«Harry Edward Styles.» Sorrisi quando, appena il riccio salì sul palco per ritirare il diploma, la sua intera famiglia esplose in urla e applausi molto rumorosi, a cui si aggiunse anche Thomas, in braccio a Gemma. Vidi Harry arrossire e fare un cenno della mano verso la sua famiglia.
«Louis William Tomlinson.» Subito dopo chiamarono me e dopo un respiro profondo, salii sul palco e mi avvicinai al preside per ritirare il diploma. «Congratulazione» sussurrò, col sorriso sulle labbra.
«Grazie.» Ridacchiai quando sentii Thomas, Gemma ed Ed urlare, acclamandomi, e sbracciandosi per farsi notare. Scossi la testa e risi, scendendo dal palco.
«E' fatta» disse Harry, non appena fui vicino a lui. Sorrisi debolmente e annuii, allungandomi verso di lui e lasciandogli un piccolo bacio sulle labbra.
«Vieni a casa mia, vero? Festeggiamo anche per te.»
Sospirai e scossi la testa. Quel pomeriggio ci sarebbe stata tutta la sua famiglia a casa Styles, persino i parenti più lontani, a festeggiare il suo diploma, e mi sarei sentito sicuramente a disagio. «No, devi festeggiare con la tua famiglia. Io non c'entro nulla.»
Sbuffò, ma annuì. «D'accordo, anche se tu con me c'entri eccome.» Poggiò lui quella volta le labbra sulle mie e sorrisi, non permettendogli di trasformare quel leggero sfioramento in qualcosa di più intimo, dato che non eravamo da soli.
«Boo!» L'urlo di Thomas mi ridestò e lo vidi correre verso di me, così mi abbassai e allargai le braccia. Appena mi fu vicino, si tuffò subito tra queste, stringendomi le braccia intorno al collo. «Sei intelligente ora» disse, facendo ridere Harry, e Gemma ed Ed che si erano appena avvicinati.
Li fulminai con lo sguardo, ma ridacchiai anch'io. «Campione, io lo ero già prima.» Lo guardai imbronciandomi e Thomas spalancò la boccuccia.
«No, non piangere Boo. E' vero, lo eri già.»
Risi e lo strinsi nuovamente a me, alzandomi e tenendolo in braccio. «Anche Harry lo era già prima?»
«No. Ma lui non lo è neanche adesso» ammisi, ricevendo un leggero schiaffo sul braccio dal riccio.
«Ehi!» mi riprese, col sorriso.
«E' la verità» s'intromise Gemma, ridacchiando.
«Oh grazie. Che sorella e fidanzato gentili che ho.» Mi morsi il labbro rabbrividendo. Ancora dovevo abituarmi a quell'epiteto, ma probabilmente non avrei avuto nemmeno il tempo per farlo.
Misi Thomas coi piedi per terra, dato che voleva avvicinarsi ad Harry per consolarlo, ed Ed approfittò di quella situazione per avvicinarsi e stringermi forte a sé. Sospirai di sollievo e chiusi gli occhi, stringendolo a mia volta.
«Bravo.» Sorrisi. Si allontanò poi, per prendermi il viso tra le mani e inchiodare il suo sguardo nel mio. «Sono orgoglioso di te perché nonostante tutto, ce l'hai fatta, non hai mollato nemmeno per un secondo. Davvero, sono fiero di te.»
Sorrisi intenerito e lo strinsi nuovamente a me, inebriandomi di quel calore che rare volte ricevevo, ma che amavo perdutamente. «Se sono riuscito a non mollare, è anche per merito vostro» dissi, riferendomi a lui e a Gemma, che ci sono sempre stati nei miei momenti peggiori e migliori.
«Non dire stronzate, e datti un po' di merito!» mi rimproverò, e ridacchiai annuendo, non osando ribattere.
Una volta staccatomi dal suo abbraccio, Gemma si avvicinò e risi quando una folta chioma rosa –si, si era appena tinta i capelli di rosa, ma ero sicuro che quel colore sarebbe durato poco- mi investì, stringendomi a sé. «Ma che bravo il mio ometto?!»

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Greedy for love.
FanfictionLouis Tomlinson, da quando ha 14 anni si prende cura del suo fratellino Thomas di appena 10 mesi, a causa della morte dei suoi genitori in un incidente stradale. Ora Thomas ha 4 anni e Louis 18, e da quando li ha compiuti l'assegno mensile di una zi...