The truth

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Capitolo 32.

Blair per tutta la giornata mi aveva raccontato del suo appuntamento insieme a Luke e sembrava davvero felice di questo.Non aveva nemmeno dimenticato i dettagli scottanti come gli infiniti baci che si erano dati.Ero ancora sorpresa di come fosse riuscita a lasciarsi alle spalle la faccenda della vacanza mentre io invece no purtroppo.Questa sera le ragazze mi volevano portare ad una festa che veniva organizzata a casa di una nostra compagna di scuola, Karine, che aveva una casa enorme, anzi, una villa vera e propria.

Mi guardai allo specchio un'ultima volta, Blair seduta sul bordo del mio letto che si guardava intorno come per scovare un movimento di mio fratello dalla sua camera.Mi voltai e sbuffai facendole segno di andare in camera di Luke e parlargli...o se non riusciva almeno...baciarlo...non so.Il vestito era abbastanza semplice ma carino, stranamente non lo avevo portato in vacanza e non sapevo perché.Era nero che arrivava a metà coscia, le maniche corte e la schiena scoperta.Era bellissimo, non mi capacitavo di averlo lasciato abbandonato nell'armadio.

«Sono pronta!»le urlai dalla camera.

Dato che non avevo sentito nessun rumore o percepito del movimento da parte sua andai verso la camera di mio fratello, ma forse avrei dovuto evitare.Erano stesi nel suo letto che si baciavano appassionatamente e si palpavano in modi contorti.Mi era tornato un altro flashback in mente purtroppo, non potevo farne a meno, ma come mi aveva detto lui stavo ripensando ad un momento felice...non triste.Non mi pentivo di quello che era successo con Nathan.Quando mi aveva chiesto di essere la sua ragazza.

Chiuse la porta blu dietro di sé e per fortuna Jack era uscito, quindi potevamo stare da soli.Lo spinsi sul letto facendolo ridere da quanto eravamo buffi e gli salii a cavalcioni cominciando a baciarlo con foga.Non mi ero mai comportata in questo modo, ma Nathan faceva emergere un lato di me che avevo tenuto nascosto per molto tempo.Le sue mani ormai vagavano senza imbarazzo sul mio corpo, soffermandosi sul mio sedere.Scesi per baciargli dolcemente il collo e lui inclinò la testa permettendomi di raggiungere il mio intento.Solo dopo mi ricordai di avere indosso una gonna e non gli shorts.Lasciai perdere e continuai con i baci, finchè lui non mi fermò.Sperai che non fosse per aver sbagliato qualcosa, non volevo rovinare tutto.

Momentaneamente mi ero passata le dita sulle labbra per provare a ricordare la sensazione dei suoi baci.Baci paradisiaci che adoravo.Mi era tornato in mente anche Jack con quel suo sorriso tenero e la sua goffaggine.Quando mi aveva portato il fiore al posto di Nathan perché quest'ultimo si vergognava.

«Jenna, ti vorrei dire una cosa...»disse Nathan arrossendo leggermente.

Lo guardai confusa.Avevo paura che mi rifiutasse.E ora l'ultima cosa che volevo era essere rifiutata da lui.Ma perché allora stava arrossendo?Non capivo.

Deglutii e risposi con un semplice «Dimmi.»

Certi momenti riuscivano sempre a farmi salire una forte ansia.

Stavo iniziando a sudare freddo.Lui sorrise immediatamente e io non riuscivo a capire il perché di tutto ciò, finché lui non mi chiese quella fatidica cosa «Vuoi essere la mia fidanzata?»Lì stavo per scoppiare.Ero la ragazza più felice sulla faccia della terra e nessuno avrebbe mai potuto spegnere il mio sorriso.Lo so che avevo chiuso con Matisse da poco, ma ero in vacanza e volevo rischiare, per una benedetta volta.Nessuno avrebbe potuto fermarmi.Il mio cuore batteva all'impazzata, le gote si erano arrossate e il sorriso non voleva più spegnersi sul mio volto.Era fantastico.

«Sì.»gli risposi sorridendo.

Ero la ragazza più felice del mondo in quel momento per aver trovato un ragazzo del genere nonostante la situazione in generale.Al ripensare queste cose il mio cuore cominciò a battere più velocemente.

Summer love (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora