Capitolo 8.

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Capitolo 8

“Hai visto quei due che non sanno come amarsi, ma si amano come pazzi?”

-cit.

HARRY'S POV.

Guardo Elsie e Louis salire al piano di sopra con Travis. Jess è fuori di testa e la trascino fuori da casa mia. Ha spaventato mio figlio e devo proteggerlo. Ma sono parecchio irritato per la reazione di Louis. Sembra che voglia essere lui il padre del bambino, ed invece sono io e devo cambiare il mio atteggiamento. Devo assolutamente pensare alla mia famiglia. Jess è l’ultimo dei miei problemi ma farò il modo che non lo sia più. «Perché è qui?» dice sull'orlo di una crisi isterica. «Jess, Travis è mio figlio. Devo prendermi cura della mia famiglia.» rispondo calmo poggiandole le mani sulle spalle. «Lui è tuo figlio, ma lei no! La voglio fuori da casa tua.» urla dandomi dei pugni sul petto. «Non osare dire una cosa del genere. » sbotto furioso. Io non voglio che Elsie e Travis lascino casa mia solo per una stupida ragazza che mi scopavo quando avevo bisogno. «Harry, ti prego! Non voglio che tu stia un minuto di più con lei!» è in lacrime e mi fa tenerezza. C'è stata lei quando avevo bisogno, ed è stata lei a spingermi ad andare da Elsie e vedere mio figlio. Non posso abbandonarla. «Jess, Elsie non starà qui a lungo. È solo per il momento. Devo darle una mano con Travis e voglio fare il padre. Sei stata tu a dirmi di prendermi le mie responsabilità.» le sussuro abbracciandola. «Lo so, H-Harry. Ma ho pa-paura che tu sia ancora innamorato di lei.» balbetta singhiozzando. Non riesco a darle una risposta. Forse sono ancora innamorato di Elsie, o forse le sta accanto solo per Travis. È tutto davvero molto confuso. «Non rendere le cose più difficili, ti prego.» sussurro al suo orecchio. Alza la testa che poco prima aveva appoggiato sul mio petto e mi bacia sulle labbra dolcemente. «Ti aspetto stanotte. Vieni, ho bisogno di te.» dice staccandosi dalle mie labbra. Annuisco semplicemente e la lascio andare via. Sale sulla sua macchina e la vedo allontanarsi.  Mi siedo fuori sulle scale d'ingresso con le mani in testa. Io non ho provato assolutamente nulla quando Jess mi ha baciato. È solo un sapore squallido che non mi è mai piaciuto. La mia mente ricorda il bacio con Elsie di qualche ora prima e sento qualcosa che mi manca da tempo. Farfalle che volano. Il sapore dolce delle sue labbra mi è proprio mancato in tutti questi mesi senza di lei. Mi asciugo velocemente una lacrima che cade sul mio volto e mi alzo. Devo andare da Elsie e farmi perdonare. Quando entro in camera sua, Travis dorme nella sua culla e lei è abbracciata a Louis. Sento i suoi singhiozzi soffocare sul suo petto e mi irrigidisco. Voglio esserci io al posto di Louis. Lui la capisce, la fa sentire al sicuro e protetta, lei si fida di lui, e la cosa più importante è che Louis non l'ha mai tradita. Mentre io ho fatto tutto il contrario. Non ci sono mai stato per lei, non l'ho mai fatta sentire a casa, al sicuro e protetta, ho tradito la sua fiducia e ho tradito anche lei. Mi sento un verme che merita solo di essere schiacciato al suolo. Ma le cose devono cambiare. Da ora. Io, un disastro, devo essere degno di lei e del suo amore. Devo essere all'altezza di essere un padre perfetto per Travis e un marito meraviglioso per lei. «Elsie.» la chiamo esitando. Louis si gira verso di me e annuisce. Ha intenzione di lasciarci da soli. «Io e i ragazzi andiamo. Ci vediamo domani.» dice alzandosi dal letto e andando verso la porta. Elsie lo tiene stretto a sé ma lui lascia con forza la sua presa. «Louis non farlo!» urla al mio migliore amico. Lui la guarda compassionevole. «Voi due avete molto di cui parlare.» risponde rivolgendosi a tutte e due. Prende Travis dalla culla e si dirige verso la porta. Poi afferra la chiave della porta e ci chiude dentro. «No!» grida esasperata Elsie raggiungendo la porta e prendendola a calci. «La chiave la porto con me. Vi libererò solo quando avrete chiarito. E per il momento Travis sta con Lucia. Non merita di sentire tutte le vostre discussioni.» istruisce autoritario e piuttosto arrabbiato dietro la porta. Elsie gli da qualche altro calcio e poi si arrende. «Non voglio restare qui con questo mostro..» borbotta confusa e sfinita. Mostro. Mi ha proprio chiamato così. Mi accascio a terra, senza forze. Sento due braccia familiari avvolgermi, e il profumo di Elsie riempirmi i polmoni. «Mi dispiace, forse sono stata troppo cattiva, non dovevo chiamarti in quel modo.》sussurra. Oh, Elsie. Piccola ingenua e dolce Elsie. Come fai a dispiacerti per uno come me? Merito quelle parole e molto altro ancora. «No, E-elsie. I-io..merito quelle parole.» mormoro. «Nessuno merita quelle parole Harry. Neppure tu dopo quello che mi hai fatto.» dice con voce piccola. «Invece sì, e non merito neppure la tua compassione e il tuo...» mi blocco per paura di sbagliare a dire quella magica parola, ma poi esce «amore.» aggiungo sussurrando. Elsie si blocca a quelle parole. Mi sta cullando tra le sue braccia e mi accarezza i capelli. Cerca il mio sguardo. Con un dito sotto il mento porta i miei occhi a pari con i suoi. Mi alza e la mia figura imponente e alta si scaglia contro la sua. È sempre stata molto più bassa e esile di me. Questo è uno di quei punti che mi piacciono di più, così posso portarla in braccio ogni volta che voglio. Con l'aiuto di una mia mano si alza anche lei. La prendo in braccio in modo tale che i miei occhi sono all'altezza dei suoi. «Io ti amo, Harry. Ti ho sempre amato e lo sai, e non smetterò mai. Ma non posso fare finta di nulla. Quello che è successo..oh cavolo. Harry io non posso.» dice scivolando via da me. Tocca i piedi per terra e mette un po' di distanza tra noi. Lei mi ama, nonostante tutto. «Cosa posso fare per farmi amare come una volta?» domando. Più che una domanda è una soluzione facile per trovare la via giusta per il perdono. Elsie ci pensa un po' sù. «Nulla. Non puoi fare nulla. Quei momenti non potranno più tornare.» le sue iridi grigie sono dentro le mie verdi. Una lama invisibile mi attraversa il petto. Non lo do a vedere. «Potranno esserci momenti migliori Elsie. Solo se tu lo vorrai.» rispondo sconfitto. «Non lo so..» mormora confusa. Si siede sul bordo del letto e mi guarda con uno sguardo nuovo. Mi inginocchio davanti a lei e le prendo una mano, accarezzandole con l'altra il suo viso bagnato dalle lacrime. «Dammi una possibilità, solo una. Prometto che cambierò. Sarò tutto ciò che vorrai.» affermo convinto. Elsie mi fissa per un po' e rimango in attesa di una sua risposta. Sospira leggermente e passa una mano tra i miei riccioli. «Solo una, Harry. È l'ultima volta, ricordatelo.» spiega seriamente. Un sorriso compare sul mio volto e mi avvicino per baciarla sulle labbra. Si scansa e le mie labbra finiscono sulla sua guancia salata dalle lacrime. Forse è ancora presto, realizzo. «Te l'ho detto che adoro le tue fossette quando ridi?» cambia discorso con un sorriso sulle labbra. Il momento più brutto della nostra litigata è passato. «Sempre. Me lo dicevi sempre.» le ricordo stampandole un bacio in fronte. «Ti dicevo sempre molte cose dolci..» mi ricorda. Le sorrido per un momento e le predo la collana con gli anelli che gli è appena saltata fuori dalla camicetta. «Perché li hai tenuti?» domando confuso, soffermandomi sugli anelli che le ho regalato tempo fa. Chiunque li avrebbe gettati via. «Li volevo regalare a Travis quando si sarebbe sposato.» mente, lo so. «Li avresti tenuti per tutto quel tempo?» Annuisce. «Speravi in un mio ritorno, Elsie. E’ questa la verità.» aggiungo abbracciandola. «Sì. Io ho sempre creduto in te.» si lascia sfuggire. È davvero una persona eccezionale. Nessuno, e sottolineo nessuno si sarebbe comportato come lei. «Ti amo.» confesso. Non ho mai detto a nessun'altra “Ti amo”, se non a lei. Avvicina le labbra alle mie e mi lascia un dolce bacio che assaporo lentamente. «Harry.» geme sulla mia bocca. Porto le mie mani dietro il suo collo e sgancio la collanina contenente gli anelli. «Che fai?» domanda staccandosi. «Fidati.» Sfilo l'anello di fidanzamento dalla collana e lo metto proprio dove deve stare. Nella sua mano sinistra. Elsie si lascia sfuggire una risata di gioia. Prendo anche l'anello del matrimonio e lo faccio scivolare lungo il suo dito. «Ecco.» rispondo soddisfatto. «Così tutti sapranno che sei Mrs Styles, e sei mia, mia, e solo mia.» aggiungo tra le nostre labbra. «Tua.» ripete. Le lascio un bacio dolce e le ricambia con più foga. Ci sdraiamo sul letto. La stringo forte tra le mie braccia e mi vengono i brividi. Ricordo quando il suo corpo aderiva perfettamente al mio.  «Mi sei mancato Harry. Davvero. Mi sono mancati i tuoi baci, le tue risate, le tue fossette, gli abbracci, quel senso di protezione che mi davi, che sentivo tra le tue braccia, i tuoi gemiti di piacere. Mi sono sentita smarrita senza di te. Avevo perso la mia casa.» dice sul mio petto.Oh Elsie. Mi sei mancata tanto, anche tu.

Il Mare Nel Cuore 1 | MRS STYLES SERIESDove le storie prendono vita. Scoprilo ora