40.Una vecchia fiamma e una nuova coppia?

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Il giorno successivo Simone mi aveva scritto un messaggio per chiedermi di uscire insieme per una passeggiata, un gelato o qualcosa di simile.L'idea non mi dispiaceva affatto, nonostante quello che era successo nel passato non volevo accantonare l'idea di vedermi insieme ad un altro ragazzo.Va bene, provavo qualcosa per Lio, ma la situazione era strana, complicata e fino a prova contraria se si era single si poteva comunque frequentare un'altra persona.Quindi potevo uscire con Simone.Eravamo ex, con dei trascorsi importanti e ora come due 'amici' uscivamo per prendere un gelato o altro.

«Io esco mamma!»esclamai uscendo di casa.

Per l'uscita avevo indossato qualcosa di semplice, ma pur sempre carino:degli shorts a vita alta di jeans, Nike nere e un crop top nero che si abbinava perfettamente alle scarpe.I capelli lisci erano legati in una coda alta di cavallo e il trucco era leggero.Simone era un ragazzo che riconosceva di essere carino e voluto dalle ragazze.Non volevo che capisse che mi ero sistemata per sembrare più carina del solito.Riposi le chiavi nella borsa nera che avevo con me e infilai gli auricolari per ascoltare della buona musica durante il tragitto.

Con Simone dovevo incontrarmi al parco del paese, dove di solito si riunivano gruppi di ragazzi o coppiette per stare soli.Alzai il volume della canzone al massimo, tornando indietro nel tempo ricordando i momenti passati con Simone.The greatest di Sia echeggiò.

L'ansia cresceva dentro di me sempre di più.Emma mi aveva aiutata consigliandomi di stare calma, respirare.Era la prima volta che uscivo con un ragazzo e non sapevo come comportarmi, come agire, cosa fare.Non avevo neanche mai baciato un ragazzo.Raggiunsi il parco dove avevamo deciso di incontrarci e finalmente lo trovai.Il parco era vuoto e lui era seduto su una panchina.Indossava una tuta nera e il cappuccio che prima copriva i capelli biondi ricci venne tolto.Il suo volto ruotò verso sinistra dove mi trovavo io e i suoi occhi si poggiarono su di me, quegli occhi azzurri bellissimi come il cielo in quella giornata.

Avanzai dubbiosa ma prendendo lo stesso coraggio.Mi avvicinai alla panchina dove lui era seduto e con il cuore che batteva sempre più forte mi sedetti.Non ci potevo credere, lui era lì, io ero lì.Un sogno.Simone mi piaceva così tanto e quando mi aveva chiesto di uscire il mio cuore era esploso di felicità.«Ciao.»sorrise lui girandosi verso di me e avvicinandosi di più.Eravamo vicinissimi, lui che mi guardava con i suoi occhi profondi azzurri come il cielo e le mie guance che piano piano diventavano sempre più rossi.«Ciao.»ricambiai.La sua mano si unì alla mia dolcemente intrecciando le dita.I volti lentamente chiudevano le distanze unendo le labbra, peccato che i miei capelli lunghi castani interrompessero tutto.

«Scusa...»balbettai imbarazzata.

Non disse nulla, sorrise solo continuando a guardarmi.Spostai i capelli e tornai a concentrarmi sulle labbra carnose e rosee del ragazzo che erano così invitanti.Il mio primo bacio.La sua mano si posò sul mio volto e finalmente chiuse le distanze posando le sue labbra sulle mie.Un bacio semplice e casto, dove aveva indugiato per alcuni secondi e poi approfondito.

Ritornai alla realtà cambiando canzone e raggiungendo il parco.Mi accomodai sulla prima panchina trovata e aspettai qualche minuto prima di vedere Simone entrare dal cancello del parco.Era ancora più bello di quanto mi ricordassi, ormai erano passati quattro anni più o meno e il suo volto da bambino si era trasformato.Tolsi gli auricolari non appena si accomodò accanto a me sulla panchina stordendomi con il suo sorriso.

«Ciao Elena.»sorrise passandosi una mano tra i capelli biondi.

«Hei.»ricambiai posando il telefono nella borsa.

Sinfonie e fuoco (INAI's series) (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora