XXX. Non so perché cazzo mi importi tanto di te

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«sarà un'impresa per te non pugnalare qualcuno» dice e io rido.

*

Sono a scuola e sto prendendo appunti su quello che la professoressa di scienze sta spiegando.

All'improvviso sento una piccola vibrazione provenire dalla tasca della mia felpa nera dell'Adidas.

Per fortuna un alunno chiede se la professoressa può rispiegargli un passaggio così lei ricomincia e io ho la possibilità di prendere il telefono.

È un messaggio di James. Cazzo. Non so se leggerlo o meno. Sono curiosa. Vabbè lo leggo.

Ho bisogno di parlarti.

Velocemente digito una risposta, ho le dita che tremano e cazzo, non so perché.

Non abbiamo niente di cui parlare.

Lui non mi risponde e non so se esserne felice o meno, ritorno alla lezione anche se non riesco più ad ascoltare le parole della professoressa con la stessa attenzione di prima.

«ho visto che ti è arrivato un messaggio durante la lezione di scienze...Harry?» mi chiede Char.

«no...James» sospiro.

«cosa ti ha detto quello stronzo?» chiede aggiustandosi lo zaino in spalla.

«che ha bisogno di parlarmi» le rispondo.

«e tu cosa gli hai risposto?»

«che non avevamo niente di cui parlare, poi lui non ha risposto» dico mordendomi l'interno guancia.

«chissà cosa voleva dirti...vabbè io vado» mi dice e mi lascia un bacio sulla guancia salutandomi.

«già chissà...a domani» le prime due parole le sussurro più a me stessa, saluto la mia amica per poi prendere l'iPhone e controllare i messaggi. Niente.

Inizio a camminare verso casa con la testa persa tra le nuvole.

«oggi il tuo principe azzurro non ti ha portato a casa sul suo cavallo bianco?» il sangue si congela nelle mie vene, i miei piedi sembrano essersi incollati al marciapiede, mi giro e vedo la figura di James con una sigaretta accesa tra le labbra.

«cosa cazzo vuoi?» chiedo a denti stretti. Stare con lui manda solo i miei piani di dimenticarlo a fanculo.

«siamo nervosette oggi» dice lui avvicinandosi a me, ad ogni suo passo io indietreggio.

«ho da fare e tu mi stai solo facendo perdere tempo» dico cercando di guardare tutto tranne i suoi occhi azzurri.

«e sentiamo cosa avresti da fare? Studiare? Chattare con il principino?» chiede facendo uscire del fumo dalle labbra, è una vista altamente da orgasmo.

«o forse stare lontana dagli stronzi» gli sorrido acidamente.

«se per stronzo ti riferisci a me non sono io ad averti ignorato per una fottuta settimana» dice contraendo la mascella.

Mi giro con l'intento di andarmene ma lui mi prende per il polso e mi trascina in un vicolo.

«io non ti ho ignorato, semplicemente mi sono comportata come ho sempre fatto in questi anni» dico.

Innamorata del mio infernoWhere stories live. Discover now