.Capitolo 17

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Madison's Pov.

La luce del sole penetra selvaggiamente dalla finestra ponendo fine al mio sonno tranquillo. Mi alzo svogliatamente lasciando le coperte calde del mio letto e mi preparo la colazione.

Le immagini della sera precedente balenano nella mia mente in un flash. Non so per quale motivo ho curato le ferite di Ethan, ma non ho potuto farne a meno vedendo il suo volto rovinato dai pugni di Nolan. Ho visto i suoi occhi che si chiudevano sempre di più ad ogni colpo e ormai aveva smesso di reagire. Quando poi Nolan si stava dirigendo nella mia direzione non sapevo cosa fare e la prima idea che mi è venuta in mente è stata quella di andare a chiamare qualcuno. Sono rientrata in casa e cercavo di tirare per le magliette i ragazzi più muscolosi per fermare il gruppo di Nolan e ho chiamato anche Liam. Ritornata lì fuori, mi sono pietrificata sul posto. Questa volta Ethan era addosso a Nolan e lo stava massacrando di pugni. Il terrore si è impossessato di me nel vedere il ragazzo inerme con la faccia ricoperta di sangue. Ho temuto davvero il peggio e se Ethan avesse continuato a picchiarlo non so come sarebbe andata a finire. Di sicuro non bene.

Ho avuto davvero paura di lui in quel momento. I suoi occhi erano diversi, non erano più i due smeraldi luccicanti di sempre. Erano di un verde scuro, aleggiava un velo nero di rabbia nel suo sguardo. Ma quando poi si è chinato verso di me chiedendomi se stessi bene e aiutandomi ad alzarmi da terra, tutte le mie paure sono scomparse nel vedere quel verde di sempre ricomparire. Ho trovato un bagno con un kit di pronto soccorso e ho cercato di medicarlo, nonostante non stesse fermo un secondo. Successivamente quando mi ha portato una ciocca di capelli dietro l'orecchio restando con il braccio a mezz'aria mi sono bloccata nell'ammirare i suoi occhi. Eravamo così vicini e per un attimo ho pensato che lui volesse baciarmi, ma non l'ha fatto e sinceramente non so se sia stato un bene o meno. Per non fare mosse di cui avrei potuto pentirmi, ho deviato il suo sguardo con la scusa di posare il cotone che avevo in mano.

Tutto quel sangue mi ha mandato lo stomaco in subbuglio e ha fatto riaffiorare nella mia testa cattivi ricordi. Sarei potuta fuggire in preda al panico, ma non l'ho fatto e non riesco a capirne il motivo. Dopo ciò che è accaduto a mio padre, il sangue ha avuto sempre uno strano effetto su di me. Mi istiga a provare paura e terrore, ma anche odio e rabbia ripensando a tutto ciò che è successo anni fa.

Finito di fare colazione mi precipito sui libri per portarmi avanti con lo studio.

****

Non mi aspettavo tutta questa confusione al Fred'sbacon la domenica. C'è molta più gente di ieri e non ho la possibilità di stare un attimo ferma che già mi chiamano per il prossimo servizio ad un altro tavolo. Fortunatamente oggi non ho fatto danni e vedo Paul soddisfatto.

"Sono arrivati nuovi clienti. Vai a prendere le ordinazioni che qui ci penso io" mi dice Paul finendo di sistemare gli ultimi bicchieri da mettere nel vassoio per poi andare a servire lennesimo tavolo.

"Certo"

Faccio come dice e mi stupisco di vedere Ethan e Liam seduti ad uno dei tavoli.

Oh andiamo, anche qui?

Esito un po' prima di dirigermi da loro per prendere le ordinazioni, ma sono costretta a darmi una mossa quando gli occhi di Ethan si posano su di me. Mi stampo un falso sorriso e professionale e vado da loro.

"Ciao ragazzi, cosa vi porto?" chiedo cordialmente.

"Per me un hamburger e delle patatine fritte. Ovviamente con il ketchup e la maionese. E poi una bottiglia di coca cola" dice Liam e io appunto tutto.

Quando alzo gli occhi dal mio taccuino verso Ethan, noto che mi sta fissando. Mi sento in agitazione sotto il suo sguardo insistente e ancora una volta mi blocco a guardare il verde dei suoi occhi. È così bello questo colore, penso che potrebbe diventare il mio preferito.

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