Chapter 5

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Andrea pov.

Siamo in macchina quasi da 45 minuti ormai. Stiamo andando a Trento, a casa.
Questo viaggio con Giova non è finito proprio nel migliore dei modi; continuo a pensare a Laura, ai suoi occhioni blu, alle sue labbra perfette e alla sua risata contagiosa.
Ok basta.
Devo smettere di pensarci, anche perché probabilmente non la rivedrò mai più.

Giovanni sembra assorto nei suoi pensieri, forse anche lui sta pensando a lei. Sì, di sicuro, anche lui si è preso una cotta per Laura. Tanto non sarà mai la ragazza di nessuno di noi due, e devo farmene una ragione.
Prendo il cellulare per distrarmi un po': apro whatsapp, instagram e facebook per osservare le notifiche, mettere qualche like, e rispondere ai messaggi.
Su whatsapp apro la chat con Matteo e leggo ciò che mi ha scritto:
Matteo: Ehi Andre, che ne dici se tu e Giova venite da me domani pomeriggio? ci sarà anche tutta la Crew così si registrano alcuni video e si fattura!
Rispondo subito senza neanche chiedere a Giova.
Io: molto volentieri s7ormy!
Matteo: a domani allora😘

Almeno così riuscirò a distrarmi dai miei pensieri e a divertirmi.

Squilla un cellulare. La suoneria è la canzone If I Lose Myself degli One Republic. Strano, Giova non ha quella suoneria. Boh, l'avrà cambiata.
"Giova rispondi" gli dico un po' seccato.
"Andre ma guarda che non è il mio cellulare, sarà il tuo" ribatte.
"Ma no, il mio ce l'ho in mano cretino" controbatto.
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo analizzando la situazione. "Ma se non è il mio cellulare, e il tuo ce l'hai in mano, che cellulare è?" Chiede perplesso.
Mi volto verso i sedili posteriori, da dove proviene la musica. Intravedo, sotto la mia giacca, un Samsung con una cover del cartone animato Up, che raffigura una casa che vola grazie a dei palloncini.
Riconosco quel cellulare. L'ha usato Giova per chiamare la madre di Laura, per avvisarla che era in ospedale. Quel cellulare è di Laura.
"Giova dobbiamo tornare indietro." Affermo.
"Ma non ci pensare neanche, siamo quasi a metà strada."
"E se ti dicessi che abbiamo con noi il cellulare della ragazza che hai messo sotto ieri?"
"Beh, quello cambierebbe un po' di cose. In tal caso tornerei indietro."
"Bene, il prima possibile fai retro fronte e torna là. Bisogna renderle il suo cellulare."
Mi slaccio la cintura di sicurezza e mi sporgo per arrivare al cellulare che continua a suonare. Lo riesco a prendere con la punta delle dita e mi risistemo a sedere allacciandomi la cintura. Il cellulare nel frattempo ha smesso di suonare.
Lo sblocco. Fortunatamente non ha codici o robe del genere, basta trascinare il dito sullo schermo.
Ho un'idea. Senza farmi vedere da Giova digito il mio numero sulla tastiera e chiamo. Chiudo subito la chiamata appena mi arriva sul cellulare. A questo punto appoggio il cellulare di Laura sulle mie gambe, mentre salvo il suo contatto sul mio telefono.
È fatta.

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