Harry sentì la terra cedere sotto i suoi piedi, le gambe insieme a questa. Un maledetto fastidio alla bocca dello stomaco quando vide Louis essere cinto da braccia diverse dalle sue, più muscolose e tatuate. Aveva provato a chiudere gli occhi per qualche attimo ma la scena che gli si presentava era sempre la stessa, faceva male allo stesso modo e non cambiava. Le mani di quel ragazzo erano ancora sui fianchi di Louis, le labbra carnose sulla tempia ed i corpi vicini, vicinissimi. Fu quasi più difficile distogliere lo sguardo che ammettere di essere geloso, eppure tornava sempre lì, ancora, perché quel sorriso appena accennato di Louis era troppo bello per non essere ammirato, anche se rivolto ad un altro. Lontano - "Non aveva detto che voleva me?" - Zayn che continuava ad ascoltarlo, alzò gli occhi e decise di non rispondere, era saturo dei problemi di quei due - "Che poi, perché non lavora invece di stare attaccato a quello?"
Harry la risposta la sapeva bene, lui stesso poteva vedere una band locale esibirsi sul piccolo palco ed intrattenere i presenti ma continuava a non capire perché Louis fosse lì, abbracciato a quel ragazzo che sere prima non gli toglieva gli occhi di dosso. Arricciò di nuovo il naso e distolse lo sguardo, per pochi secondi, solo per osservare Zayn studiarlo con le braccia incrociate ed un ghigno - "Sei geloso"
"Poteva scegliere solo un altro posto. Sapeva che sarei passato"
"Lo sapevi anche tu quando hai portato qui Xavier"
"Xander" - lo corresse Harry, ricambiando lo sguardo severo dell'amico - "Ed io avevo uno scopo"
"Chi di spada ferisce..." - accennò Zayn, prima di essere richiamato da Niall ed una serie di clienti che lo chiamavano a gran voce. Harry sbuffò ed imprecò prima di sbattere teatralmente la testa sul bancone: aveva completamente sbagliato serata, persona, un po' anche vita perché sua sorella Gemma era lì in pista con le amiche e lui non poteva neanche avvicinarsi a Louis, richiamare la sua attenzione, il suo corpo. La presenza del bellimbusto attaccato al ragazzo lo bloccava ulteriormente perché Harry non era mai stato da piazzate del genere, urla e discussioni. Si accasciò ancora di più sul suo solito sgabello e tornò a far finta di non vedere Louis e due mani intrecciate, mani non sue.
Louis continuava a muovere la testa a ritmo di musica, ancheggiando e strusciando il ventre a quello di Ryan, il ragazzo che sere prima gli aveva strappato un appuntamento, il suo numero ed un mezzo sorriso. Non lo stava facendo per vendetta, per suscitare in Harry una qualsiasi reazione: Ryan gli aveva detto di vedersi al pub dove lavorava e lui aveva accettato di buongrado, non aveva pensato all'uomo, al suo pensiero fisso, non inizialmente almeno. Quando l'aveva visto al pub quella sera con i suoi soliti pantaloni neri gessati e gli occhi verdi cerchiati dalla stanchezza invece, era stato automatico ricambiare ed esagerare con le effusioni, gli strusciamenti e le palpatine al culo sodo di Ryan. Tutto questo solo per cercare una reazione in Harry, uno sguardo di fuoco di troppo. Per Louis sarebbe bastata una sola parola, un gesto per cadere di nuovo in ginocchio davanti a lui.
"Se vuoi andiamo da qualche altra parte" - gli aveva urlato Ryan in un orecchio, sfruttando quella vicinanza per lasciargli una serie di baci umidi sulla guancia destra e la mascella. Eppure non erano quelle le labbra che davvero desiderava su di sé. Le mani da stringere, il corpo da fare suo - "Qui c'è anche il tuo capo"
"Tranquillo, non è un problema!"
"Ma è il tuo giorno libero!" - ribatté di nuovo poco convinto l'altro, notando lo sguardo di Louis vagare tra gli ospiti del locale. Voleva farlo sentire a suo agio durante il loro primo appuntamento ma forse, portarlo sul suo stesso posto di lavoro, non era stata un'ottima idea.
"Tranquillo, però devo andare un attimo in bagno"
Un ghigno malizioso incorniciò il viso squadrato del ragazzo - "Vuoi che venga con te?" - chiese con tono basso, rauco. Cercava di emulare una voce sensuale ma risultò solo goffo - "Devo solo andare a pisciare. Torno tra un attimo!" - Ryan annuì ed osservò Louis allontanarsi, senza prima guardargli le natiche sode, pregustando già di entrare in quelle il prima possibile. Magari quella sera stessa.
"Vai adesso, testa di cazzo!" - intimò Zayn, indicando il corpo del ragazzo sgomitare tra la folla al suo amico. Harry sussultò indeciso sul da farsi: intimorito e terrorizzato da ciò che sarebbe potuto succedere ma allo stesso tempo esaltato e felice di parlare di nuovo con Louis, anche solo rivedere per bene quegli occhi azzurri.
Prima che il ragazzo entrasse in bagno, lo afferrò per il polso, strattonandolo verso il magazzino - il posto in cui erano stati loro - e senza dire nulla, spiegare, lo strinse istintivamente al petto. A ricomporsi. Louis però interruppe quel rapporto, allontanando con una spinta e poi un'altra ancora finché Harry non fu sufficientemente lontano dal suo corpo tremante e spaventato - "Cos- perché?"Harry si passò le mani tra i capelli corti, sconvolto dal suo stesso istinto e dalla reazione di Louis - "Non volevo spaventarti" - disse, avvicinandosi a lui. Gli tese una mano che fu - di nuovo - malamente evitata, come le sue parole.
"Cosa vuoi Harry?"
"Chiederti un appuntamento" - Louis spalancò la bocca e gli occhi azzurri quasi si illuminarono di un'insolita contentezza; nonostante la poca luce del magazzino Harry notò quel brillio, quel sorriso uguale al suo.
"Alla luce del sole?"
"In pieno giorno. Domani a pranzo, ti va bene?" - Louis sembrò pensarci per qualche secondo, poi annuì. Era inutile mentire - a se stesso ed Harry - perché quell'uomo dai pantaloni gessati e gli occhi verdi sarebbe stato sempre la sua più grande debolezza. Il suo soffio al cuore.
Allora i perché furono lasciati fuori da quel magazzino, rimasero solo due paia d'occhi ad osservarsi, a desiderarsi di nuovo, più di prima - "E comunque molla quel palo in culo!"
Angolino di -G:
Siamo oltre metà storia ed io non vi ho ringraziato ancora abbastanza per le visualizzazioni ed i voti, grazie. Grazie davvero.
Un abbraccio da -G.

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28 Days || Larry Stylinson AU
FanfictionHarry e Louis condividono attimi, passioni momentanee, segreti e qualche ora sotto le lenzuola. Nessuno dei due vuole di più: Harry ha una figlia, un lavoro in una prestigiosa agenzia pubblicitaria e la certezza di aver raggiunto l'equilibrio perfe...