36. тι αмσ ♡

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ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴛᴏʀɪᴀ ɴᴏɴ è ᴍɪᴀ ᴍᴀ ᴅɪ ᴋɪᴍɪᴋᴏ_ғ sᴜ ᴇғᴘ.

















Ti amo

Le ore di lezione trascorrevano lentamente e inesorabilmente, sembrava non finissero più. Luhan pensava a tutto fuorché alla spiegazione del prof, rigirandosi la penna tra le dita, scarabocchiando l'ultima pagina del suo quaderno con disegni astratti degni di un vero pittore cubista. Nonostante fosse stato richiamato svariate volte, la sua testa era da tutt'altra parte, ovviamente Sehun se ne accorse. Finalmente si udì il sublime suono della campanella che annunciava l'ora di pranzo e tutti uscirono dall'aula lasciandosi alle spalle quelle interminabili ore di studio. Come al solito Luhan pranzò con Sehun e gli altri, tutto normale. Lui era l'unico ad avere qualcosa che non andava, non partecipò alla conversazione e consumò il suo pasto quasi in disparte. Sehun notò che Luhan era di pessimo umore. Gli si avvicinò, sedendosi sul prato accanto a lui.
-Posso sapere che cos'hai? È da stamattina che hai la testa tra le nuvole- domandò il biondo.
-Sono solo un po'... stressato- rispose Luhan incerto, riempiendosi la bocca di cibo per non parlare.
-Capisco. C'entro io per caso?-
-In un certo senso- Sehun gli cinse la vita con un braccio avvicinandolo a sé.
-Devi stare tranquillo, non devi preoccuparti per quella cosa, andrà tutto bene-
"Come se fosse semplice" pensò Luhan. Mancavano appena 12 ore alla "fuga", come poteva solo pensare di starsene tranquillamente sdraiato sull'erba a prendere il sole? Eppure Sehun sembrava così sereno, rideva e scherzava con gli altri come se nulla fosse.

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Quel pomeriggio Luhan aveva già tutte le valige pronte. A chi gli avesse chiesto qualcosa, aveva rifilato la scusa che doveva tornare a casa per qualche giorno per motivi familiari, ovviamente tutti gli avevano creduto, lui era Lulu, la persona più sincera del mondo. Intanto i sensi di colpa aumentavano.
Non si spiegava il perché, ma aveva bisogno di stare con Sehun, voleva passare tutto il suo tempo insieme a lui, eppure a breve avrebbe trascorso tutto il tempo della sua vita insieme lui. Lo voleva ora. Gli mandò un messaggio dicendo di volerlo vedere. In men che non si dica Sehun sbucò come dal nulla in camera sua e Luhan gli saltò addosso come se non lo vedesse da anni. Fortunatamente Yifan era agli allenamenti di basket e non sarebbe tornato prima di sera. Vedendo quell'accoglienza così calorosa da parte del suo ragazzo, Sehun non poté che esserne sorpreso.
-Yeobo ti sono mancato così tanto?- Lo prese in giro.
-Si tanto!- Luhan si avventò sulle sue labbra con urgenza, volendole sentire subito contro le proprie. Gli avvolse il collo con le braccia approfondendo il bacio, succhiando il labbro inferiore del biondo che gemette silenziosamente sulla bocca dell'altro, mentre le loro lingue continuavano ad intrecciarsi in una danza perfetta e dannatamente eccitante. Le mani di Sehun vagavano sul corpo del più grande, insinuandosi sotto la maglietta, accarezzando l'addome piatto e bianco senza staccarsi da quel vortice di passione che erano le sue piccole labbra a cuore. Luhan era sempre più impaziente, aveva bisogno di sentirlo parte di sé, di sentire i loro corpi uniti, senza esitare oltre lo gettò sul suo letto, mettendosi a cavalcioni su di lui. Riprese a baciarlo sulle labbra, scendendo poi verso l'orecchio e sul collo dove si soffermò a succhiare lembi di pelle fino a renderli violacei, lasciando umide scie con la lingua sentendo il biondo fremere sotto si lui. Rapidamente sfilò la propria maglietta e quella del più piccolo continuando la sua tortura fatta di baci e morsi sempre più giù fino ad arrivare alla cintura che slacciò con una lentezza frustrante, la stessa cosa fece con i bottoni dei jeans. Sehun non ne poteva più, sentiva quei pantaloni farsi sempre più stretti e la bocca di Luhan sembrava sempre più attraente, soprattutto quando finalmente gli tolse i jeans lanciandoli sul pavimento, quindi prese a baciare la sua virilità attraverso la stoffa dei boxer e a morderla leggermente.
-Lulu...-
Non lo aveva mai chiamato così e la cosa non gli dispiacque affatto. Luhan guardò Sehun dal basso, i suoi occhi ardevano di passione e la cosa fece eccitare ulteriormente il biondo, che infilò la mano tra i capelli dell'altro intrecciando le dita a quelle morbide ciocche color miele. Luhan lo liberò anche dalla scomoda presenza dei boxer lasciandolo nudo. Sehun sussultò al freddo contatto con l'aria della stanza inarcando la schiena e Luhan capì al volo ciò che voleva. Prese in mano la sua erezione massaggiandola lentamente, abbassandosi per leccare la punta già bagnata. Sehun non si accontentava di quel semplice contatto e premeva lievemente  la sua testa più giù, Luhan accolse l'asta all'interno della sua bocca mantenendo lo sguardo rivolto verso l'altro, che lo osservava con gli occhi schiusi leccandosi le labbra e respirando affannosamente. Luhan iniziò a muoversi su e giù leccando e succhiando tutto ciò che la sua piccola bocca riusciva a prendere mentre Sehun guidava i suoi movimenti con un presa salda ai suoi capelli. Il biondo buttò la testa all'indietro, sussurrando a Luhan di andare più veloce e ben presto la stanza si riempì di rumori libidinosi, gemiti e sussurri, mentre il più grande continuava ciò che stava facendo, scrutando Sehun con i suoi occhi da cerbiatto, quasi al culmine del piacere.
Con un'ultima umida leccata Luhan si staccò dal membro del biondo con suo grande disappunto, per posizionarlo contro la sua apertura. Sehun rimase interdetto afferrandolo dai fianchi per fermarlo.
-Luhan... così ti farai male- disse col respiro spezzato.
-Non m'importa ti voglio dentro di me ora!-
La sua impazienza era palpabile, gliela si leggeva nel suo viso in fiamme e pieno di desiderio. Si chinò verso Sehun lasciandogli un languido bacio per poi continuare da dove aveva interrotto. Si lasciò scivolare sul membro pulsante del suo amato senza alcuna preparazione, e un grido di dolore misto a piacere uscì dalla sua bocca. Sehun si alzò verso di lui per baciargli le guance, il collo, immergendo la lingua nelle sue clavicole per distrarlo da quel dolore, mordendo la tenera carne del più grande assaporandone il gusto. Lo teneva stretto dai fianchi, iniziando a muovere il bacino contro di lui incoraggiandolo a fare lo stesso. Luhan gemette fragorosamente non appena venne toccato quel punto sensibile che tanto lo faceva impazzire. Si muoveva lentamente sopra di lui, con le mani che gli accarezzavano il petto costellato di goccioline di sudore che brillavano alla luce del tramonto come minuscoli diamanti dorati. Osservava il corpo perfetto di Sehun illuminato dai giochi di luce e ombre creati dal sole che calava all'orizzonte, che colorava i loro corpi uniti di un colore arancio-dorato e rendeva l'atmosfera ancora più magica. Sehun lo afferrò dalla schiena ribaltando le posizioni, sovrastandolo allargandogli le gambe, muovendosi dentro di lui con spinte sempre più decise, riempiendolo fino in fondo. Luhan continuava a gemere senza ritegno graffiando la schiena del più piccolo marchiandola con le sue unghie fino a lasciargli strisce arrossate sulla pelle candida. Sehun prese in mano la sua erezione pompando a ritmo incalzante tenendo gli occhi serrati ansimando mentre il cervo vedeva le stelle, era letteralmente volato in un altro mondo, voleva che quel momento non finisse mai, il piacere procuratogli da Sehun era indescrivibile con le sole parole.
-Ti amo-
Disse tutto d'un fiato sentendosi sempre più vicino al limite. Sehun lo baciò con foga, schiudendo le sue labbra con la lingua, infilandola nella sua bocca come se non gli servisse altro per vivere.
-Ti amo anch'io-
Rispose ingoiando i respiri affannati dell'altro, che lo intrappolò a sé avvolgendogli le braccia attorno al collo e le gambe al bacino. Luhan venne sulla mano di Sehun, impregnandola con il suo seme caldo. Il più piccolo continuava ancora a spingersi in lui, portando le dita alla bocca, leccando tutto il liquido bianco che colava da esse con fare decisamente sexy fino a ripulirle del tutto.
Sehun si liberò dentro Luhan gridando il suo nome, buttandosi a peso morto accanto a lui ansimante.

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Nemmeno si erano accorti di essersi addormentati per qualche ora e nel frattempo era già calata la sera. Un urlo agghiacciante li fece svegliare di soprassalto quando si voltarono e videro Yifan appiccicato alla parete, rosso come un pomodoro e a bocca aperta.
-Copritevi per l'amor del cielo!- Urlò abbassando lo sguardo cercando di guardare qualsiasi cosa che non fossero i corpi dei ragazzi davanti a lui.
Solo in quel momento i due si accorsero di essere ancora nudi e istintivamente si coprirono con le lenzuola del letto sfatto, mettendo insieme parole senza senso per giustificarsi, ma inutilmente.
-Io ho bisogno di una doccia-
Concluse il più alto chiudendosi in bagno. Sehun e Luhan decisero finalmente di rivestirsi.
-Ok io adesso torno in camera e mi preparo per mettere appunto la prima parte del piano. Prenderò l'auto cercando di fare il meno rumore possibile e a mezzanotte esatta fatti trovare davanti al cancello della scuola- S'interruppe un attimo per riprendere fiato.
-Se per caso non dovessi tornare entro un'ora tu rientra- Luhan arricciò il naso non capì bene ciò che avesse detto.
-Aspetta. Che vuoi dire? C'è la possibilità che non ritorni?- Sehun non voleva rispondergli di si, doveva infondergli solo sicurezza.
-Certo che no, ma se mio padre dovesse scoprirmi puoi star certo che mi darà una bella lezione- Luhan era titubante e annuì incerto. Sehun lo abbracciò facendo aderire perfettamente i loro corpi.
-Ti amo Luhan. Ti amo da morire, non puoi immaginare quanto-
Gli sussurrò lasciandogli un leggero bacio sulle labbra.
-Anch'io ti amo piccolo mio-
Rispose ricambiando l'abbraccio. Le loro mani s'intrecciarono senza lasciarsi fino a quando Sehun non uscì da quella stanza.

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Luhan sentì un senso di vuoto non appena Sehun lo lasciò da solo. Ecco che quel senso di insicurezza tornò a tormentarlo, quel brutto presentimento che s'impossessava del suo cervello. "Non pensarci" si disse cercando invano di scacciare quei pensieri negativi.

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Yuki~❄️
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тι ѕ¢яινσ υиα ѕтσяια...   || ℋυиℋαи|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora