Riley aveva subito raccontato agli altri quanto accaduto ed erano rimasti tutti abbastanza perplessi, non tanto per l'attacco di Sadie, in quanto discendente di Aracne, ma per il resto della faccenda.
- Riconosco questa scia di potere- disse Billy- è quella di Eris-
- Quindi è stata lei a mandarla?- chiese Ariana- Scusatemi, ma i nostri, ehm, alleati, li posso chiamare così?, non avevano fatto giurare a Nyx che lei e i suoi figli sarebbero stati dalla nostra parte?-
- Dubito che una come Eris obbedisca alla mamma- le rispose Percy.
- C'è dell'altro- aggiunse Billy- sotto il tempio di Era Lacinia-
Tutti si voltarono verso di lui. Billy arrossì.
- Beh, sì, so qualcosa anche io riguardo i nomi dei templi- bofonchiò.
- Cosa ci sarebbe sotto?- lo incalzò Riley.
- Mi correggo, c'era qualcosa. Qualcosa che è scomparso con Sadie... credo che, sconfiggendola, tu abbia involontariamente chiuso da sola una fenditura del Caos. Complimenti, Riley-
La nipote di Poseidone sbattè le palpebre. Davvero aveva fatto una cosa del genere? Istintivamente si portò una mano alla bocca dello stomaco.
- Tutto bene?- le chiese Percy.
- Sì. Ma quando ho attivato il potere... beh, mi si è stretto lo stomaco, una sensazione davvero strana!-
- E' normale, succedeva sempre anche a me. Ora un po' meno-
Ariana osservò il cielo, schermandosi il viso con un mano, i raggi arancioni del tramonto erano abbacinanti.
- Meglio tornare alla nave, mi sa che gli altri saranno già rientrati e saranno in pensiero per noi- disse.
Il gruppo si mosse nuovamente verso la nave, precisamente al punto d'incontro stabilito. Ariana aveva ragione, il gruppo di Jason era già lì e pareva da un pezzo, data l'espressione annoiata di Michaela. Tornarono tutti a bordo della Argo III e, mentre ripartivano per la Grecia, Riley raccontò anche agli altri del suo scontro con la figlia di Aracne.
- Era non sarà contenta del buco che le hai fatto nel tempio- commentò Adam.
- Già Tyche mi ha maledetta, dubito possa capitare di peggio- rispose lei, sospirando.
Mentre i ragazzi chiacchieravano e facevano piani nella sala mensa, Riley uscì sul ponte, affacciandosi al parapetto e osservando la distesa d'acqua sotto di loro.
- Grazie- sussurrò- grazie davvero-
Chiuse gli occhi e ascoltò i rumori attorno a sé. I rotori, le voci degli altri nella sala mensa... qualcosa che strisciava sul ponte. Un momento, quello non era un rumore normale. Sembrava che un pesce fosse saltato fuori dall'acqua e fosse caduto sul tavolato. Spalancò gli occhi e si voltò, trovandosi davanti la creatura marina più bella che avesse mai visto. Era una donna stupenda, con i capelli fluenti e scuri e gli occhi come perle. Doveva essere una Nereide.
- Non ho molto tempo per parlarti, mia cara- le disse con dolcezza- ma devi ascoltarmi. C'è una cosa che devi sapere, una cosa che Poseidone desidera che tu sappia-
- Ti ha... mandata lui?-
- Sì, ma queste acque sono molto pericolose, non potrò restare a lungo. Ascoltami, bambina: il tuo potere è diverso da quello di tutti gli altri. Puoi essere la più forte, ma ricorda che ha un costo-
Riley rimase a fissarla, attonita. Di cosa stava parlando?-
- Ti sei mai chiesta perché riesci a percepire la presenza di tuo padre a distanza?- le domandò la creatura.
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Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo [CONCLUSA]
FanfictionRiley Jackson non è una tredicenne come le altre, vive in un posto chiamato Nuova Roma e i suoi genitori sono semidei greci. Si divide tra il Campo Giove e il Campo Mezzosangue e vive una vita a cavallo tra quella dei mortali e quella dei semidei, a...