«Puoi venire qui, per favore?» chiesi, tirando poi su col naso.
«Lou, stai bene? Cos'è successo?»
Singhiozzai nuovamente e non riuscii più a dire molto, ma «ti prego, vieni» riuscii a sussurrare, in preda alle lacrime.
«Vengo subito, sono già fuori casa. Non staccare, continua a parlarmi, okay?»
Respirai profondamente e asciugai le lacrime. «M-mi ha tr-tradito, Ed» balbettai, a causa dei singhiozzi.
«Cosa?» chiese sorpreso Ed, mentre lo sentii accendere il motore della sua macchina. Non mi andava di chiamare Gemma, anche se era a due passi da me, non volevo parlare con lei di quanto il fratello fosse stronzo.
«Harry..mi ha tradito» e scoppiai nuovamente in lacrime, a quella costatazione.
«Cristo. Lou, calmati» Scossi la testa e singhiozzai più forte, sperando che Thomas, dalla sua stanza, non mi sentisse.
Talmente che i singhiozzi erano forti, quasi non riuscii a respirare. «Louis, parlami!» urlò Ed.
«N-non..c-ci..r-riesco» riuscii a dire, a voce strozzata.
«Sono qui fuori, sto entrando» disse, per poi staccare la chiamata e dopo nemmeno due minuti Ed entrò in camera, fortunatamente sapeva dove fosse nascosta la chiave di riserva.
Si precipitò sul letto e mi strinse a sé, sdraiandosi sotto le coperte, una volta dopo essersi tolto le scarpe. Mi accarezzò i capelli e piansi tra le sue braccia, stringendolo più forte che potevo.
«Ti va di spiegarmi?» mi chiese dopo non so quanto tempo, ma so che ne era passato sicuramente tanto. Aspettò che i singhiozzi e le lacrime cessarono, per chiedermelo.
«Ho chiamato Harry perché..» respirai profondamente e chiusi gli occhi, per non riprendere a piangere. «Perché la preoccupazione mi stava logorando e allora l'ho chiamato. Non ha risposto lui, ma..un altro ragazzo» tirai su col naso e continuai.
«Gli ho chiesto chi fosse, ma non me l'ha detto. Si è solamente incazzato e ha detto testuali parole: "Ho a letto un ricciolino che è la fine del mondo, che ora sveglierò per un secondo round epico almeno quanto il primo", e poi ha attaccato» conclusi, e inevitabilmente ripresi a piangere, sospirando.
«Che stronzo bastardo» disse Ed, stringendomi possessivamente a sé. «E' mio cognato ma, dio, se lo avessi davanti a me in questo momento lo ucciderei.»
Sorrisi leggermente. «Andresti in galera per me?»
«Farei di tutto per te, Lou.»
Sospirai e nascosi il viso nell'incavo del suo collo. «Grazie, ma lascia perdere tutto questo, okay? Io sto bene» dissi con un filo di voce, non completamente sicuro delle mie stesse parole.
«Si, stai benissimo. Lo vedo» replicò Ed, stizzito.
«Zitto e stringimi» lo zittii, e subito mi strinse maggiormente a sé, senza farselo ripetere due volte e solo così riuscii ad addormentarmi, alle 5 del mattino.
Mi svegliai, ma non aprii gli occhi. Respirai profondamente e corrugai la fronte quando sentii qualcuno singhiozzare alle mie spalle. Mi rigirai e mi ritrovai Gemma su un fianco, accanto a me, con il viso in lacrime e gli occhi chiusi.
«Gem?» la chiamai, poggiando una mano sulla sua spalla. La ragazza aprì gli occhi e si asciugò le lacrime.
«Ti ho svegliato? S-scusa»
«Perché stai piangendo?» chiesi solamente, preoccupato.
«Ed mi ha raccontato tutto» chiusi gli occhi e sospirai.
«Lou, mi dispiace davvero tanto. Mi sento così in colpa, non me l'aspettavo che Harry potesse fare una cosa del genere. Io lo odio e..mi dispiace» scoppiò nuovamente a piangere e la strinsi a me, strizzando gli occhi per non fare lo stesso.
«Non darti la colpa, Gem, perché tu non c'entri nulla per gli errori di tuo fratello, okay?» Gemma scosse la testa.
«Guardami» le dissi, prendendo il suo viso tra le mani, costringendola a guardarmi. «Non è colpa tua. Intesi?» Annuì, un po' titubante, e ritornò a stringersi al mio petto.
La coccolai per un po', anzi, ci coccolammo a vicenda, fino a quando spostai lo sguardo alla finestra e notai il sole ormai inoltrato. Sospirai. «Thomas dorme ancora?»
«No, Ed l'ha accompagnato a scuola dopo avermi fatto venire qui.» Sorrisi leggermente, fortuna che esistevano loro due. «Mi dis..»
«Se lo ripeti un'altra volta ti uccido.» Ridacchiò e annuì.
«Lou ho chiamato il tuo capo, ho detto che non ti sentivi bene e che non saresti andato al lavoro. Ho fatto male?» chiese, impaurita.
Sospirai e scossi la testa, aveva fatto benissimo, la voglia di andare al lavoro era pari a zero. «No, anzi. Grazie.»
Mi sorrise e mi diede un bacio sulla guancia. «Vuoi che restiamo con te a dormire qui stasera? O vuoi che porto Thomas da me, o da Ed?»
Scossi la testa nuovamente. «Nulla di tutto ciò, però restate qui fino a stasera?» Annuì sorridendomi dolcemente.
E così fecero. Lei ed Ed restarono tutto il pomeriggio insieme a me e Thomas, che capì dai miei occhi ancora rossi per le lacrime, che qualcosa non andava, ma non chiese nulla. La coppia se ne andò dopo cena, dopo aver messo a letto Thomas.
Li salutai e subito dopo entrai in camera, sdraiandomi sul letto e guardando il soffitto. Ripensai a ciò che era accaduto e anche se cercai in tutti i modi di non piangere, non ci riuscii. Il cellulare, sul comodino, prese a vibrare e sapevo già chi mi stesse chiamando, così non risposi. Non lo feci nemmeno quando chiamò una seconda volta, né una terza, né una decima.
Quando però vibrò una sola volta, avvertendomi dell'arrivo di un messaggio, da masochista qual ero, lo presi e lo lessi.
Da: Harry
Ore: 22:50
Lou, tutto bene? Perché non rispondi?
Chiusi gli occhi e decisi di bloccare il cellulare senza rispondergli. Dopo alcuni minuti, ne arrivò un altro.
Da: Harry
Ore: 23:03
Mi sto preoccupando, puoi almeno rispondere con un messaggio?
Lo ignorai ancora una volta.
Da: Harry
Ore: 23:16
Louis! So che non stai dormendo, perché i messaggi li stai leggendo. Che sta succedendo? Dio, sono preoccupatissimo. Mi spieghi, per favore?
Ti amo.
Sorrisi amaramente leggendo quel "Ti amo" messo lì, alla fine del messaggio, come a volermi ricordare che mi amava, anche se mi aveva tradito. Respirai profondamente e decisi che, per metterlo a tacere, era meglio rispondergli, così lo feci:
Harry Styles non voglio né più sentirti né tantomeno vederti. Stammi lontano, non cercarmi, non chiedere di me a tua sorella o ad altri. Esci dalla mia vita, per sempre.
Mi fai schifo!

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Greedy for love.
FanfictionLouis Tomlinson, da quando ha 14 anni si prende cura del suo fratellino Thomas di appena 10 mesi, a causa della morte dei suoi genitori in un incidente stradale. Ora Thomas ha 4 anni e Louis 18, e da quando li ha compiuti l'assegno mensile di una zi...