- Si stavo per rientrare – risposi, non volevo che sapesse cosa avevo visto, non mi andava di farlo preoccupare ancora.

- Che succede? Hai un tono strano – sospirai, non gli era sfuggito.

- Niente ... Sai dopo che abbiamo parlato ero preoccupato per Chris così oggi l'ho visto – gli riferii a quel punto – e ho cercato di parlargli ... Diciamo che non ha voluto ascoltarmi. –

Lo sentii sospirare – lo so ... Lui non sembra essere in sé, io .... Ho pensato che un confronto più sincero con Tyler lo aiutasse ma non è andata bene, ho sentito Juri e quando è rientrato in stanza Tyler l'ha praticamente rasa al suolo –

- Matt ... io continuo a credere che le cose siano oltre la nostra portata – dichiarai con il cuore in gola – l'ho visto allontanarsi da solo, ha evitato perfino Alexey e forse questo è un bene, ma sinceramente non so più se credergli ... Gli serve un aiuto superiore, noi non possiamo darglielo –

Quello rimase in silenzio per un po' – si ... Lo so, hai ragione, devo contattare Seth, spero solo che almeno lui possa farci qualcosa, non so più che pesci prendere –

- D'accordo – dissi ed anche io rimasi in silenzio, cosa c'era da dire? – Sono qui, Matt, per te, ricordatelo sempre, di qualunque cosa tu abbia bisogno –

- Lo so Nik, grazie – un'altra pausa – vorrei solo evitare di assistere alla distruzione di un altro membro della mia famiglia –

- Faremo il possibile ...-

- Credo non basti, credo che questa volta ci servirà un fottuto miracolo, il destino li ha messi sulla stessa strada di nuovo – ringhiò – non posso credere che non si prenda questa responsabilità adesso .... Lascerà davvero che finisca tutto così, Nik? –

Avrei tanto voluto avere una risposta a quella domanda, avrei voluto essere di conforto, possedere una magica sfera che mi avrebbe fatto gettare lo sguardo nel futuro per poi avere tutto chiaro. Sarebbe stato bello poter avere quel potere, anche se, ne ero certo, non sarebbe stato di conforto. Temevo lo scorrere del tempo ormai.

Dopo la lunga telefonata con Matt che si era conclusa con la promessa di vederci la sera successiva, tornai finalmente a casa. Credevo di essere solo ma notai una presenza silenziosa nel salotto, Scott era rientrato. La sua valigia era gettata a qualche metro dal divano su cui era sdraiato, con la testa a guardare il soffitto e gli occhi persi nel vuoto. Nemmeno dalle sue parti si respirava una bella aria.

- Scott? – Lo chiamai – va tutto bene? –

Quello non rispose, se ne stava lì steso, respirava lentamente, sembrava in coma.

- Devo chiamare l'ambulanza, vecchio? Le tue avventure ti hanno steso? –

Finalmente quelle parole lo fecero ridere, io mi sedetti accanto a lui e lo vidi girare appena lo sguardo.

- Hai parlato con Lewis? – Domandai timoroso.

Lui scosse la testa – no ... Non sono riuscito a trovarlo. Non era al campus, non risponde alle mie chiamate ... È davvero incazzato, probabilmente sta mettendo a punto qualche piano malefico ed intricato. –

La sua voce suonava stanca, annoiata, come se ne avesse davvero abbastanza di quella situazione , il che mi fece pensare ad un'altra persona.

- Sai, ho visto Juri oggi a lezione – buttai lì – sembrava giù di corda ... -

Una luce illuminò il suo sguardo per un secondo ma subito venne messa a tacere, Scott spostò la testa di lato, per nascondere il viso. Mi chiedevo cosa gli stesse passando per la testa.

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