Un amore da fiaba

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"Dai Riccardo" dissi prendendolo per mano come segno di seguirmi nonostante la benda nera posizionata sui suoi occhi.
Ultimamente non avevamo avuto molto tempo per stare insieme, e soprattutto non lo avevo ancora ringraziato per il bellissimo gesto nei miei confronti.
Lo guidai per le scale del Castello dell'imperatore, l'unico esempio di architettura   federiciana dell'Italia Settentrionale; avevo deciso di preparargli una sorpresa, e mi sono fatta aiutare da alcune conoscenze di Lele, che mi hanno fatto usare la terrazza del castello come luogo per la mia sorpresa.
Nel pomeriggio Manuel, il guardiano del castello nonché zio di Carlos, mi aveva preparato la terrazza in perfetto stile: al centro della sala aveva posizionato un tavolo apparecchiato, delle lanterne, un percorso di candele e infine la sorpresa finale.
Naturalmente Riccardo era ignaro di tutto: grazie all'aiuto dello Strego, il quale lo ha fatto vestire elegante usando come scusa che, il locale dove avremmo cenato stasera era un locale molto chic, e non poteva presentarsi con una maglietta e un giubbotto di pelle.
E ora siamo qui.
"Giulia mi devo fidare?" domandó Riccardo con un tono di voce tra il preoccupato e il divertito.
"Sempre" dissi continuando a guidarle per la scala a chiocciola presente all'interno della struttura.
Quando arrivammo in cima, lo spettacolo che avevo creato mi lasciò a bocca aperta: il tavolo rotondo era apparecchiato elegantemente con un centrotavola a forma di cuore, il percorso formato dalle candele ricreava un cuore e le lanterne sopra la nostra testa riprendevano la forma del sotto.
"Voilá" dissi togliendogli la benda dagli occhi. Riccardo inizialmente se lo stropicciò e dopo aver messo a fuoco la scena, aprí la bocca dallo stupore.
"É.... belliss...imo" disse balbettando guardando lo spettacolo che lo circondava.
Lo devo ammettere, stavolta la sorpresa  mi era riuscita veramente bene, e cosa più importante ero riuscita a farlo emozionare.
"Grazie " dissi abbassando lo sguardo.
Riccardo si avvicinò a me e con la mano mi accarezzó la guancia con movimenti delicati disegnando piccoli cerchi.
"Amore é la cosa più bella che qualcuno abbia mai fatto per me" disse poggiando la sua fronte sulla mia. I suoi occhi azzurri risplendevano nel buio come un faro nel mare, mi illuminavano la via da percorrere.
Sorrisi. Perché qualsiasi parola potessi pronunciare non avrebbe espresso l'amore che provavo per lui.
"Vieni"'dissi conducendolo con la mano verso il tavolo apparecchiato e con un cenno del volto chiamai Manuel, che stasera si era improvvisato cameriere, il quale arrivó stupito con due cloches che ci serví elegantemente poggiandole sulla tovaglia ricamata.
Alzo il coperchio delle due cloches rivelandoci la prima portata, un risotto alla crema di scampi.
"Il mio piatto preferito" disse battendo le mani come un bambino davanti a un regalo.
"Eh lo so" dissi prendendo una forchettata di riso: il sapore era ottimo, delicato e gustoso allo stesso tempo.
Continuammo a mangiare tra le risate.
"Ti piace Prato? gli domandai tra una forchettata e l'altra di risotto.
"Si, all'inizio pensavo fosse una semplice città di periferia e che quindi non avesse molti confort, invece mi sono ricreduto e anche alla grande, é una cittadina molto carina" disse.
Ero contenta che si fosse ricreduto su Prato.
"Ma questa sorpresa?" mi domandó appena Manuel venne a riprendere i piatti vuoti.
"Tu hai fatto tanto per me, dissi posando il tovagliolo sul tavolo, dalla cena in sala danza, alla sorpresa allo zodiaco e per ultimo questa improvvisata. Mi stai dimostrando il tuo amore, mentre io non ho fatto nulla; in questi giorni ho avuto innumerevoli pensieri, dalla coreografia a questa, dissi riferendomi alla notizia appena ricevuta, e non ti ho degnato di molte attenzioni e invece tu hai fatto tutto per me. Voglio dimostrarti che anche io ti amo tanto, più di come abbia mai fatto"
"Più di come tu abbia amato Luca?"
La domanda mi lasciò un attimo interdetta: era molto ambigua.
"Con Luca é una storia a sé, dissi, é stato il mio primo ragazzo, il primo amore, io mi ricorderò sempre di lui, essendo stato il primo con cui ho vissuto le prime esperienze da fidanzatini: il primo bacio sotto la pioggia, l'alba in spiaggia, le vacanze insieme, le coccole e anche le prime sofferenze, dopo il suo tradimento ero distrutta" affermai
"E dopo il mio?"
"Ero distrutta lo stesso, dissi, però lui non mi ha tradito  con una qualunque, con una che odiava, mi ha gradito con la mia migliore amica , con la persona con il quale avevo condiviso tutto"
"Mi dispiace che hai sofferto" disse abbassando la sguardo ed assumendo un espressione da cane bastonato.
Mi alzai e mi sedei sulle sue gambe appoggiando la testa nell'incavo della sua spalla, la sua mano mi accarezzava la schiena irradiandomi una sensazione di calore nel corpo. Le sue dita disegnavano piccoli cerchi sulla schiena e sul dorso del collo.
"Ti amo Giulia, disse sul mio collo, come non ho mai amato nessuno. Con te ho provato veramente le tanto conosciute farfalle nello stomaco, la sensazione di gelosia che ti attanaglia lo stomaco e ti viene la voglia di spaccare tutto, quando non esiste nient'altro tranne i tuoi occhi che mi guardano, il tuo viso e il tuo amore sono il mio porto sicuro dove so che troverò sempre rifugio anche quando tutti mi stanno contro"
Lo amavo. Veramente. Come nessun altro.
Non dissi nulla. Intrecciai la mia mano alla sua e mi alzai, lui mi seguí, posizionandosi dietro di me abbracciando i miei fianchi con le sue braccia possenti.
Mi girai e strizzai l'occhio a Manuel che come d'accordo azionó la sorpresa.
"Un ultima cosa" dissi indicando il cielo con allo sguardo.
Nel cielo blu notte tappezzato di stelle apparvero delle luci.
Fuochi d'artificio si convertirono in una frase scelta appositamente da me.
Io non gli espressi il mio amore a parole:
ma se gli sguardi hanno un linguaggio,
anche il più grande idiota avrebbe capito che avevo perso la testa.
"Non ti ho dimostrato il mio amore con le parole, ma se i sguardi parlano, dissi guardandolo negli occhi, capirai che io ti amo. Piú di ogni altra cosa".
Non mi fece finire la frase che mi baciò.
Le nostre bocche si assaporarono come non mai, sembravano  cercarsi e volersi da sempre.

Ei people!!!
4.000 visualizzazioni, mi sembra un sogno.
Ho pubblicato shape of you, l'altra mia storia su Carlos e Vittoria;
leggetela e fatemi sapere.
Intanto, avete visto il serale?
Ditemi che tifate.
Kisses

True love |Giuliardo|{IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora