Ed eccomi qui, come sempre presa alla sprovvista da mia madre e la sua follia;meno male che assomiglio a mio padre!!
"Muoviti con le valigie" urla dal piano di sotto mia madre.
Se non sta zitta sarà lei a lasciare qualcosa in eredità a me.Sbuffo.
"Sta calma con tua madre" mi avverte mio padre.
Mi giro e lo trovo con la sua solita valigetta tra le mani e con indosso uno dei suoi completi da lavoro."Tu non vieni con noi?" Domando.
"Tua madre ha bisogno di stare un po' da sola" afferma.
"Allora non c'è bisogno che io vada lì con lei" spiego.
Sorride.
"Ci deve essere qualcuno che la stacchi da quel maledetto computer per qualche ora" dichiara " lei ha bisogno di te e di questo viaggio" si avvicina e mi lascia un bacio tra i capelli."Devo andarci proprio?" mi lamento come una bambina piccola.
"Si. Pensa; forse questo viaggio potrà essere di ispirazione per lei e il suo nuovo libro" dice con un sorriso."L'altro non è stato un grande successo" ammetto e lui annuisce.
Ricordo ancora quando la mamma restava sveglia fino a tardi a piangere per le cattive critiche del suo libro e papà le faceva compagnia per consolarla.
Non è stato un bel periodo."Crystal il taxi è arrivato!" Urla di nuovo.
Afferro la valigia e mi dirigo verso la porta per uscire; da lontano vedo mia madre che sta litigando con il tassista.
"Certo sarà una vacanza stupenda" penso con ironia.
Mi giro per dare un ultimo sguardo alla casa e a mio padre. Certo che lui ne ha fatta di strada nel lavoro.
Non so molto della mia famiglia ma so che mio padre era un ragazzo con un padre ubriacone che spendeva tutti i suoi soldi in alcool e scomesse tanto che era pieno di debiti fin sopra la testa.
Mia madre e le sue origini reali hanno potuto dargli la nuova vita che meritava dall'inizio; senza quell'ubriacone di suo padre."Ti muovi?" Chiede mia madre con tono squillante.
Principessa?? Io non avrei pensato neanche che fosse una duchessa!!Una volta in taxi mi madre è super agitata; non riesce a contenere la sua agitazione.
"Non sei emozionata??" Mi chiede.Alzo la testa , che avevo appoggiato al finestrino, e la guardo.
"Non sto più nella pelle" ironizzo " talmente tanto che una volta arrivata mi butterò in un burrone" .Lei mi trucida con lo sguardo.
Lei è felice; io no.
Dovrebbe essere triste per la morte dei suoi genitori; non riesco a spiegarmi da dove prenda tutta questa felicità."Sai quella reggia si trova in Sud America; precisamente in Brasile" cerca di spiegarmi dove andiamo " i nostri antenati costruirono quella reggia per le vacanze estive " afferma " fu il principe Enrico VIII a farla costruire dopo che Colombo scoprì l'America. Era talmente assetato di potere che avrebbe fatto di tutto per possedere anche la più miserabile parte del nuovo continente." Ed eccoci arrivati alla solita storia.
Mia madre che spiega le sue origini è un registratore che non conosce il tasto di spegnimento.
"Se non fosse stato per la disonestà di Enrico VIII verso Caterina d'Aragona adesso noi avremmo potuto avere l'eredità reale al completo e non rimarrebbe soltato questa reggia"continua
Ed ecco la parte tragica della storia.
"Saremo potuti essere la famiglia reale riconosciuta da tutti e non saremmo dovuti restare dietro le quinte del castello."
Uff odio la sua invidia verso gli altri. Siamo reali e lo sanno tutti ma non siamo destinati a regnare. Fattene una ragione donna!!
"Sai cosa amava fare Enrico?? " chiede.
"Penso che me lo dirai comunque" sentenzio
"Adorava cacciare nella foresta amazzonica ed è lì che andremo" spiega di nuovo.

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L'INCHIOSTRO DEL CUORE
Short StoryStorie scritte da me. Ognuna di queste oneshots racchiude una piccola dimensione, la quale potrà diventare vostra per un piccolo istante.