Capitolo 48

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Louis diede un tiro alla sigaretta che teneva tra il pollice ed il dito medio mentre sentiva Niall sproloquiare su quanto fossero limpide le acque dei Caraibi, invidiandolo un poco. Ma a pensarci bene, non c'era molto da invidiare ai neo-sposi: certo Antigua era meravigliosa, soprattutto in quel periodo dell'anno ma Louis, dall'altra parte del letto, aveva Harry Styles ricoperto solo da un paio di sottili boxer neri che avrebbe retto e forse anche vinto il confronto con l'isola caraibica.

Nonostante il dottore avesse chiamato l'amico per dei consigli pratici e non per sentire quanto fosse pulito l'albergo in cui lui e Liam erano appena arrivati, non era riuscito ad interromperlo. C'era una certa incrinatura di contentezza nella sua voce e Louis semplicemente l'aveva lasciato parlare, parlare e parlare ancora, sereno anche lui di sentire il suo migliore amico finalmente così spensierato.

Certo, all'inizio aveva dovuto sostenere le mille e più domande di Niall, ancora preoccupato per ciò che era successo solamente il giorno prima ma poi si era lasciato andare, convinto dalle parole di Louis - «Nonostante ciò che è successo, Nì sono felice» - e non c'era stato tanto da obiettare, Niall l'aveva capito dalla voce leggermente stridula ma sicura con cui l'amico aveva pronunciato quelle parole che era vero.

Louis dopo una vita di pianti aveva finalmente trovato il suo scorcio di felicità ed era Harry, senza mezzi termini e senza dubbi. Senza nulla togliere a tutti gli altri che lo circondavano ma era Harry il sinonimo della sua felicità, il suo modus vivendi.

«Stamattina appena arrivati siamo subito andati in spiaggia ed abbiamo incontrato Spongbob che ci ha indicato come raggiungere Ariel per poi andare tutti insieme alla ricerca di Nemo» - Louis annuì con la testa facendo un ultimo tiro alla sigaretta che ancora teneva tra le mani, alternando poi una serie di "Interessante e Fantastico!"

Niall sbuffò, capendo che il suo migliore amico era attento a tutto tranne a ciò che gli stava dicendo - «Lo stai ancora guardando dal ciglio della porta socchiusa, dormire a pancia in giù, col cuscino stretto tra le braccia?»

Notando il tono interrogativo appena usato dall'amico, Louis si distrasse dai suoi pensieri e dalla sua vita e decise di dare finalmente attenzione al ragazzo dall'altra parte del telefono - «Scusami Nì, puoi ripetere?»

«Ho detto se lo stai ancora fissando dormire...»

«Oh, io semplicemente, è così bello quando dorme. Stanotte gli ho chiesto di fare sesso...» - ammise leggermente imbarazzato, allontanandosi dalla camera da letto per paura di farsi sentire da Harry, aveva il sonno profondo ma meglio spostarsi in salotto lo stesso.

Niall cacciò un urlo stridulo, spaventando suo marito accanto a sé ed il suo migliore amico che per istinto allontanò il telefono, imprecandogli contro - «Louis William Tomlinson! Tu hai fatto sesso e non mi dici nulla? Dimmi tutti i particolari, ora! Harry te l'ha mes-»

«Fermati ti prego! - alzò il tono Louis, imbarazzato dall'argomento nascente - Ci stavamo baciando, era un bacio diverso da tutti gli altri e le sue mani hanno iniziato a vagare e vagare e...»

«Vagare, abbiamo capito! Vai avanti!»

«Abbiamo? Niall non sono in vivavoce e c'è Liam lì di fianco, vero?»

Louis sentì qualche risata di sottofondo ed un paio di borbottii, forse anche un leggero schiaffo e poi un bacio - «Ciao Tommo!»

«Niall James Horan!»

«Era qui cosa facevo, lo mandavo via per farmi dire com'è stato prenderlo in culo per la prima volta?»

«Non l'abbiamo fatto...» - ammise sottovoce Louis, aggiungendo poi - «Mi ha chiamato la clinica dov'è ricoverato Aiden, lo operano domani, due giorni prima del previsto e come puoi capire la libido è andata a farsi fottere»

Birthday's Presents || Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora