"Your kiss, my cheek, I watched you leave.Your smile, my ghost, I fell to my knees.When you're young you just run but you come back to what you need"- This Love, Taylor Swift
Harry è ancora con lui.
Non importa quanto Louis cerchi di tenerlo fuori dalla sua mente, per il bene di entrambi, Harry è con lui in ogni momento da quando Louis l'ha visto varcare la soglia della casa della sua infanzia senza guardarsi indietro.
Harry è ancora lì e Louis non riesce a respirare, l'amore della sua vita non è diventato altro che un paio di mani avvolte attorno al suo collo che stringono, ogni giorno, sempre un po' più forte e Louis riesce a sentirlo, prima o poi smetterà di respirare del tutto.
Harry è ancora lì, sotto la sua pelle, nelle sue sinapsi, Harry è nel sangue che gli scorre nelle vene, è nel ghiaccio che gli sta escoriando ogni organo interno.
Harry è ancora con lui e allo stesso tempo è anni luce lontano dalla sua portata.
Perso.
Andato.
Lontano.
Harry è ancora lì come una presenza soffocante, un continuo richiamo a tutto ciò che ha perso, a tutto ciò che lui stesso ha deciso di rovinare con le sue mani, Harry non sembra voler andare via e Louis non riesce a chiedergli di sparire, Louis non riesce a lasciar andare le lacrime che trattiene dalla mezzanotte del suo compleanno, non vuole farlo perché farlo significherebbe ammettere che Harry è andato via, che Harry l'ha lasciato, che per Harry lui alla fine non è riuscito ad essere abbastanza.
Per questo Harry è ancora lì, è lì e per Louis potrebbe non andarsene mai.
È il suo fantasma nell'armadio, è la voce nella sua testa, Harry è il dolore che sente ogni volta che apre gli occhi e si ritrova da solo.
Quella mattina la prima cosa che nota è il suo completo elegante appeso all'armadio che lo aspetta per uno degli ultimi incontri con l'avvocato prima che si discuta dell'affidamento di Sam.
È per lei che si alza, è per lei che dice alla voce nella sua testa di lasciarlo stare ed è sempre per lei che rinchiude il fantasma di Harry nel suo armadio ogni mattina prima di andare a svegliarla.
Si alza e quasi senza forze si trascina fino al bagno dove si chiude nella doccia senza il coraggio di guardarsi allo specchio, non vuole vedere neanche il riflesso dell'uomo che è diventato a causa del suo egoismo e dei suoi sbagli. Si occupa di sé senza nessuna cura, taglia la barba solo per non far preoccupare sua figlia.
"Ogni volta che hai la barba lunga c'è qualcosa che ti preoccupa" gli aveva detto l'altro giorno e per un attimo, solo per una piccolissima e schifosa frazione di secondo, Louis si era ritrovato a desiderare che sua figlia non fosse così sveglia.
È triste e Louis non può fare a meno di notarlo.
Li ha feriti entrambi e purtroppo sa che non riuscirà mai a perdonarsi per una cosa del genere ma Louis deve farcela, deve farcela per il suo piccolo raggio di sole, deve difenderla e tenerla vicina a sé ora più che mai.
Harry è ancora lì e a Louis quasi pare di vederlo nello specchio, alle sue spalle, mentre distrattamente gli lascia un bacio sulla sua schiena scoperta e ancora bagnata ma è solo un attimo.
È solo un fotogramma di giorni ormai passati che Louis ha paura di lasciar andare via mentre, un'altra volta ancora, si domanda dove sia quella testa riccia che, in un modo o nell'altro, gli ha cambiato la vita.
Il sole, stranamente, splende alto nel cielo a Londra mentre Harry lascia casa di suo padre e si dirige a prendere un semplice autobus.
Des gli ha ripetuto più di una volta di poter chiedere un passaggio all'autista ma Harry proprio non se la sente, non fa per lui. Ha bisogno di camminare, di respirare un po' di aria fresca e, cosa più importante di tutti, ha bisogno di andare a lavorare.
E non è per i soldi, non è per Louis che quella mattina è uscito di casa pronto a indossare un grembiule e a servire caffè e pasti caldi, è per una testolina bionda che muore dalla voglia di rivedere.
Sente la mancanza di Sam quasi come un'ossessione.
Gli manca sentirla ridere, vederla giocare con Philip e disegnare con lei, gli manca aiutarla nei compiti e leggerle delle favole, gli manca ogni singola volta in cui Sam l'ha stupito per la sua furbizia e intelligenza.
Gli manca la parte migliore di Louis e qualcosa, ogni volta che si ritrova a vederla così, si rompe nel suo cuore.
Quando arriva davanti al locale prende un gran bel respiro prima di entrare e facendolo si guarda intorno attento. Saluta i suoi colleghi e augura loro un buon anno, si scusa per essere sparito e giura di non farlo più. Sta giusto per lasciare le sue cose nello spogliatoio quando i suoi occhi sono catturati da una figura che potrebbe riconoscere in mezzo a milioni.
Louis se ne sta seduto al bancone, le spalle curve su alcuni fogli e una mano a torturarsi un ciuffo di capelli sul collo. Lo guarda da lontano, lo osserva sbuffare, scuotere la testa e passarsi le mani in viso, tra i capelli, stringendoli fino a quando non si volta e lo trova.
Nel momento in cui i loro sguardi si incontrano e si incatenano Harry non sente altro che un tonfo sordo nella sua testa e quel famoso nodo in gola ricrearsi tutto insieme e quasi strozzarlo.
E allora si sente uno stupido.
Si sente un completo idiota per aver desiderato di poter dimenticare due occhi del genere, si sente un fallito per aver sperato che rivederlo ancora una volta non potesse fargli male.
Perché Harry Styles è completamente e senza ombra di nessuna scappatoia completamente innamorato della persona che ha davanti e forse è proprio per questo che non riesce a trovare la forza di perdonarlo.
Si avvicina lentamente al bancone e "Ciao" lo saluta Louis, un'espressione incredula sul volto e ogni segno di stanchezza adesso ancora più evidente "Sei qui" nota il ragazzo.
Harry scrolla le spalle e "E' il mio lavoro" gli dice freddo e distaccato.
Louis sospira e "Sono contento tu sia qui" ammette mentre il ghiaccio che ha nel petto sembra farsi strada ancora più avanti.
"Non sono qui per te" taglia corto Harry guardandolo d'un tratto negli occhi "Sono qui per il locale e perché ho promesso a Sam che sarei venuto a trovarla, non ho intenzione di lasciarla sola mentre sua madre tenta di portartela via, io le voglio bene" mette in chiaro con uno sguardo che sembra aver inchiodato Louis al muro.
Il maggiore si limita a "Sono comunque contento che tu sia qui" dire cercando di non lasciare andare il mare che ha dietro agli occhi.
Harry lo guarda e per un attimo Louis può giurare di vederci lo stesso mare in quelle iridi verdi, recupera un grembiule da dietro il bancone, se lo lega in vita e il secondo dopo sta già sistemando la sala.
"Com'è andata?" gli domanda Liam sbucando in quel momento dal retro del bancone e guardando il ragazzo in lontananza.
Louis lo guarda per qualche secondo prima di "E' qui per Sam" spiegare al suo migliore amico "E probabilmente se potesse mi ucciderebbe" aggiunge prima di lasciare una pacca sulla spalla del suo migliore amico "Niente che io non mi meriti" conclude prima di sparire nel suo ufficio.

STAI LEGGENDO
I'll make this feel like home
FanfictionHarry Styles fugge per cercare la sua libertà e liberarsi di un passato senza ricordi mentre Louis Tomlinson riesce a vedere, ogni giorno, la bellezza di tutto il mondo racchiusa in un paio di occhi scuri e una cascata di capelli biondissimi. Niall...