Photograph ||Zayn Malik.

[twenty seven] - (sì, sono ancora viva!)

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Buona lettura!

Capitolo ventisette

P.o.v. di Zayn

Io ed Emily siamo sul volo di ritorno.

Abbiamo passato dei giorni meravigliosi e le due settimane sono letteralmente volate.

"Ei, tutto bene?" chiedo alla mia ragazza, seduta di fianco a me.

"Ehm... no. Non lo so, mi gira la testa. Puoi chiedere alla hostess se hanno un'aspirina?"

"Certo, aspettami qui." Mi alzo e vado verso la hostess a prendere la medicina.

***

"Quanto sono felice di rivedervi!" Urla Harry, non appena ci vede arrivare accanto alla sua macchina.

E' venuto a prenderci in aereoporto.

Una volta saliti in macchina ci fa qualche domanda sui luoghi che abbiamo visitato, sul viaggio e cose così.

Lasciamo Zayn davanti casa sua, lo saluto e continuiamo la strada verso casa nostra.

"Sono stanca morta." Dico, stendendo i piedi sul parabrezza.

"Eh cuginetta... ti capisco. Stasera ho preso due pizze per cena, ci guardiamo un bel film insieme e ci addormentiamo sul divano come ai vecchi tempi. Ti va?" Mi sorride.

"Certo che mi va!" Gli do un bacio sulla guancia.

[...]

P.o.v. di Zayn

Dopo aver disfatto rapidamente la valigia e messo la maggior parte delle cose a lavare, mi stendo sul divano a guardare un film.

Sono stanchissimo, il viaggio è stato faticoso.

Queste due settimane sono state meravigliose, tra le più belle di tutta la mia vita.

Condividere momenti felici e pieni di gioia con la persona che ami non ha prezzo. Sono contento della piega che sta prendendo la mia vita. Non mi sembra vero di non dover pensare a nessun problema.

Mi stendo sul divano e accendo il televisore per vedere un film.

Dopo circa venti minuti, suona il campanello. Mi alzo e vado ad aprire.

"Sì?" chiedo, prima di aprire.

"Sono io." mi irrigidisco.

"Che cosa vuoi ancora?"

"Fammi entrare, cazzo!"

Apro la porta e vedo Sam con un foglio in mano e il trucco colato.

"Tieni." mi porge il foglio.

Ci metto pochi secondi a leggere cosa c'è scritto. Sbarro gli occhi. Non può essere vero...

"E' tuo." mi dice.

"Ne sei sicura?"

"Beh, direi di sì."

Non può davvero essere incinta. No. No. No.

Sferro un pugno contro il muro.

Cerco di tranquillizzarmi, di pensare a qualcosa di bello, ma giuro che non ci riesco.

Cosa dirò ad Emily? Come reagirà?

Ma porca troia, non potevo tenermi il cazzo dentro alle mutande?

"Nick?" le chiedo.

"Ci siamo lasciati." le scende una lacrima.

"Ora vattene, per favore. Ho bisogno di stare solo."