Cinque giorni dopo, suonai il campanello dopo aver preso un respiro profondo. Dovevo una volta per tutto chiarire quella faccenda che mi stava logorando in una maniera assurda, altrimenti non sarei riuscito ad andare normalmente avanti con la mia vita. La porta si aprì un minuto dopo e Niall rimase sorpreso nel vedermi, non aspettandosi una mia visita, e notai subito come le sue guance arrossirono.
«Ehi» lo salutai, sorridendo leggermente.
«Ciao, Louis» rispose, timidamente.
«Posso entrare?» chiesi, titubante. Annuì e mi fece accomodare in cucina.
«Vuoi qualcosa da bere?»
Scossi la testa. «Sono venuto qui solamente per parlare con te, Nì. Puoi sederti?» chiesi, indicando la sedia di fronte a me.
Niall annuì e, sconsolato, si sedette, senza guardarmi in faccia. Tenne lo sguardo sulle sue mani, unite, poggiate sul tavolo. «Mi guardi?» chiesi, con voce supplicante, a cui non poté fare altro che ubbidirmi.
«Puoi dirmi, guardandomi negli occhi, cos'è successo negli ultimi giorni? Perché..mi hai baciato?»
Niall deglutì rumorosamente. Chiuse gli occhi e respirò profondamente, per poi riaprirli e puntarli nei miei. «Ho sbagliato, e ti chiedo scusa. E' da un po' di tempo che sento di provare per te un qualcosa che va oltre l'amicizia, che però non è amore, sia chiaro. Forse è semplice attrazione fisica, non lo so.»
«Ma non ho solamente il desiderio di fare l'amore con te, Lou, io voglio stare con te. Voglio una storia con te, voglio svegliarmi tutte le mattine con te, voglio baciarti ogni volta che mi è possibile, voglio darti il meglio di me» rabbrividii a quelle parole, e socchiusi la bocca, tramando.»
«Ma so che non potrò mai farlo, che tu non potrai mai essere mio» sorrise amaramente, scuotendo la testa. «Forse prima una minima possibilità c'era, ma ora Harry è tornato e io so che tu sei ancora innamorato di lui, che non hai mai smesso di esserlo. Ecco perché mi faccio da parte, ecco perché me ne andrò.»
Sgranai gli occhi. «Te ne andrai? Che vuol dire?» chiesi, preoccupato.
Mi sorrise leggermente. «Torno in Irlanda dalla mia famiglia, Lou. Ho sempre voluto farlo, ma c'eri tu che mi tenevi fermo qui, accanto a te. Ma voglio che tu sappia che non l'ho mai sentita come una costrizione lo stare qui anche dopo il diploma, ma sono tuo amico e in quel periodo ho visto come eri distrutto, non mi andava di lasciarti da solo.»
«Poi è apparso questo sentimento mai provato in vita mia, e proprio non potevo andarmene. Ora, però, ho una buona scusa per farlo» concluse, sempre amaramente, e scosse le spalle.
«Io..mi dispiace» dissi solamente, senza parole.
«Non esserlo. E' grazie a te se ho provato emozioni meravigliose, ed è grazie a te che torno dalla mia famiglia. Potrò rivedere Theo, mio nipote che non vedo da una vita ormai» disse, sorridendomi sinceramente.
«Non sentirti in colpa, okay? Sono stato io lo stupido a perdere la testa per te, quando invece tu mi consideravi solamente un amico, nulla di più.»
«Non sei tu quello sbagliato, Niall.»
«Non lo sei nemmeno tu.»
Sospirai e decisi di non rispondere a quell'affermazione. «Quando parti?»
«Oggi. Ho il volo alle 17.»
Annuii e tirai su col naso, lottando per far sì che le lacrime non uscissero proprio in quel momento. «Posso abbracciarti, un'ultima volta?» chiesi, con voce tremante e spezzata.

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Greedy for love.
FanfictionLouis Tomlinson, da quando ha 14 anni si prende cura del suo fratellino Thomas di appena 10 mesi, a causa della morte dei suoi genitori in un incidente stradale. Ora Thomas ha 4 anni e Louis 18, e da quando li ha compiuti l'assegno mensile di una zi...