37 (special)

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JESS' POV
«Grazie per essere venuto» dico sorridendo e afferrandogli la mano, mentre passeggiamo.
«Nessun problema. È tanto che non passiamo del tempo insieme» sorride a sua volta. Oggi sembra particolarmente sereno, mi fa piacere vederlo così.
Non c'è cosa che desideri di più che Ethan si rimetta e torni ad essere felice.
«Perché non entriamo qui?» domando indicando un negozio che vende articoli da sposa/ per matrimoni.
«Qui?!» mi guarda storto.
«Si! Dai, vieni. Voglio provarmi qualcosa!» lo trascino dentro, e lui mi guarda contrariato.
«Sarà una noia mortale» sussurra alzando gli occhi al cielo.
Lo ignoro rovistando tra i capi appesi.
«Cosa ne pensi di questo?» domando estraendo dalla massa un vestito a sirena ornato da qualche ricamo in pizzo, con lo strascico più lungo che abbia mai visto.
«Vuoi davvero provarlo?» storce la bocca, poi accenna una risata, rassegnato.
Mi infilo nel primo camerino libero e mi spoglio, per poi infilare il vestito armeggiando con la zip posta sulla schiena.
«Ethan! Mi dai un mano?» urlo sperando fosse nei paraggi.
Inizialmente non risponde e mi assale la paura che se ne sia andato; non mi stupirei, basterebbe una piccola figura di merda, o che so io.
Arriva dopo pochi secondi chiedendomi che succede, rimanendo nascosto dietro la tenda che separa il camerino dall'esterno.
«Non riesco a chiuderlo!» mi lamento tirando in fuori il labbro inferiore.
Sorride. Contagiandomi.
Poggia le mani fragili sulla cerniera nel punto più basso e la fa scorrere lentamente verso l'alto, attento a non romperla.
Le sue mani scorrono sulla mia pelle provocandomi una serie infinita di brividi piuttosto piacevoli, quanto mi piacerebbe avvenisse più spesso.
Inspiro profondamente e schiarisco la voce «Perché non ti provi qualcosa anche tu?»
Mi guarda malissimo ma miracolosamente riesco a convincerlo, e giuro, sta da dio elegante.
Gli salto al collo abbracciandolo.
«Guardati Ethan! Stai benissimo!» dico trascinandolo di fronte ad uno specchio.
Lui sposta lo sguardo verso i suoi piedi, e poi su di me, pur di non guardare verso lo specchio.
Gli sorrido indicando la superficie che lo riflette in smoking.
Si volta un po' incerto, e fa un'espressione piuttosto indecifrabile, non capisco se si piace. Ora ha lo sguardo assente.
«Allora?» domando prendendolo a braccetto.
«Sembra che dobbiamo davvero sposarci» commenta.
«Non saresti qui! Porta sfortuna che lo sposo veda il vestito prima della cerimonia!» dico mettendola sul ridere, provando a nascondere la sensazione di disagio che provo all'idea che quel sogno non si avvererà mai.
Nonostante tutto lui sembra pensieroso, comincio a pensare che provare a farlo riprendere sia più dura del previsto.
«Va tutto bene?» domando poggiandogli una mano sulla spalla.
«Si..stavo solo..pensavo a Shane..» fa una pausa «Sembra stupido ma..Se mai dovesse capitare, Donald non verrà mai al nostro matrimonio, e nemmeno mio padre..»
«Lo sai come la penso, tuo padre è uno stronzo. E Donald non si allontana molto.»
Suo padre...già.. Come si può abbandonare un bambino a soli 5 anni, e non farsi più rivedere? Ma questa è un'altra storia.
«Prima o poi Donald lo accetterà, vedrai. Poi ora tua madre gli parlerà, no?»
Sorrido e gli accarezzo un braccio.
«Stai tranquillo»
«Hai ragione. Si sistemerà tutto, non so cosa farei senza di lui..»

Dopo esserci cambiati lo accompagno a casa e mi dirigo verso la mia.
Durante la strada mi si presenta davanti agli occhi una scena che mi lascia confusa.
Shane e Alexander che parlano tra di loro, ma in un modo strano..
Mi nascondo dietro ad un'auto e tento di ascoltare la loro conversazione.
«Lo so ma..non mi va più..» dice Shane, sembra impaurito.
«Ne abbiamo già parlato. Ti ho dato ben 5 mila dollari. Stai al piano, o mi aspetto che tu me li restituisca uno ad uno» lo minaccia Alexander puntandogli un dito contro.
«Mi servono quei soldi» risponde lui allontanandogli la mano.
«Allora vedi di rispettare i patti» risponde impassibile.
«Non posso ferirlo, non dopo quello che ha passato» insiste.
«Che c'è?! Non ti sarai mica innamorato di quella checca depressa del cazzo?!» sbraita Alexander ridendo.
Parlano di Ethan?
Shane abbassa la testa.
«È l'ultimo passo per distruggerlo, poi me lo toglierò dai piedi. Ma tocca a te, devi farla finita entro la fine della settimana»
«Io..non posso..»
Sono pronta a scommettere di aver visto gli occhi del biondo diventare lucidi.
«I soldi, Shane. Se vuoi tenerteli stai ai patti, ci siamo chiariti?»
Lui annuisce ricacciando indietro le lacrime.
Non può essere vero.
Shane non lascerà Ethan.
Lo vedo estrarre il telefono dalla tasca e far partire una chiamata.
«Ciao, piccolo»
Merda.
«Senti, stasera vengo da te, ho bisogno di parlarti.È un problema?» il suo tono di voce è neutrale.
«Perfetto, allora ci vediamo più tardi» fa una lunga pausa, immagino aspettando che il mio amico finisca di parlare «Anch'io..» risponde e attacca in fretta.
Non posso permettere che questo accada, ma ho paura che a parlarne con Ethan, possa essere peggio..

AN: ehilà! Doppio colpo di scena! Jess innamorata di Ethan *-* e Alexander che sta usando Shane per ferire Ethan?! :o Voi cosa pensate accadrà?

If They Knew The Pain  [#wattys 2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora