Capitolo 10

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Sento un dolore al petto,qualcosa che non mi fa respirare. Gli occhi mi si riempiono di lacrime,ma non voglio piangere.
"Oh Mattia,sei pazzesco." Dico appena mi raggiunge,dopo aver finito campione di sogni.
Lui mi prende la testa fra le mani e inizia a coccolarmi la guancia con il pollice.
"Stai male?"
"No,tranquillo," dico baciandogli il dito,"mi hai solo fatta emozionare."

La sua musica è davvero come una droga per me,da quando lo conosco mi nutro solo di quello. Ogni volta che ne ascolto una è come se fosse la prima volta,riesce sempre a trasmettermi qualcosa di forte e di mai provato.
Conosco molto bene la musica in generale,sono dipendente da tutto ciò che abbia a che fare con essa. Ma mai nessun genere supera quello di Mattia.
Almeno,non per me...sono sicuramente opinioni e io mi baso sulle emozioni che provo.
Sentirlo cantare dal vivo oggi mi ha davvero commossa,l'ho sempre e solo ascoltato attraverso delle cuffie. È stata una bellissima sorpresa,che ricorderò per sempre caro Briga.

Sono quasi le 22...mi ha cantato praticamente tutta la scaletta del tour.
"Tieni." Mi porge una birra e io inizio a berla molto volentieri.
"Eri agitato per questo?" Chiedo alzandomi dalla sedia su cui sono stata seduta per più di un'ora. Mi fa male la schiena.
"Mhm,si. Di solito non faccio prove con il pubblico." Ride,mandando giù il primo sorso anche lui.
"Sono la prima quindi?"
"Oh,no...la mia fidanzata l'avevo portata una volta."
"Ludovica..." Penso fra me e me,ma credo di averlo detto ad alta voce.
"Si,esatto." Sorride.
"Non sei più triste per la rottura? Quasi non ti mettevi a piangere quando me l'hai raccontato."
"Sono cose che passano per fortuna."

Iniziamo così una lunga serata tra risate e birra,avrò perso il conto di quante ne ha bevute lui. Ormai se ne sono andati tutti e siamo rimasti soli.
Mattia,dopo aver finito di elencarmi tutte le date del tour senza dimenticarne nemmeno una,si accende una sigaretta e inizia a fumare.
Io a differenza di prima inizio a sentire l'adrenalina scorrermi nelle vene,sarà l'effetto della birra.
"Alè,non mi fare cazzate eh. Ho promesso a Jack che ti avrei riportata domani." Lui a contrario di me,sembra essere più rilassato e più normale. Eppure ne ha bevute di più,sarà forse perché ha anni di esperienza alle spalle.
"Perché non mi fai vedere il resto del locale?" Chiedo cercando di tenere gli occhi aperti,mi bruciano tanto.
Dai,non sono proprio ubriaca. Sono abbastanza cosciente.
Briga mi prende per mano e mi mostra i camerini,uno per uno. È fantastico.
A volte inciampo sui miei stessi piedi e per tenermi in piedi devo aggrapparmi al collo di Mattia,ma quasi non finiamo a terra entrambi.
"Perché c'è un divano? È pure bello grande." Domando sedendomici sopra.
"Qualche volta finiamo tardi con le prove e allora io resto qua a dormire,perché non ho le forze nemmeno di parlare."
La sua voce,per colpa della birra credo,è diventata più forte e più graffiata,ma mi fa rabbrividire comunque,pure in questo stato.

Lui si siede accanto a me sbadigliando e mi fa segno di appoggiarmi al suo petto. Così mi accoccolo su di lui e mi sento magicamente al caldo.
"Forse è il caso di tornare,sarà mezzanotte passata...e domani devi lavorare."
"Al diavolo il lavoro,posso pure restare a casa domani." Bisbiglio.
"Dici così perché sei ubriaca."
"Non sono ubriaca Mattia,sono abbastanza sveglia,smettila."
Corruccio la fronte e mi strofino i capelli,segno di imbarazzo.
Lui con due dita mi prese il mento alzandomi la testa per darmi modo di guardarlo negli occhi.
"Sei bellissima cazzo." Mi dice osservandomi le labbra,il suo sguardo mi fa tremare.

"No,tu sei bellissimo

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"No,tu sei bellissimo." Rispondo a mia volta,cercando di non osservarlo troppo a lungo. Non voglio metterlo a disagio,non so come comportarmi.
"Sei dannatamente bella,mi dici come si fa a resisterti?"
Cerco di non incrociarlo,inizio a sentire qualcosa nel basso ventre,sembra desiderio. Desiderio di lui.
"Fidati,se fosse stato per me ti avrei già presa e sbattuta su questo divano."

Alessia mantieniti,Alessia non svenire,Alessia non ora,respira Alessia.

"Puoi farlo se vuoi." Sussurro,la mia voce sembra un disco rotto.
Gli sorrido,mentre delicatamente mi fa appoggiare sul divano con la testa.
Lui mi viene sopra,avvicinandosi.
Sento la voglia che ha,sento come mi desidera,in questo momento.

"Sarà l'effetto della birra Alessia,ma ti voglio sentire mia,anche solo per una notte

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"Sarà l'effetto della birra Alessia,ma ti voglio sentire mia,anche solo per una notte."
Il suo sguardo è pieno di me,io sono piena di lui.
"Sai che stiamo sbagliando."
"Lo so." Sussurra.
"Ma va bene lo stesso."
"A me va benissimo,Ale."
"Pure a me,basta che ci sei tu."
Lo prendo per la camicia e lo avvicino di più a me,poi leggermente posa le labbra sulle mie e io mi ci perdo.
Non capisco più niente,sono morbide,sono saporite,calde. Sono piene d'amore che non ho mai ricevuto da nessuno.

Gli accarezzo la guancia graffiandomi la mano,ma non m'importa,in questo momento non m'importa di nulla

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Gli accarezzo la guancia graffiandomi la mano,ma non m'importa,in questo momento non m'importa di nulla.
La sua bocca si muove a ritmo con la mia,senza smettere. Ho tanto desiderato venire baciata come mi sta baciando lui in questo momento,ho tanto desiderato venire baciata come una vera principessa. Come se esistessi solo io per lui e nessun'altra,lui mi sta facendo sentire così in questo momento. Una principessa.
La sua mano mi coccola il braccio,facendomi tremare ogni volta che la stacca da me per riappoggiala da un'altra parte del mio corpo.
Ormai sono sua,ormai lo necessito troppo.
"Tutto bene?" Mi chiede staccandosi dalla mia bocca.
Annuisco,ho solo voglia che continui.
Mi metto più comoda mentre con una mano mi sfila la camicetta bianca. Restò qualche secondo ad ammirare la mia pelle fredda,in effetti non posso stargli lontana.
Non riesco a spiegarmi come tutto questo stia succedendo davvero.
Si tolse la maglietta da solo,mi fa mancare l'aria cazzo.
"Sei bellissima." Mi sussurra nuovamente,mentre mi slaccia il reggiseno e lo butta ai piedi del divano.
Finalmente tornò verso di me,gli allacciai le braccia al collo e mi riscaldai in un istante.
Lanciai un gemito quando con la mano scese al seno.
"Mattia." Urlai.
Mi zittì con un bacio,un modo perfetto per zittire una donna.
Subito dopo lo sentii entrare dentro di me...e da lì,più nulla,solo piacere.

Credo in te,Mattia Briga.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora