Tuttavia ho tutta l’intenzione di tornare a casa questa sera, nel mio letto, a piangere per la mia vita sentimentale di merda. Scuoto la testa decisa. -No voglio andare a casa. Tra qualche giorno vi sposerete e avete bisogno di rimanere soli e io ho bisogno di dormire-.
-Nah!-. con un gesto di mano Abby mi zittisce. -Io e Harry viviamo insieme da molto tempo e siamo ormai una coppia consolidata. Non abbiamo nessun problema a rimanere in compagnia una sera-.
Mi lascio convincere molto più facilmente di quanto io stessa credessi. Forse perché in questo momento le mie capacità intellettive sono ridotte al minimo o solo perché non ho nessuna voglia di piangermi addosso. Fatto sta che afferro la bottiglia mi verso ancora da bere e brindo alla nostra salute.
-Ottimo. Allora mando giù anche questo secondo bicchiere-.
-Giusto che sei qui e sei presa da tutta questa carica positiva perché non provi a chiamarlo?!-. Propone la mia amica, con qualche rotella fuori posto a quanto pare, presa da un momento di felicità.
Io la osservo con sguardo interrogativo con il bicchiere ancora alle labbra.
-Chiama Niall-. spiega. Afferra così il mio telefono. -Hai il suo numero, no?-.
-Si ce l'ho ma non l'ho mai usato!-. affermo provando a strapparle l'aggeggio di mano ma lei è più veloce. -Abby non provarci!-. Le intimo con uno tono che non sembra farle per nulla paura.
-No Chri devi parlare con lui. Fidati. Io con Harry ho dovuto prendere la situazione in pugno, sai?-.
-Ma non è vero!-. le ricordo. Abby nei suoi racconti non ha mai menzionato nessuna telefonata, nessuna prima mossa.
-Si invece-. risponde distrattamente. Credo che sia più ubriaca di me.
La osservo fare fatica a cercare il numero del ragazzo sul telefono. Scorre con il dito più e più volte lungo lo schermo. Tiene uno sguardo concentrato mentre io la osservo. Abby è una bellezza naturale non c'è che dire. Lei è bella anche adesso, con i capelli scombinati e totalmente ubriaca; Abby è bella.
-La smetti di fissarmi?!-. tuona mentre non stacca gli occhi dal display. -Mi fai paura-.
-Amica mia, tu sei bella-. dichiaro sincera. -Sei una bellezza naturale sai?-.
Lei mi guarda di spiego. -Si e tu sei ubriaca fradicia-.
Faccio spallucce e porto indietro la schiena. -Possibile!-.
-Tiè sta squillando!-. velocemente mi passa il telefono mentre io divento agitata avevo quasi dimenticato quello che mi stesse costringendo a fare.
Mimo un sei impazzita nello stesso momento in cui Niall chiama il mio nome dall'altra parte del telefono.
-Christine?-. Dice.
-Niall-. Rispondo ma in quel momento la mia attenzione è tutta rivolta alla ragazza svitata e ubriaca seduta di fronte a me.
-So come mi chiamo-. risponde freddo.
Mi sono già pentita di essere stata accondiscendente a questa stupida telefonata. Il suo tono di voce mi ha fatto perdere tutto l'entusiasmo e la voglia di dirgli quello che penso. Si odio Niall Horan questo è certo.
-Hai bisogno di dirmi qualcosa? Sono abbastanza impegnato al momento-. prosegue serio.
In quello stesso momento io ho solo voglia di piangere per il modo in cui si sta comportando. -Sei uno fottuto stronzo Niall Horan e io ti odio-. urlo e riattacco.
Abby osserva impietrita prima me e poi il telefono . -Che è successo?-.
-é uno stronzo Abby-. Sentenzio.
-Ma che ha detto?-.
-Nulla-. Ho il nolo alla gola, tuttavia cerco di trattenermi dal piangere.
-Nulla?-.
Io annuisco tirando su il naso. Non voglio piangere per lui, poi piangere per cosa? Lui non è il mio ragazzo, lui è solo una persona inutile nella mia vita.
Il telefono prende di nuovo a squillare. Sia io che Abby ci precipitiamo a vedere di chi sia il numero che compare.
–Niall Horan-. Entrambe diciamo.
-Rispondi!-. Abby afferra il telefono e lo porta all'orecchio prima che io possa ancora una volta dire parola.
-Chrstine?-. chiama il mio nome.
-So come mi chiamo-. Lo canzono.
-Lo so che lo sai-. ride lui.
-Quindi?-.
-Quindi che? Hai chiamato tu-. Mi ricorda.
-Eri impegnato o sbaglio?-. stizzita rispondo.
Dall'altra parte un sospiro. Immagino stia sollevando il capo, lo sguardo in cielo e il petto gonfio. -Sei ubriaca non è vero?-.
-Ho bevuto qualche bicchiere di vino-. ammetto.
-Dove?-.
-Da Harry ed Abby-.
-Rimani li-. mi ordina.
-No, andrò a casa tra un pò-. Mento.
-Scherzi? Se sei ubriaca non dovresti muoverti di li-. Sbotta lui.
-Non sei mio padre-.
Un altro sospiro dall'altra parte. Abby mi fissa, sta sorridendo e io mi bordo il labbro inferire nell'attesa di una sua risposta. Molto probabilmente è irritato e io ne sono felice.
Voglio vederlo irritato per me, voglio che lui si innervosisca quando non lo ascolto e voglio che mi venga a prendere adesso.
-Ti vengo a prendere io allora. Aspettami li-. e riattacca.
Il mio cuore sembra battere ancora più forte quando poggio il telefono sul tavolo ed Abby aspetta una mia qualche reazione.
-Quindi?-. chiede spazientita non ricevendo nessuna spiegazione da me. Sono incredula.
-Sta venendo-. dico brevemente.
-Sta venendo qui?-. Chiede molto probabilmente non capendo.
-Ha detto che sta venendo a prendermi qui-. ripeto.
-Oddio!-. Abby porta le mani alla bocca e sorride con gli occhi mentre io incredula la fisso con, molto probabilmente, un sorriso ebete stampato in viso.
STAI LEGGENDO
DESTINATI 2
RomanceAncora una volta... due anime diverse tra loro per uno strano gioco del destino si scontrano lungo il cammino della loro vita. Amore, un sentimento pericoloso per chi come loro non sapeva cosa fosse. Nessuno avrebbe mai immaginato che le vite di du...
11. Sfogo, vino e migliore amica.
Comincia dall'inizio