e milioni di revisioni eccomi tornata con un nuovo capitolo.
La vicenda sta finalmente prendendo forma...
Mmmm chi sarà la misteriosa signora Moral?😏
Ci vediamo, spero il più presto possibile, con il quinto capitolo.
Vi ricordo di commentare se volete pormi qualche domanda o semplicemente farmi sapere se la piega che la storia sta prendendo è di vostro gradimento [grazie mille a chi lo farà, i commenti son sempre così utili :))]
Bye guysssss!
-Lú Navas🌟
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I'm addicted to you.
Fanfiction▪a JESÚS NAVAS fanfiction. Manchester, 2013. "Alexa Candice Harrison, ventiquattrenne inglese, non sapeva fino a quel momento che un semplice sguardo si potesse rivelare fatale."
