vendetta e passione

decisioni da prendere

POV'S ABBY

Come se il tempo si fosse fermato sempre in quell'attimo , sono ancora tra le braccia di Don Anderson , gli occhi sono rossi , le lacrime continuano a scendere e sto soffocando la mia faccia nella camicia di quest'uomo, che considero come un secondo padre, per non far sentire agli alti che sto ancora gridando.

A un certo punto vedo avvicinarsi Nate e posso scorgere dietro di lui alcune guardie che trasportano Auguste in manette.

Corro verso Auguste, faccio scansare i miei uomini e inizio a picchiarlo.  Gli do una ginocchiata ai testicoli con il mio tacco dodici, una volta caduto inizio a darli calci sulla pancia e pugni in faccia.

- Sono riuscito a salvarlo Abby, è al sicuro ora -  Grida Nate per farsi sentire

Io presa da un impulso o forse dalla felicità , ancora incredula vado incontro a Nate e lo abbraccio.

Altre lacrime silenziose scorrono sulle mie guance mentre accosto la mia bocca al suo orecchio, in modo tale che solo lui possa sentire.

-Grazie per aver salvato la mia vita. Ti voglio bene-

- Cosa facciamo di questo infame ?- chiede uno dei miei uomini.

-Rinchiudetelo nelle segrete per il momento-

POV'S CHRISTOPHER

Non ho mai visto Abby così tanto incazzata e disperata, neanche quando è morto il padre.

Il suo urlo distrutto mi ha spaccato il cuore, la sua disperazione , il suo pianto passionale e infinito mi hanno spaccato il cuore una seconda volta.

Il modo in cui ha picchiato Montiers mi ha fatto capire che se il suo amico non le avesse detto che questa persona era ancora viva lei avrebbe perso la ragione.

Ho avuto paura per lei , perché per un attimo è stato come se lei fosse stata uccisa dentro.

E pensare che una persona , un maschio abbia così tanto potere su di lei, sui suoi sentimenti e sulla sua vita mi fa impazzire, ecco perché devo trovare delle risposte.

Appena arrivo nelle segrete della fortezza di Anderson controllo che nessuno mi abbia inseguito.

--Cristopher , l'ex di Abby e il braccio destro di Luis di Chicago, giusto ?-

-Si- dico con disprezzo pensando al fatto che lui ha messo un anello al dito di Abby, che sia stato con lei e che l'abbia quasi sposata.

- Ho saputo che ti stai per sposare con la sorella, congratulazioni, anche se non penso che tu sia venuto qui per parlare di tua moglie...ma della mia-

-Lei non è  mai stata tua moglie- dico tra i denti

- beh  è mancato così poco da esserlo che ormai la ritengo tale-

-Basta con le chiacchiere e dimmi tutto -

- e sentiamo  vuoi saperlo per conto del tuo capo o per motivi personali- chiede con il sorriso sbruffone

-Non ho niente da perdere credimi, quindi o parli o ti faccio fuori - dico uscendo un coltellino e avvicinandomi.

-Tre anni fa mio padre morì lasciandomi a capo della mafia francese , tutti lo odiavano e di conseguenza odiavano me per questo decisi di allearmi con tutta l'America. Organizzai un meeting a Monte Carlo al quale parteciparono il capo di New York , della California , Di San francisco e di Washington . Tutti mi erano ostili fino a quando non apparve lei, mi difese  , tutti pendevano dalle sue labbra. Io rimasi incantato dalla sua intelligenza e bellezza. Facemmo l'amore e dopo lei mi chiese di stringere un patto: lei mi avrebbe aiutato con i capi d'America e io avrei dovuto aiutarla a vendicarsi di un londinese che si era trasferito in Italia e la minacciava. La mattina dopo lei non c'era più ma lasciò un biglietto nel quale diceva che se davvero l'avessi voluta dovevo cercarla e così feci. La trovai e la corteggiai con tutto me stesso, una sera mi chiese di aiutarla di nuovo solo che quel ragazzo londinese poco minaccioso si era trasformato nel signore di tutta la mafia italiana, io rifiutai pensando di metterla così al sicuro ma lei mi disse che dovevamo chiudere. Le chiesi un ultima notte, durante la quale ebbe un incubo, iniziò a gridare, scalciare...nominava il padre . Appena svegliata ebbe un attacco di panico , pianse tra le mie braccia e io la capì di essere innamorato di lei e che avrei fatto di tutto per proteggerla.-