Capitolo 7

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Harry si era chiesto per tutta la mattina cosa avrebbero fatto lui e Louis non appena sarebbero finite le punizioni: stava quasi per finire quella settimana e di conseguenza non si sarebbe dovuto più dirigere ogni sera nell'ufficio di Louis, e allora come avrebbero fatto? Harry era certo del fatto che non sarebbe riuscito a stare senza le labbra di Louis per più di ventiquattro ore, ma era anche piuttosto difficile ritagliarsi un momento per loro in quella scuola, senza che nessuno venisse a conoscenza della loro "relazione".

Che poi ancora Harry si chiedeva che tipo di relazione fosse la loro e forse avrebbe dovuto parlarne con Louis, chiedergli qualcosa, ma conoscendolo avrebbe iniziato ad essere freddo con lui e lo avrebbe reso ancora più confuso di quanto già non fosse. Iniziò a sperare che fosse Louis a tirare fuori l'argomento il più presto possibile.

Durante il pranzo aveva guardato più spesso il tavolo dei professori per scorgere la figura di Louis piuttosto che i suoi amici o il piatto pieno di cibo. Quel giorno non sarebbe riuscito a resistere fino alla sera, aveva voglia di baciarlo e stringerlo forte a sé.

Non appena finì di pranzare, pensò ad un modo per poter stare un po' con lui prima dell'inizio delle lezioni pomeridiane: lo vide dirigersi verso l'uscita della Sala Grande e iniziò a chiamarlo, lasciando tutti i suoi amici di stucco.

- Professor Tomlinson! - fece. Louis si voltò lentamente, probabilmente avendo riconosciuto la voce leggermente rauca di Harry.

- Sì? - disse freddamente.

- Volevo chiederle un chiarimento su... sull'ultima lezione di Difesa, ho avuto qualche difficoltà - si morse piano il labbro guardando in basso ma subito dopo alzò lo sguardo incontrando gli occhi di Louis che lo fissavano con un'aria interrogativa.

- Bene, allora... venga un attimo nel mio ufficio, Styles - rispose con un tono di voce piuttosto basso. Per un momento Harry ebbe il timore che Louis ce l'avesse con lui, come se avesse preferito evitare determinate situazioni soprattutto in Sala Grande e subito dopo pranzo, ma il gesto di Harry fu istintivo, era il suo cuore ormai ad agire per lui.

- Harry? Dove stai andando? - chiese Liam.

- Oh, emh... avevo bisogno di... un chiarimento su Difesa, quindi sto andando un attimo con il professore, vi raggiungo tra un attimo - rispose un po' incerto. Liam e Niall si scambiarono uno sguardo prima di acconsentire.

Camminarono insieme, silenziosamente fino all'ufficio di Louis fino a quando non arrivarono.

Non appena entrarono, continuò a regnare tra di loro un silenzio assordante, spezzato dalle voci dei ragazzini che sbraitavano tra i corridoi della scuola.

- Cazzo, mi farai finire nei guai, Harry - disse Louis, passandosi una mano tra i capelli.

- Hai... hai ragione, Louis - rispose il riccio con la voce che gli tremava e con lo sguardo, come sempre, basso - Mi dispiace, è stato un... gesto istintivo, avevo voglia di stare con te - il suo tono di voce era piuttosto basso e fu quello il momento in cui si maledì ancora una volta per aver fatto una cosa sbagliata e strinse forte i pugni.

Louis non rispose ma Harry si sentì tremendamente osservato e per questo si rifiutò di alzare lo sguardo. Incrociò i piedi, cosa che faceva sempre quando si sentiva in colpa o a disagio oppure quando non sapeva che fare se non desiderare di sprofondare. Quell'attimo di silenzio gli parve veramente infinito, fino a quando non fu Louis stesso a romperlo.

- Vaffanculo - sbottò ed Harry ebbe il tempo di alzare appena lo sguardo prima di ritrovarsi Louis con le labbra incollate alle sue e con la schiena attaccata contro il muro dell'ufficio del suo professore. Si baciarono con foga, stretti l'uno all'altro, con le mani vogliose di esplorare ogni singola parte del loro corpo. Il rumore dei loro baci era seguito da qualche piccolo ansimo.

- Lou - ansimò Harry, ma quello non rispose e lo prese dal colletto della camicia baciandolo con trasporto. Gli sbottonò il primo bottone e iniziò a baciargli il collo e Harry gemette più forte e Louis fu costretto a tappargli la bocca.

- Fai piano, Harry - sussurrò guardandolo negli occhi, senza levargli la mano dalla bocca. Il riccio annuì piano sentendo che il suo respiro era del tutto irregolare e i due rimasero in quella posizione per qualche secondo, fino a quando Louis non iniziò a massaggiargli le labbra con i polpastrelli, delicatamente.

Subito dopo Harry sentì l'altra mano di Louis tra i suoi ricci e nuovamente le sue labbra pressate contro quelle del suo professore. Fece ancora un ansimo, soffocato dalle loro lingue che si intrecciavano. Si fece trasportare da quel bacio, con il cuore che gli stava scoppiando in petto e con la paura che qualcuno potesse entrare in quel preciso istante e scoprirli, ma non appena sentì la mano di Louis poggiarsi sul suo volto per poi carezzargli il lobo dell'orecchio e infine i capelli, improvvisamente tutte le sue ansie e le sue preoccupazioni sparirono.

Louis si staccò dalle sue labbra per potergli baciare nuovamente il collo, poi la spalla, abbassandogli appena la camicia bianca. - Il tuo profumo - sussurrò il professore.

- C... cosa? - balbettò il riccio.

- Mi piace da impazzire - lo premette maggiormente contro il muro ed Harry deglutì per soffocare un gemito.

- Pensavo che... ce l'avessi con me - sussurrò poi.

- Per un momento ero incazzato - disse baciandogli ripetutamente il collo e poi il mento - Ma non riesco più a resisterti - lo guardò fisso negli occhi per poi baciarlo a stampo sulle labbra, rimanendo così per una lunga serie di secondi. Esattamente in quel momento riuscirono a sentire una terza voce nella stanza e il sangue di Harry si gelò nelle vene.

- Louis?! -

Take The Memories Away And I'll Be Better || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora