Percy

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La lancia di Clarisse aveva appena annientato il bestione iperboreo che stava infastidendo Percy e Jason, quando il figlio di Poseidone s'irrigidì di colpo, per poi accasciarsi a terra come se fosse stato colpito.

- Percy?- lo chiamò Jason, spalancando gli occhi- Percy, che ti prende?-

Una manticora puntò verso di loro, seguita a ruota da due possenti lestrigoni. Jason reagì lentamente, si era distratto a causa del compagno caduto improvvisamente e sarebbe stato colpito, se una intera coorte con gli scudi serrati non si fosse messa di mezzo, sgominando il nemico.

- Jason, che succede?-

Sorridendo, Jason Grace fu più che felice di vedere l'amico Frank Zhang raggiungerlo.

- Non lo so, Percy si è di colpo accasciato al suolo-

Il semidio era ancora a terra. Vortice giaceva accanto a lui, abbandonata. Frank si chinò su di lui, osservandolo.

- Ha perso i sensi- disse, incredulo- ma è stato colpito?-

- E' questo il punto- fece Jason- no, non è stato colpito!-

Clarisse li raggiunse in quel momento, trafelata e spettinata, piena di graffi e lividi.

- Si stanno ritirando, ma l'armeria è stata saccheggiata comunque- annunciò. Si accorse poi di Percy a terra- che gli è successo?-

Jason scosse il capo, stringendosi nelle spalle. Frank si caricò l'amico in spalla e raggiunse il punto di raccolta, dove Reyna e gli altri stavano aspettando. Il Campo Giove sembrava appena stato investito dall'esercito di Annibale: c'erano edifici in fiamme, macerie, caos e feriti; ma soprattutto tanti morti. Fortunatamente, i semidei erano riusciti a difendere Nuova Roma, ma ad un altissimo prezzo.

Appena arrivati, Frank posò a terra Percy. Annabeth corse al suo fianco, cercando di fargli bere del nettare, aiutata da Hazel. Poco dopo, il semidio riprese i sensi, ma si lamentò come se fosse dolorante, tenendosi un fianco.

- Dove sei stato colpito?- gli chiese Reyna.

- Non... non lo so. È stata una scarica elettrica tremenda- rispose con una smorfia il figlio di Poseidone.

Annabeth controllò, ma sembrava tutto intero.

- Percy, non c'è nessuna ferita, nessun segno che sei stato colpito- gli comunicò.

L'unico livido visibile era quello sulle costole, causato da un pugno dell'iperboreo che stava combattendo poco prima. Rimasero tutti in silenzio qualche secondo. Gentilmente, Annabeth gli offrì anche un quadretto di ambrosia.

Un rivoletto di sudore scese sul collo di Percy. Sapeva cos'era successo, adesso lo aveva capito.

- Notizie dai ragazzi in Colchide?- chiese.

- No, i messaggi Iride non funzionano- rispose Hazel- temo che dovrete aspettare il loro ritorno-

Un messaggero arrivò di corsa malgrado una caviglia malandata. I cani di Reyna, Aurum e Argentum, drizzarono le orecchie.

- Che notizie mi porti?- domandò la figlia di Bellona.

Il giovane esitò, poi porse a Reyna una piastrina con fare cupo. La donna la prese tra le mani, era macchiata di sangue. Per un attimo le tremarono le labbra e soffocò un singhiozzo. Jason sbirciò da sopra la sua spalla.

- E' di Asha- disse solo Reyna.

- L'abbiamo trovata- aggiunse il soldato- è...-

La semidea corse via, sapendo già come sarebbe terminata la frase. Asha era la sua pupilla, quasi una figlia, era normale vederla sconvolta.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora