33. Nuovo patto.

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Leggete l'angolo autrice per favore.

Mi dirigo nella mia stanza senza mai voltarmi indietro so che lui mi sta seguendo, so che non si darà per vinto. Sono vicinissime alla mia stanza sono intenta ad entrare dentro e chiudermi la porta alla spalle. Lui ci mette il piede bloccando la mia azione.
- Non fare così Azzurra.-
Mi ammonisce dopo che ha aperto la porta e se le chiusa alle spalle.
-Cos'è che non dovrei fare? Dirigermi nella mia stanza con l'intenzione di dormire.-
Sono stanca di lui del suo modo di fare.
- Stavano facendo dei passi in avanti Azzurra non torniamo indietro non chiudermi dinuovo fuori dalla tua vita.-
Lo guardo è senza controllare la mia mani gli tiro uno schiaffo tanto forte da lasciargli il segno.
- Tu. Come.Osi.-
Mi avvicino a lui tenendo i miei occhi puntati nei suoi.
-Un minuto prima mi chiedi di fidarmi di te, un minuto dopo ti baci Selena per avere delle informazioni sul mio passato. Un giorno prima mi dici che forse ti stai innamorano di me, il giorno dopo stai per accettare di fare sesso con Selena. Dimmi come posso fidarmi di te.-

Mi guarda consapevole che ho ragione, consapevole che non ha nulla su cui ribattere.
- Io voglio soltanto sapere di più su di te.-
Sconfitto si siede sul letto con il volto basso. In passato molte persone hanno cercato di farmi tirare fuori tutto quello che ho passato, tutti hanno cercato di farmi parlare. Ma alla fine quando hanno visto che era tutto inutile si arrendevano. Ma lui, nonostante tutto, posso dire che lui non si è mai arreso. Su questo punto di vista è da lodare.
Guarda ancora il pavimento.
- La sera in cui ti ho conosciuto stavo parlando con Marco del mio desiderio di cambiare, di movimentare la mia vita. Ormai erano due anni che ero uscita dal giro, non vedevo una corsa non parlavo con Joe non garegiavo da due anni e mi sentivo... vuota.-
Lui alza lo sguardo e mi segue con gli occhi mentre mi dirigo verso la sedia vicino la finestra difronte il letto.

- Non uscivo più la sera, non avevo più una vita se non quando veniva a trovarmi Marco e Claudia. Avevo fatto un patto con me stessa alla fine della maturità sarei cambiata non sarei stata l'Azzurra delle corse clandestine ma sarei stata l'Azzurra di cui sarei stata fiera. Ma poi sei arrivato tu e hai mandato tutto a puttane. Mi hai fatto cambiare vita si. Ma riportandomi a ricordare tutto il mio passato. Il passato di cinque anni che ho sempre cercato di scordare.-

Mi guarda ancora senza parlare e io guardo lui senza chiedergli nulla.
- Ho ricominciato tutto dallo stesso punto in cui avevo mollato. Mi sono ripromessa tante volte di non rifare gli stessi sbagli che ho fatto in passato ma guardami. Sono ancora qui. Sono ancora la regina delle corse, la regina di sangue. Sono ancora quella ragazza che rinchiude tanti segreti ma che non lo rivela. Non sono andata ne avanti né idietro sono rimasta in un limbo da dove ancora non ho trovato un'uscita.-

Ha ancora i suoi occhi puntati sulla mia figura, sembra quasi che voglia parlare ma non dice nulla. Ci guardiamo in attesa che uno dei due aggiunga qualcosa.

-Sapevo che Joe e gli altri ci avrebbero raggiunti.-
Lo guardo, lui guarda me come se i miei occhi gli facessero capire cos'è giusto dirmi e cosa invece no!
-Quando Jessica mi ha detto stamattina che stavano venendo mi è crollato il mondo addosso. Non lo volevo qui, perché questo ti avrebbe portata a chiuderti a riccio a non dirmi più niente.-

Ora ricordo quando l'ho visto in cucina con il cellulare, era con Jessica che messaggiava .
Senza che me ne renda conto prende la sedia su cui sono seduta e la vicina al letto per poi prendermi in braccio e mettermi sulle sue gambe come se fosse normale.

-Nick.-
Lo rimprovero per il suo gesto.
-Lo so che tu ora mi odi. So che dovremo ricominciare tutto dall'inizio . So che non ti fidi di me. Ma Azzurra tu sei un grande punto interrogativo per me. Quando penso di sapere tanto su di te scopro di non sapere nulla.-
Mi tiene stretta perché sa che se mollerebbe un po la presa io scapperei lontana da lui.
-Quando ho fatto delle ricerche su di te non ho scoperto nulla, e come se tu non esista da nessuna parte. Non si sapeva delle corse, della congrega di sangue, delle violenze che hai dovuto affrontare, non si sapeva della galera. Nulla. Solo della storia di tua madre, e i tuoi amici. Per il resto tutto sembra trovarsi sotto chiave.-
Sono una lastra di ghiaccio e vero non ha scoperto nulla, ma se invece per sfortuna o per altri avrebbe scoperto qualcosa? Ancora devo capire come ha fatto a saperlo Selena da chi si è informata, chi ha fatto la spia.

Devo indagare.

-Riconosco quello sguardo. So a che cosa stai pensando. Come ha fatto Selena a scoprire della galera. Non lo so neanche io sarà stato il cugino che lavora in un centro di polizia. Eppure è strano io ho amici influenti nei centri di polizia e non hanno scoperto nulla su di te. -
Nick ragione ad alta voce scordandosi per pochi istanti che mi trovo sulle sue gambe.
- Perdonami.-
Abbassa lo sguardo e sembra così dolce come quando un cucciolo viene sgridato perché si sta mangiucchiando le tue scarpe preferite.
- Non importa.-
Cerco di alzarmi per allontanarmi da lui, e lui mi lascia andare sapendo che non è il momento per i suoi giochetti.
- Azzurra.-
-Si.-
-Voglio sapere perché sei finita in galera per tre giorni. Ma rispetterò la tua decisione di non dirmi niente. Ma perfavore non sbattermi di nuovo fuori dalla tua vita.-

Lo guardo mentre senza mai staccare i suoi occhi dai miei si spoglia indossa il pigiama ed entra nel suo lato del letto senza che nulla fosse.
Lo seguo e mi metto nel mio lato per poi allontanarmi più che posso da lui.
-Ora ci vorrà più tempo Nick. Il patto e saltato. Non risponderò più a nessuna delle tue domande.-
Mi stinge a se senza replicare.
- Quando io vorrò sapere qualcosa da te, allora, è solo allora risponderò a qualche tua domanda altrimenti non saprai mai nulla.-
-Ho capito.-
E la sua ultima risposta prima di baciarmi i capelli ed allontanarsi da me.
Se prima stavamo inziando ad avvicinarci ora siamo distanti anni luce.
Spero che Joe domani riesca a risolvere la situazione nessuno deve sapere di quella notte.

Sinossi del libro che sto cercando di far pubblicare da qualche casa editrice.

La Doppelgänger, lo specchio dell’anima, è una saga che ha come protagonista Celeste, una normalissima diciasettenne che vive con sua madre Iris e sua sorella Stella. Il primo giorno di scuola conoscerà Mark, professore dell'occulto che nel corso della storia scoprirà essere suo zio, e David un vampiro che si è trasferito in paese per cercare la donna che lo ha tradito. Con le sue amiche Angela e Charlotte, scoprirà di possedere nel proprio corpo la propria Doppelgänger, ovvero una donna identica a lei: Giselle, una vampira di cinquecento anni che è stata condannata a passare l’eternità nel corpo di Celeste fino alla sua morte.
David l’aiuterà ad affrontare tutte le sfide che il destino le porrà dinanzi, fino al momento in cui si innamoreranno l’uno dell’altra. Scoprirà di discendere dalle streghe più potenti d’Europa grazie a sua madre, ex strega che rinunciò ai suoi poteri quando fu costretta a sigillare quelli di una delle sue figlie,
Celeste.
Verrà a conoscenza dell’esistenza delle fate e della licantropia di uno dei suoi compagni di classe, Lucas. Aiuterà la sorella a diventare la proprietaria di un anello che le permetterà di viaggiare avanti e indietro nel tempo. Sarà spesso aiutata da Peter, un antenato della dinastia Evans, e anche dalla straniera, che non si manifesta a lei direttamente. 
Attraverso le numerose morti di Celeste, Giselle riuscirà a prendere il controllo del suo corpo e ciò le sconvolgerà sempre di più la vita.
Dovrà lottare contro suo padre e contro vampiri che la vogliono morta. Giselle riuscirà ad uscire dal corpo di Celeste e la ucciderà per impossessarsi permanentemente della sua vita ma scamperà la morte perché un vampiro, la desidera viva.

Angolo autrice.
Ed ebbene si anche in questo capitolo rispondiamo ad alcune domande che ci siamo posti durante la storia.
Ovvero: come mai all'inizio Azzurra diceva che voleva cambiare vita?
E poi abbiamo capito con chi messaggiava Nick negli scorsi capitoli.

Cosa ne dite di questo capitolo vi piace a quanto pare Selena ha fatto più male che bene.

Mi è stato fatto notare che non si comprende il fatto che già a 14 anni Azzurra sapesse guidare. Sinceramente pensavo che per loggica ci si arrivasse.
Teniamo conto che suo padre era un pilota quindi sicuramente avrebbe insegnato alla figlia a correre e poi teniamo conto che le corse sono clandestine, la patente non è che serve più di tanto.
Comunque ho tenuto conto di questa cosa è vi farò trovare le risposte lungo i prossimi capitoli.

Colgo questo momento per ringraziarvi per le 11.000k visualizzazioni. Senza di voi questa storia non esisterebbe 💋💋💋💋

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