Io e Hanna.

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Un'ora era un tempo davvero enorme da attendere. Ho richiamato Hanna chiedendole di rivederci subito e infatti dopo meno di venti minuti dalla sua chiamata eccoci qui sedute nel bar della stazione come fossimo vecchie amiche.

Al cellulare il tono della sua voce mi era sembrato molto più teso e preoccupato mentre parlando con lei di persona sembra più tranquilla. Spero solo che questa calma non sia solo apparente e non rappresenti il preludio di qualche ennesimo disastro.

"Allora Hanna.. Di cosa volevi parlarmi.."

"Tu e Adrian siete due stupidi."

Cominciamo bene...

"Hanna credimi, non sai come stanno le cose..."

"Oh smettila Lara! Capisco la rabbia e le tue paure ma reagire come hai fatto tu con Nadine non è stato un bel comportamento..."

"Ho cercato di spiegare ad Adrian che non era quello il motivo per cui ho dato di matto! Volevo essere davvero una famiglia per lui e la bambina! Ma lui.. Lui.. Helena! È lei il problema, non sua figlia! Non fa che mentirmi sempre!"

"Lara credimi.. Helena non è la donna per lui.. Erano dei ragazzini quando stavano insieme.."

"Ma continua a tornare da lei! Anche la sera della proposta di matrimonio... Lui è andato da lei!"

"O forse è lei quella che continua a stargli addosso... Non conosco le ragioni che l'abbiano spinto quella notte ma credimi se ti dico che non è successo niente tra loro! Lui ama te! Ti ama Lara! Tu l'hai fatto tornare da me..."

"Cosa intendi? Non capisco..."

"Lara, quello che sto per raccontarti non è semplice per me e non lo è stato per Adrian. Era un ragazzo molto diverso prima..."

"Prima della prigione o.... prima di Nadine?"

"No no! Nadine credimi è l'unica cosa che gli ha permesso di reagire e tenersi a galla. Prendersi cura di sua figlia è stata la svolta nella sua vita perché ha capito che non poteva più continuare così... Noi.. Eravamo una famiglia molto felice e molto unita.. Credimi..."

"Poi cosa è successo?"

"Suppongo che Adrian non ti abbia mai parlato di sua sorella.."

Adrian ha una sorella? Neanche questo mi ha mai rivelato.

"Lei ti somigliava moltissimo...."

Somigliava?! Oh no... Non dirmi che...

"È morta circa un anno fa... Stava davvero molto male... Un'agonia durata troppo.. Lui la amava.. La amava così tanto.. Loro facevano tutto insieme... Erano gemelli e questo li rendeva ancora più legati. Non si separavano mai. Dormivano abbracciati l'uno all'altro e credimi niente poteva dividerli. Lei era l'unica capace di capirlo... E quando era arrabbiato lo faceva ragionare. Bastavano poche carezze fra i suoi riccioli ribelli e diventava un bambino piccolo e dolce..."

I suoi riccioli... Mi piacerebbe vederli un giorno..

"Io.. Io non lo sapevo...."

"Quando lei è morta lui è morto insieme a lei... E io ho perso entrambi i miei figli..."

I miei occhi sono gonfi e trattengo a stento le lacrime mentre Hanna di fronte a me sembra molto più vecchia con questa sofferenza addosso.

"Lui è cambiato molto. Ha rasato i suoi splendidi capelli riempiendosi di piercing e tatuaggi. Si è chiuso in se stesso e ha iniziato a bere e drogarsi senza rendersi conto degli errori che stava commettendo. Mi dispiace dirlo ma è diventato aggressivo e talvolta violento, ma credimi è solo rabbia e dolore.. Non farebbe male ad una mosca..."

Quindi è per questo che ha cominciato... Non riguardava Nadine... Non oso chiederle come è morta vista la sua enorme difficoltà in questo momento ma dalle sue parole molto probabilmente si sarà trattato di qualche malattia considerato che stava male già da tempo... E la sua aggressività? Sono questi i motivi che lo spingono a sfogare così violentemente la sua rabbia?

"Lara, credimi.. Non è una giustificazione ma la maggior parte delle sue reazioni è dettata dalla sofferenza che ha provato e che prova ancora..."

"Hanna.. Io non so che dire... Io ho provato a parlargli ma è stato proprio lui ad allontanarmi... E poi c'è Helena... C'è sempre lei di mezzo..."

"Basta Lara.. Basta pensare ad Helena. Lei conta davvero meno di zero! Ma non lo vedi quanto ti ama? Appena sei arrivata tu lui è tornato a respirare.. Come se fosse stato in apnea per tutto questo tempo! Nadine gli ha dato la forza per sopravvivere ma tu l'hai fatto rinascere! Tu mi ricordi così tanto mia figlia...."

"Io... Forse è per questo che Adrian si è avvicinato a me? È solo questo... Ma non mi ama..."

"No! Non è così... Fisicamente siete agli opposti credimi.. Ma i vostri modi di fare... Entrambe fragili e forti allo stesso tempo... Eternamente arrabbiate col mondo ma piene di vita. Ha ritrovato la spensieratezza che aveva con lei.. E non si aspettava di sentirsi di nuovo così vivo!"

"Io non penso sia merito mio... Non ho fatto niente se non litigare continuamente e rifiutarlo più volte.."

"Forse è stato proprio questo a farlo innamorare... Doveva rincorrerti.. Non eri scontata.. Non prevedeva nemmeno lui di innamorarsi di te.. Ma è successo e ringrazio tutti i giorni il cielo per essere comparsa nella sua vita."

Come faccio a crederle? Se anche i suoi discorsi fossero reali come faccio a cambiare le cose?

"Io.. Non so più che fare... Non mi vuole più..."

D'un tratto si alza senza dire niente. Cosa le prende ora?

"Lara, il mio compito qui è finito... Ti ho detto tutto ciò che potevo dirti per farti comprendere chi è davvero Adrian... Ha tanto da offrire solo ha paura di morire ancora... E io non sono pronta per perdere di nuovo mio figlio..."

"Hanna...."

Questa volta una lacrima scende dal suo viso e non riesce a fermarla...

"Ti prego... Si è perso e devi tornare a riprenderlo... Ho bisogno di rivedere i suoi ricci ancora una volta....."

Di slancio mi alzo e la stringo abbracciandola. Ed è un abbraccio che serve ad entrambe. Non la vedo come la solita suocera austera e pesante. Forse per la vicinanza con la mia età la sento un'amica e so di potermi fidare di lei. Abbiamo bisogno entrambe di vedere Adrian felice e io davvero non posso arrendermi, non alla luce di ciò che ho saputo. Sapevo che dietro alla sua rabbia e i suoi modi di fare c'era qualcosa, ma non immaginavo potesse esserci una perdita così dolorosa. Hanna mi ha detto che erano molto legati e non deve essere stato per niente facile per lui far fronte ad un dolore così.. Forse anche io sarei crollata davanti ad una tragedia simile e anche se non è una giustificazione capisco che possa aver preso brutte strade ed essersi smarrito...

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