Sophia aveva chiamato entrambi un numero incalcolabile di volte.
Harry era stato tempestato di chiamate nel suo ufficio visto che non rispondeva al proprio cellulare mentre Louis era stato svegliato dalla voce metallica della piccola che urlava eccitata e gli chiedeva di nuovo la sua conferma alla recita perché apparentemente Leigh doveva comunicare alle maestre un numero di posti. Rimasero poi mezz'ora a parlare della neve posatasi quella notte e del regalo per papà Harry perché nessuno sapeva cosa regalargli e mancavano solo tre giorni a Natale.
All'ora di pranzo i due avevano ricevuto una serie di sfocati selfie dal basso ed il più grande si chiese quando sua figlia avesse iniziato ad usare il telefono per scattarsi delle foto. Aveva solo sei anni era troppo piccola per quello, Louis aveva iniziato a ridere sguaiatamente - "Almeno lei sa farsi delle foto" - lo aveva apostrofato. "A me piace fare foto, trovo inutile farmele" - rispose a sua volta, infilandosi in bocca l'ultimo pezzo di kebab che Louis era passato a portargli. Gli aveva detto di non scomodarsi per raggiungerlo in ufficio poiché sarebbe uscito prima del solito orario ed insieme avrebbero raggiunto la scuola della piccola ma Louis era casualmente in zona ed era stato inutile convincerlo del contrario. Harry sbloccò di nuovo il suo telefono per vedere ciò che Leigh - o molto più probabilmente Sophia - gli avesse scritto quando Louis notò la sua foto come blocco schermo. Era stata scattata il sabato precedente quando Sophia si era fermata a dormire con loro e rappresentava proprio lui e la piccola intenti a pasticciare in cucina: lo sguardo della bambina rivolto verso Louis mentre quest'ultimo era impiegato a setacciare della farina.
Sorrise ed indicò lo schermo ad Harry prima di baciarlo - "Ci vediamo a casa per le tre" - senza specificare quale delle due, entrambi sapevano a quale si riferiva Louis. Il cielo prometteva una nuova ondata di neve ma a Louis non importava, il suo cuore era perfettamente al caldo.La scuola di Sophia era in piena Fulham e con la neve che continuava a cadere, il traffico e la guida di Louis, arrivare in tempo sarebbe stato un vero e proprio miracolo di Natale. Harry si era lasciato convincere da due occhi azzurri ed un paio di moine - "Posso guidare io, per favore? Ti prego amore!" - ed il più grande non era riuscito a dirgli di no, avrebbe usato quei quaranta o giù di lì minuti per mandare un paio di e-mail per il lavoro. Come pubblicitario odiava il periodo di Natale.
La guida di Louis era prudente, fin troppo, mentre il volume della musica era così assordante che Harry dovette urlare due volte per farsi sentire. Inutili erano stati tutti i suoi tentativi di abbassare, Louis finiva per alzare di nuovo il volume dal comodo centrale del volante. Questo era il prezzo da pagare per avere una relazione con un DJ. Solo dopo venticinque minuti di tragitto ed altrettanti di musica assordante - ed una canzone di Michael Bublè che anche Harry si era ritrovato a canticchiare - Louis si lasciò convincere ad abbassare il volume - "Ho chiesto a Zayn un paio di ore di permesso ma devo essere al locale per le dieci, ce la faremo?" - Harry fissò il costoso orologio che aveva al polso, un regalo di laurea di suo padre - "Se premessi su quel dannato acceleratore!"
Louis si girò verso di lui e gli rivolse un sorriso spontaneo seguito da una linguaccia, in quel momento si chiese se davvero al suo fianco aveva un uomo oppure un ragazzino di cinque anni e mezzo. A qualsiasi modo, Harry rise di conseguenza e gli afferrò la mano sinistra abbandonata sul cambio per portarsela alle labbra e depositare un bacio - "Mentre sei al locale io vado a parlare con mamma" - scese un usuale silenzio nell'abitacolo. Harry gli aveva promesso che avrebbe parlato con i suoi genitori ma Louis non si aspettava che lo facesse sul serio, non così presto almeno. Si era già rassegnato a passare metà delle vacanze invernali a casa da solo, visto che anche Liam tornava nella loro città natale e Zayn avrebbe chiuso il locale per aprirlo solo la sera di Capodanno. Si sarebbe accontentato di vederlo per qualche ora magari il giorno del suo compleanno invece Harry era intenzionato davvero a portarlo con sé al pranzo di Natale con la sua famiglia.
A dire a tutti di loro, come era successo quella mattina in ufficio quando lo aveva presentato al co-direttore come suo compagno.

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28 Days || Larry Stylinson AU
FanfictionHarry e Louis condividono attimi, passioni momentanee, segreti e qualche ora sotto le lenzuola. Nessuno dei due vuole di più: Harry ha una figlia, un lavoro in una prestigiosa agenzia pubblicitaria e la certezza di aver raggiunto l'equilibrio perfe...