La GRIFONDORO

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Immagina di essere ad Hogwarts nel dormitorio della tua casa, Grifondoro. Stai leggendo un libro preso dalla biblioteca; quando ad un tratto senti una voce dietro di te che riconosci come quella del tuo migliore amico, Remus Lupin.
Remus ha una vita difficile e non sempre riesce a nasconderlo. Infatti una volta al mese scompare nel nulla. Tu conosci il motivo di queste improvvise sparizioni, ma non puoi rivelarlo a nessuno, perché raccontare un segreto del genere potrebbe distruggere per sempre la vita del tuo migliore amico.
Remus si siede accanto a te sul divano, ti leva il libro dalle mani e ti guarda negli occhi.
Conosci quello sguardo, ha in mente un piano folle un piano che molto probabilmente potrebbe farvi sospendere, ma d'altronde cos'è la vita se non è vissuta di rischi.
Non smette di guardarti e tu cerchi di distogliere lo sguardo ma cominci a renderti conto di non avere altra scelta se non di continuare fissare quella piccola luce che piano piano si faceva strada nei suoi occhi!
Poco dopo un sorriso comincia a prendere forma sulla tua bocca, uno di quei sorrisi che so lamente Remus e le sue idee folli riesce a far spuntare.
Faresti di tutto per vederlo felice, ne ha passate tante.
<<Dai LunaStorta sputa il rospo...>> dici riuscendo finalmente a distogliere lo sguardo da quegli occhi ipnotici.
<<Cosa?>> chiese fingendosi confuso
<<Lo sai, quello sguardo. Hai qualcosa in mente>> gli dici incrociando le gambe
<<No...>> disse avvicinandosi
<<Dai non mi lasciare sulle spine! voglio sapere cos'hai in mente>>
<<Non puoi... almeno per adesso>> ormai è così vicino che se non fosse il tuo migliore amico penseresti che ti vorrebbe baciare.
Con un salto lo sbilanci e lo fai sdraiare sul divano
<<Eh perché no?>> chiedi con aria angelica
<<Beh...lo saprai a tempo debito>> dice lui con aria misteriosa, poi in pochi secondi la situazione si ribalta.
Ora sei tu quella stesa sul divano e Remus è li che ti guarda e ride.
<<Remus John Lupin>> dici cercando di non ridere, ma trattenerti è difficile quindi scoppi in una sonora risata.
<<Posso dirti solo che stavolta non è un'idea mia.... ma dei>> non lo lasci finire, sai perfettamente dove andrà a parare...
<<I Malandrini>> pronunci quel nome seria.
<<Dai e adesso perché quella faccia?>> dice incrociando le braccia e sogghignando
<<Non sto facendo nessuna faccia. Questa è la mia faccia normale>> dici tirandoti su
<<Sai anche tu che non è vero. Aspetta non sarà mica per...>> prima che possa finire la frase, fai un balzo e gli metti una mano sulla bocca per evitare che pronunci quel nome.
<<Non azzardare a pronunciare quel nome...>> dici come se non avesse scelta, e vista la situazione molto probabilmente non ne ha nessuna.
Remus fa si con la testa ma senti sotto la tua mano le sue labbra piegarsi verso l'alto, insomma sta sorridendo.
<<Dico sul serio, sai benissimo che la maggior parte delle volte che pronunci quel maledetto nome...>> stai per finire la frase ma vieni bruscamente interrotta
<<Quale nome?>> una voce calda e pacata ma irritante, almeno per te, si fa spazio nelle tue orecchie e ti rimbomba nella testa, spalanchi gli occhi perché sai benissimo a chi appartiene quella voce.

IMMAGINA...Where stories live. Discover now