Rilessi l'ennesimo concetto, ma sbuffai quando non riuscivo proprio a capirlo. Mi massaggiai le tempie lentamente, e diedi un'occhiata all'orario. 5:57 am. Sospirai. La scuola sarebbe iniziata tra due ore, c'era il test di scienze ed io non sapevo nulla. Sperai almeno di riuscire a prendere una C.
Accantonai quei pensieri e ripresi a leggere l'argomento, cercando di imprimere quanto più possibile la pagina del libro nella mente, dato che la mia memoria fotografica era quasi impeccabile. Ma un pianto di un bambino di quattro anni mi distrasse. Scattai in piedi ed entrai nella sua camera. Thomas era seduto sul suo letto, che ancora piagnucolava.
«Campione, che succede?» Mi avvicinai e gli accarezzai dolcemente i capelli, per calmarlo.
Tirò su col naso e, dopo essersi stropicciato un occhio, mi guardò. «Un sogno brutto.» S'imbronciò.
«Allora stenditi che adesso Louis rimedia subito.»
Thomas sembrò titubante. «Posso dormire nel tuo lettone, Boo?»
Sorrisi teneramente ed annuii. «E va bene, rompiscatole. Vieni qua.» Alzò subito le braccia verso di me, per farsi prendere in braccio. Lo portai in camera mia e lo stesi nel mio letto, coprendolo bene con le coperte.
«Ora chiudi gli occhi.» Thomas così fece. «Brutti sogni, brutti sogni via di lì, bei sogni, bei sogni venite qui.» Lo ripetei per tre volte consecutive, e subito dopo gli diedi un piccolo bacio sulla fronte. Presi il libro dalla scrivania, spensi la lampada ed uscii dalla mia camera, socchiudendo la porta. Andai in cucina e ripresi a studiare lì.
Sobbalzai quando la sveglia del cellulare prese a suonare. Alzai la testa dal tavolo e corrugai la fronte, guardandomi intorno. Sgranai gli occhi quando vidi il libro aperto, ancora alla stessa pagina di un'oretta fa.
«Cazzo!» Imprecai, maledicendomi per essermi addormentato mentre invece dovevo studiare. Grande Louis, davvero, complimenti. Sbuffai e scattai in piedi. Misi sul fuoco il latte per Thomas, e subito dopo entrai in camera mia.
Mi avvicinai al letto e mi sedetti, accarezzando i suoi capelli castani, dolcemente. «Campione.» Lo chiamai, scuotendo leggermente il suo corpo. «E' ora di alzarsi.» Thomas aprì piano gli occhi e si lamentò. Sorrisi. «Dai, non vuoi rivedere Margaret? E' da venerdì che non vi ved..»
«Si!» Il piccolo si sedette di scatto e allungò le braccia al mio collo. Ridacchiai e lo presi subito in braccio, trasportandolo in cucina.
«Appena la nomino scatti, eh? Ti ha proprio rubato il cuore.» Thomas arrossì, nascondendo il viso nell'incavo del mio collo e risi più forte, lasciandogli un bacio sulla guancia. Lo misi a sedere sulla sedia e versai il latte nella sua tazza, mettendogliela di fronte, accanto a dei biscotti.
«Mangia e subito dopo corri a lavare i denti e poi a vestirti, d'accordo?» Thomas annuì, già intento ad immergere un biscotto nel latte.
Andai in camera a prendere dei vestiti puliti, e corsi a fare una doccia. Cercai di impiegarci il minor tempo possibile, dato che ogni mattina eravamo in ritardo e dovevo subirmi non solo le lamentele dei miei professori, ma anche quelle delle maestre di Thomas.
Indossai in fretta i vestiti, mi lavai i denti, e andai a controllare Thomas nella sua stanza. Era seduto sul letto, già perfettamente vestito, con ai piedi le scarpe ancora slacciate. «Lou..» S'imbronciò, indicandomi col dito le scarpe.

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Greedy for love.
FanfictionLouis Tomlinson, da quando ha 14 anni si prende cura del suo fratellino Thomas di appena 10 mesi, a causa della morte dei suoi genitori in un incidente stradale. Ora Thomas ha 4 anni e Louis 18, e da quando li ha compiuti l'assegno mensile di una zi...