1. santa claus is coming to Hogwarts

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James fissa sconsolato Lily, seduta dall'altra parte della Sala Grande, che è stata addobbata e illuminata a dovere per le feste natalizie con alcune decorazioni babbane.

"Sirius, mi odia", dice al ragazzo seduto davanti a lui, sepolto tra decine di volumi di Trasfigurazione e Pozioni.

Sirius sbuffa e lo ignora; i lunghi capelli neri gli si sollevano per un secondo, prima di tornargli davanti agli occhi.
Remus, alzando gli occhi al cielo, prende la ciocca e gliela mette dietro l'orecchio, un gesto naturale: l'altro nemmeno dà segno di essersene accorto e continua a prendere appunti al margine della pagina ingiallita.
"Sirius intendeva dire che non è così, e di sicuro ti sta ignorando per metterti alla prova e vedere se le dirai di ieri sera, vero Sirius?", risponde con un sospiro Remus, bevendo la sua cioccolata calda in una tazza sbeccata color bianco panna. Peter gli dice sempre che è una tazza da nonno. Remus sopravvive.

"No, Remus, non capisci. Mi ha detto che se non le dico dove vado ogni notte a fine mese , lei non vorrà più avere a che fare con me", James geme e sbatte la testa più volte contro il tavolo di legno.

"Cazzo, James, ti giuro, se non la smetti di fare il coglione...", Sirius minaccia, senza perdere la concentrazione e spostare lo sguardo dai libri.

"Amico, non sono io quello che deve recuperare le materie che ha lasciato indietro perché era troppo occupato a scopar-...", ma si ferma troppo tardi: ormai il danno è fatto.

Remus seppellisce la faccia nella tazza e guarda dall'altra parte, disinteressato e annoiato. Sirius diventa rosso dalla rabbia e gli occhi neri si accendono, le narici si dilatano e le sopracciglia si aggrottano. Si alza e appoggia una mano sul tavolo, mentre con l'altra indica James, che sta sorridendo: "James Potter, ti avverto..."

"Chi, chi avverti tu ?", arriva di soppiatto Peter, che si avvicina a Sirius e lo stringe con un braccio fino a fargli mancare l'aria per un paio di secondi.

James gli batte il cinque e torna a rubare occhiate a Lily, che sta ridendo insieme a Marlene, una ragazza dei tassorosso. Anche da lontano James vede i suoi occhi verdi che brillano, il suo sorriso aperto e la mano che corre a coprirlo timidamente, i capelli rossi che le cadono dallo chignon disordinato e si muovono come onde, e le spalle che si alzano e si abbassano sotto il maglione rosso che le sta...

"JAMES, SEI SORDO ? TI HO APPENA DETTO CHE SE CONTINUI A ROMPERE LE SCATOLE NON TI FACCIO NESSUN REGALO QUEST'ANNO", Sirius grida, irritato. Da parte sua "non riceverai regali" è una delle peggiori minacce: dopo aver passato tanto tempo in casa Black a non conoscere nemmeno la gioia ( relativa ) del cenone insieme ai cari, Sirius usa sempre estrema cura nella scelta dei doni.

"Peccato che gliel'hai già comprato una settimana fa a Hogsmeade, Sirius.", bisbiglia Remus.

Peter scoppia a ridere e continua per due minuti netti; anche James si lascia scappare un risolino e mangia l'unica fetta di pandoro coperta da un soffio di zucchero a velo rimasta sull'alzatina in argento.
Sirius rivolge uno sguardo torvo a Remus, e quello gli sorride.
E il cuore di Sirius fa una capriola.
Quando finisce la crisi isterica di Peter e il ragazzo si asciuga le lacrime agli angoli degli occhi, li apre solo per vedere gli altri due uniti in un bacio gentile: Remus ha una mano sulla mascella dell'altro e Sirius un braccio sulla panca dietro le sue spalle.
"Uh, che schifo ragazzi, trattenetevi", dice Peter ridendo.
"Disse quello che l'altro giorno stava mettendo la lingua in gola a Portia Opertis nel corridoio del secondo piano", ribatte Remus dopo essersi allontanato da Sirius, che ancora continua a guardare le sue labbra con pupille scure e grandi.
James si è perso tutto lo scambio perché - sorpresa sorpresa - sta ancora seguendo Lily con gli occhi. Lily non lo degna di uno sguardo.
James si gira, si lamenta e comincia di nuovo a battere la testa sul tavolo. Tutto nell'arco di tre secondi.

"James, ma che, che cosa fai ?", esclama Peter, mangiandosi nervosamente il labbro e battendo i piedi sul pavimento.

"Lily mi odia. Vuole che le racconti la faccenda di Moony, altrimenti per lei abbiamo chiuso", biascica James nella manica del maglione rosso.

"Remus, Lily è una di noi. Se glielo dicess-..", comincia Peter girandosi verso Remus, che è però altrimenti impegnato. Peter rimane immobile.

Sirius si stacca dalle labbra dell'altro e respira profondamente, poi seppellisce la faccia nel suo collo. Remus non ama le dimostrazioni pubbliche d'affetto, ma si è arreso mesi fa e ormai ci ha fatto l'abitudine.
Più o meno.
Sirius gli sussurra qualche parola misteriosa all'orecchio, sorridendo sensualmente.
Remus arrossisce e spinge Sirius, che va sbattere le spalle contro Peter, ancora immobile, tranne per un movimento nervoso dell'occhio.

"Sirius, levati, cristo, devi studiare, non... Fare quello" e si alza per andare a prendere un caffè nero e un'altra cioccolata.

Sirius lo guarda ancora per qualche secondo, finché non sospira e comincia di nuovo a leggere, contento del silenzio che si è creato al tavolo e del basso brusio della Sala.
James si è appena addormentato sul tavolo quando Peter, riprendendosi, strilla e accusa Sirius:"Tenetevi sotto controllo, tu e Remus, perché ultimamente non si può parlare né con te, né con lui, dato che gli stai attaccato come una pulce"

"Eh? Cosa?", chiede James sollevando la testa, con gli occhi semichiusi e annebbiati.

"Merlino, dammi la forza", prega drammatico Sirius.

Le Vite Private dei MalandriniWhere stories live. Discover now