Capitolo 50 - La Villa (2)

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"Com'è che si interessa di cavalli?" chiese David.

"Ah, da ragazzo, i miei mi mandavano, d'estate, alla fattoria di uno zio . Era il periodo più bello dell'anno, seguivo i cavalli, come garzone s'intende!"

Arrivati davanti alle stalle, David gli fece un cenno.

"La lascio nelle mani di Martinez. Lui segue i nostri cavalli e le mostrerà tutto"

Salutò e ritornò verso la villa. Martinez si avvicinò.

"Parliamo in inglese, vero señor Miller?"

Lui acconsentì anche se parlare in spagnolo gli faceva ricordare la sua giovinezza. Entrarono nella stalla. Miller rimase colpito dall'ordine e dalla pulizia. La stalla prevedeva sei posti ma ne erano occupati solo tre. Martinez si avvicinò al primo cavallo.

"Questo, señor Miller, è Princess, il preferito della señora Sylvia!"

Miller si avvicinò al cavallo, un bellissimo morello di cinque o sei anni. Lo accarezzò. La bestia doveva essere molto docile e abituata al contatto con gli umani perché mosse subito il muso per toccargli la testa. Lui lo accarezzò ancora e gli sussurrò delle paroline dolci per tranquillizzarlo. Il cavallo scosse la testa e soffiò soddisfatto.

"Bell'animale, vero signor Miller? ... " chiese ansioso Martinez "... lo curo io, personalmente. La señora ne è molto contenta!"

"Si vede che è trattato bene"

Si mosse e accarezzò, una alla volta, le gambe di Princess per saggiarne i muscoli. Notò che l'anteriore sinistro, in basso, era vistosamente fasciato con una benda bianca larga almeno un palmo.

"Qui cos'è successo, Martinez?"

"La signora ha attraversato un roveto e una spina lo ha ferito. Non ce ne siamo accorti e la ferita si è infettata. Ho dovuto fare un taglietto per far spurgare la ferita!"

"E come ha fatto da solo a tenerlo fermo?"

"Beh, l'ho fatto stendere, gli ho dato un tranquillante e un po' di anestetico, poi è stato facile"

Miller si alzò e continuò la visita guardandosi attorno attentamente. Ammirò anche gli altri due cavalli. Avviandosi verso l'uscita vide un armadietto semiaperto.

"Lì hai tutto quello che ti serve per curare i cavalli?" chiese con noncuranza.

Martinez, orgoglioso del suo lavori, aprì lo sportello e mostrò tutta la sua dotazione. Miller lanciò uno sguardo rapido cercando di memorizzare le scatole e gli strumenti.

"Bravo Martinez, sei veramente in gamba. Te lo dice uno che ha vissuto almeno dieci estati con i cavalli!" lo lodò battendogli la mano sulla spalla.

"Credo che sia meglio che ritorni dalle signore o penseranno che sono un maleducato!"

*******

Fuori dalla stalla trovò, ad aspettarlo, David.

"È stato soddisfatto della visita?" chiese sorridendo.

"Molto. Devo riconoscere che il vostro Martinez è molto bravo. La stalla è tenuta in maniera superba e gli animali sono seguiti molto bene!"

"Grazie Miller. Torniamo a prendere un tè o un caffè!"

La Bambola - Un delitto per l'ispettore Connie SantinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora