Mi tolsi le scarpe e mi lasciai andare sul divano del salone, con la mente offuscata da mille pensieri. Quanto era incasinata la mia vita? Io, innamorato del mio ex in procinto di accettare una proposta di matrimonio, baciato dal mio migliore amico, che per me non era nulla se non, appunto, un amico.
Sospirai e mi stropicciai gli occhi, per il leggero mal di testa dovuto a tutti quei pensieri. Perché le cose complicate dovevano accadere proprio a me? Avevo fatto qualcosa di tanto sbagliato, nella mia vita? Dio non poteva avercela così tanto con me, e che cazzo.
I pensieri, però, vennero messi a tacere da qualcuno che bussò violentemente alla porta. Ma chi cavolo era a quell'ora? Mi alzai, ma mi bloccai di fronte la porta. E se era Niall, tornato indietro per baciarmi di nuovo? Cazzo, ero un uomo, l'avrei respinto, no? Sospirai e decisi di aprire la porta. Non era Niall, però, ma qualcuno di inaspettato.
Lo guardai confuso, corrugando la fronte. «Hai sbagliato casa?» chiesi, ridacchiando leggermente, tanto per tagliare quella tensione che sentii incombere in quel momento.
«No, era proprio te che stavo cercando. Sei solo in casa?»
Alzai un sopracciglio. «Perché questa domanda?» Iniziai ad avere un po' paura, anche perché, non conoscevo benissimo quel Matthew, avrebbe potuto essere chiunque.
«Sono io che faccio domande, qui. Rispondi» disse il biondo, duramente.
«Ma che cazzo vuoi?» risposi, acidamente.
«Mi hai stufato» disse, infilandosi all'interno e spingendomi al muro, circondandomi il collo con le mani, stringendo forte, impedendomi di respirare normalmente.
«Tu sei un pezzo di merda, devi solo marcire all'inferno. E sai perché?» chiese, stringendo maggiormente la presa e strizzai gli occhi, aprendo la bocca, in cerca di ossigeno, ma ai polmoni non arrivò nulla.
«Perché Harry ha deciso di non sposarmi per colpa tua. Solamente tua!» mi urlò in faccia.
Poggiai le mani sulle sue, cercando di allontanarle, ma la sua presa era nettamente più forte, naturalmente, con tutti quei muscoli. «M-mat..non..r-resp..iro» provai a dire, ansimando, senza fiato.
«Due notti ti stava sognando probabilmente, perché sai cos'ha detto? "Louis, ti voglio sposare." Che cosa romantica, vero? E' a letto, stretto a me, e sogna di sposare te. Meraviglioso.»
Non riuscii a dire, né fare, né pensare nulla. Sentivo di star per perdere i sensi, vedevo offuscato, la sua voce mi arrivò ovattata, ma mi arrivò comunque e riuscii a comprendere tutte le parole che mi diceva.
«L-lasci..ami..t-ti pr..ego» continuai, supplicandolo con lo sguardo, ormai lucido.
Ma Matthew strinse ancora più forte, non volendone sapere minimamente di allentare la presa. «Perché dovrei lasciarti andare, eh? Perché così puoi rubarmi il fidanzato? Ti piacerebbe, vero? Invece non lo farai, e sai perché? Perché stai per morire, caro Louis.»
Ansimai ancora, in cerca di qualche briciolo di ossigeno, ma ormai era troppo tardi. A che serviva lottare? Iniziai a pensare che morire sarebbe stata la cosa giusta, sarebbe stato meglio per tutti. Non avrei causato più problemi a Thomas, non mi avrebbe visto più soffrire. Non avrei causato problemi a Gemma ed Ed, addossandogli i miei, di problemi. Non avrei causato problemi a Niall, non l'avrei fatto soffrire, perché inevitabilmente un giorno mi avrebbe confessato i suoi sentimenti, e avrebbe ricevuto solamente un rifiuto da parte mia.
Non avrei nemmeno causato problemi ad Harry. Si sarebbe sposato, avrebbe vissuto una vita felice. Sperai solo non lo facesse con Matthew, perché si rivelò una persona totalmente opposta a quella che pensavo fosse. Sperai che il riccio se ne accorgesse un giorno, prima che fosse troppo tardi, prima di venire trascinato in qualcosa di grosso.

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Greedy for love.
FanfictionLouis Tomlinson, da quando ha 14 anni si prende cura del suo fratellino Thomas di appena 10 mesi, a causa della morte dei suoi genitori in un incidente stradale. Ora Thomas ha 4 anni e Louis 18, e da quando li ha compiuti l'assegno mensile di una zi...