21. Voglio fidarmi di te

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Mi rimetto seduta sul divano e fisso il mio sguardo in un angolo della stanza. Lo sento il suo sguardo che brucia su di me come lava bollente. Forse ho detto troppo, forse non avrei dovuto dire nulla, probabilmente avrei dovuto mentire ma non me la sono sentita. Lui è stato sincero con me, mi ha raccontato uno stralcio del suo passato, che probabilmente nessuno sa , è giusto che anche io mi apra con lui.

- Lo so che è una cosa delicata Azzurra, ma voglio sapere-
La sua voce e sofferente esattamente come l'espressione del suo volto.
Non riesco più a stare seduta immobile sotto il suo sguardo che indaga che cerca di scavare in un passato che torna anche quando non lo si vuole.
Mi alzo e mi avvicino all'enorme camino di marmo, ho bisogno di allontanarmi da lui.
Guardo l'enorme camino abbagliata della sua bellezza e cerco di concentrarmi sulle venature del marmo mentre parlo.

- È successo all'incirca quattro anni fa. Era sera stavo tornando a casa in bicicletta, faceva freddo per questo cercavo di pedalare il più veloce possibile. Ma non appena arrivata vicino al Castello in cui ci siamo incontrati la prima volta,  ho visto un camioncino bianco, con al suo fianco un uomo.-

Deglutisco piano mentre punto il mio sguardo in un altro punto del camino purché non siano gli occhi di Nick.
- Mi ripetevo più volte di scappare, di non avvicinarmi, ma non appena lui mi fa segno di avvicinarmi a lui, io come una stupida l'ho fatto.-
Non posso continuare a dargli le spalle, devo guardare i suoi occhi, devo capire che cosa sta pensando di me ora. Ha lo sguardo attento, gli occhi sbarrati.
- Mi ripeteva quanto fossi bella e di quanto lo eccitassi. Ha cercato di prendermi la mano e di portarla sulla patta dei suoi pantaloni. E stato allora che è comparso Joe e mi ha salvata.-
Si alza del divano e si avvicina a passo felpato,  accarezza la mia guancia ormai bagnate per le infinite lacrime che bagnano il mio viso.
- Mi dispiace-
- Ormai è acqua passata-

Mi allontano ma lui mi riprende per un polso e mi abbraccia forte senza alcuna intenzione di lasciarmi andare.
- È questo l'incubo che ti ha svegliata?-
Alzo lo sguardo dal suo torace e punto i miei occhi nei suoi.
Non ho bisogno di parlare gli basta guardare il mio sguardo per capire che non è così.
- È più grave di così? -
Non riesco a parlare riappoggio il mio volto sul suo torace. Perché ora si sta comportando così con me.  Perché è così dolce quando prima si comportava da vero stronzo.

Mi accarezza la testa amorevolmente.
-Raccontamelo Azzurra ti prego-
Il suo viso è triste desideroso di sapere di più, desiderosi di entrare a conoscenza di quel passato che nessuno conosce.
-No!-
Mi allontano da lui velocemente, non può chiedermi di più.
-Non fa parte del patto, una domanda a testa. È questo il patto.-
Mi guarda, so che vuole sapere di più, ma non gli dirò altro non mi fido di lui.

Senza aggiungere nulla mi prende per mano e lentamente ritorniamo in camera. Steso si abbraccia a me,  sento il suo fiato sul mio collo e non mi da fastidio.
-Te lo prometto farò in modo che tu ti fidi di me-
E con questa promessa mi addormento. Lo vorrei così tanto, fidarmi di lui.

Angolo autrice
Scusate gli errori.
Naturalmente noi sapevamo già come Azzurra aveva conosciuto Joe, ma il nostro caro Nick non sapeva nulla ed è giusto che lo sapesse anche lui.
Il capitolo come potete notare e corto per questo mercoledì pubblicherò un'altra volta.
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