Capitolo ventitré.

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Questo capitolo lo dedico a te, love Tresy21
Capito l'enigma, adesso? AHAHAHAH ♥




Quattro anni dopo.



«Tommo junior si impossessa della palla, sorpassa Sheeran, si avvicina alla porta, tira col destro e GOOOL!» esultai e aprii le braccia appena Thomas corse verso di me e si buttò letteralmente tra esse.

Lo sollevai ma subito gli feci nuovamente toccare il terreno del nostro giardino, perché purtroppo non aveva più tre anni ma nove, e pesava il doppio, ed io ero troppo minuto e avevo troppa poca forza per tenerlo in braccio per molto.

«E Thomas segna il gol che porta la sua squadra a 12 punti, mentre l'avversaria resta ferma a 2» scossi le spalle e guardai Ed con un piccolo sorriso, mentre lui mi fulminava con lo sguardo.

Era un pomeriggio di luglio, dunque piena estate, ma quel giorno si stava bene e decidemmo di divertirci giocando a calcio in giardino. Ridacchiai e gli diedi una pacca sulla spalla.

«Non prendertela, Eddino. Fai come i tuoi compagni di squadra, Zayn e Liam, che se ne fregano» indicai i due, il primo accanto a lui, e l'altro davanti all'improvvisa porta. In quegli anni mi ero molto avvicinato a loro due, e avevo stretto ancora di più il rapporto con Niall, che quel giorno partecipò alla partita stando nella squadra con me e Thomas, in porta.

«Smettila di chiamarmi con quel nome, è fastidioso!» si lamentò, mettendo il broncio.

«Ed, amore, non fare quel musone che sei ancora più sexy ed ho voglia di farmi sbat..»

«Gemma!!» la rimproverai, guardandola con gli occhi spalancati, sdraiata comodamente sul prato e ridacchiò. «C'è Thomas» più la fulminavo con lo sguardo, più scoppiava a ridere.

«Scusa, non riesco a trattenermi con un marito del genere» sospirò innamorata, riprendendo a bere la sua granita alla fragola. Già, i due si erano sposati due anni prima, ed erano, a mio avviso, la coppia più bella ed innamorata del mondo intero.

«Non perdiamoci in chiacchiere e riprendiamo, su» disse Niall, battendo le mani.

«Chi fa gol adesso, vince l'intera partita» disse Zayn, e corrugai la fronte.

«Assolutamente no»

«Hai paura?» inarcò un sopracciglio, Ed, lanciandomi un divertito sguardo di sfida.

«Certo che no, riprendiamo!» Ridacchiai e riprendemmo subito a giocare.

Thomas riuscì a rubare la palla a Zayn, e forse fu lui a lasciarglielo fare, me la passò e riuscii a superare Ed con una finta, corsi sempre più vicino alla porta in cui c'era Liam con le braccia e gambe aperte, per tentare di parare il colpo. Ma quando tirai col destro, Liam alzò le braccia dalla parte opposta, e dunque la palla entrò dritta in porta.

«E Tommo segna alla grande il colpo di grazia!»

«Siii» urlò Thomas, abbracciandomi il busto e subito dopo ai festeggiamenti si unì anche Niall, che praticamente non aveva fatto nulla per tutta la partita, dato che le palle non gli arrivavano mai.

«Che grande squadra ragazzi, che grande squadra!» urlò il biondino, saltellando, facendomi scoppiare a ridere.

Il biondino si lanciò letteralmente addosso a me e Thomas, avvolgendomi con le sue braccia minute. «Sto cadendo, Niall!» urlai, perdendo l'equilibrio, per poi cadere rovinosamente col sedere a terra, con Thomas addosso e Niall addosso entrambi.

Greedy for love.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora