La verità che viene a galla

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David

Rientrai a casa che era già sera,girai la chiave nella toppa e entrai nel soggiorno, la tv era accesa, ma Caroline non era li. Ad un certo punto mi chiamò dalla cucina; la trovai appoggiata al tavolo con le gambe incrociate. Indossava dei tacchi e si era truccata e vestita elegante. << stasera usciamo>> disse sorridendo, <<vai a cambiarti e mettiti qualcosa di elegante>>  lo disse più come se fosse un ordine che un invito, ma accettai volentieri la sua proposta, prima però la guardai per bene, solitamente non si truccava ed era comunque bella al naturale, ma il trucco le amplificava la profondità dello sguardo, non potei fare a meno di incantarmi a quegli occhi, mi avvicinai lentamente a lei, presi il suo volto tra le mie mani e le sussurrai che era bellissima; lei a quell’affermazione arrossì, adoravo quando lo faceva. La baciai delicatamente sulle labbra, assaporai il suo dolce profumo che mi invase le narici, ma lei si mise a ridere interrompendo quel meraviglioso momento, <<perché ridi?>> le chiesi, <<è solo che mi sembra strano, sai, questa cosa di noi due insieme, ci conosciamo da così tanto tempo>>. Decisi di stuzzicarla un po’, la presi in braccio e ,a una velocità non percettibile dall’occhio umano, la appoggiai sul divano del salotto, baciandole il collo e facendo finta di morderla. Lei rideva, sia perché si divertiva, sia perché le stavo facendo il solletico, si dibatteva così tanto che rischiò di cadere dal divano più volte. Stavo sopra di lei cercando di non farla scappare dalle mie grinfie, così le presi i polsi e la immobilizzai sotto di me, ci guardammo intensamente, fu quello il momento in cui capii che quel qualcosa che provavo per lei era molto di più di quanto immaginassi, e cresceva ogni giorno di più, credevo di amarla. Il solo pensiero di amare qualcuno mi terrorizzava, dopotutto ero un demone, non avevo mai provato niente di simile prima. Lei mi guardava con gli occhi ridenti, le diedi un bacio a stampo e la liberai dalla mia presa, mi sentivo strano e felice allo stesso tempo. << Cosa c’è?>> chiese Caroline. Tutta quella storia mi faceva perdere la concentrazione<<cosa? Emh.. nulla. Vado a farmi bello per la mia principessa>> scherzai , lei mi rispose arrossendo e con un enorme sorriso, si vedeva che era serena, e lo ero anche io, avrei fatto i conti con i miei sentimenti confusionali in un altro momento.

Caroline

Aspettai David in cucina mentre davo un occhiata a facebook dal cellulare, quando sentii dei passi sulle scale e alzai lo sguardo rimasi piacevolmente sorpresa. Il mio bellissimo demone aveva indossato giacca e cravatta. << Sei meraviglioso>> non riuscii a aggiungere altro, non c’erano parole per descriverlo, riuscii solo a pensare a tutte le altre ragazze che se lo avrebbero mangiato con gli occhi una volta usciti; ma lui era solo mio, lo capivo da come ricambiava il mio sguardo, non avevo ragione di essere gelosa. Uscimmo di casa mano nella mano, lo avrei portato ad un ristorante molto elegante e esclusivo al centro storico; era poco lontano da casa nostra e ci mettemmo poco ad arrivare a piedi. Quando entrammo nel locale e ci avvicinammo al nostro tavolo, lui si comportò come un vero gentiluomo, lanciandomi sguardi ammiccanti tutto il tempo . Per quanto apprezzassi le sue lusinghe e adoravo passare dei momenti così perfetti con lui, l’avevo portato li per altre ragioni. << Allora, noi due non abbiamo segreti vero?>> chiesi io mentre lo guardavo,sorridendo leggermente. Lui sembrò capire a quello che mi riferivo e aggrottò le sopracciglia.

<< Chiedimi qualcosa,forse otterrai quello che cerchi >> rispose lui rassegnato.

<< Perché qualcuno vorrebbe farmi del male?>>

<<Perché sei speciale>>

<< Perché lo sono? E non tirare di nuovo fuori quella storia di essere figlia di un angelo e un demone>> Sapevo che non mi diceva mai tutta la verità, alla fine non sarebbe stato tanto grave se fossi figlia di un angelo e un demone, insomma, non sarebbe stato un pretesto per tutta questa segretezza a cui ero costretta a sottostare. Poi un'altra cosa non mi quadrava, mi sentivo cambiare in continuazione, quand’ero più piccola ero composta più da sostanza angelica che di tenebre,o almeno così ricordo, eppure, più tempo passavo con David, più mi avvicinavo a somigliare un demone. I poteri da angelo prima erano molto più forti, ma ultimamente li sentivo affievolirsi dentro di me e contemporaneamente, quelli da demone aumentavano. Guardai David e notai una cerca sorpresa nel suo sguardo, come se non si aspettasse le mie parole, poi parlò  << Lo sei e basta, sei diversa da tutti gli altri, sei capace di fare cose che nemmeno ti immagini, ed’è meglio che tu non sappia troppo di questa faccenda, non sapere, a volte è meglio; perché qualcuno ti cerca, ma non ti troverà finché ti fiderai di me>> .

Quelle parole mi turbarono. Potevo fare cose che nemmeno sapevo di poter fare? Ma cosa stava dicendo? Se era veramente così, la risposta a tutte le mie domande era sempre stata dentro di me. Avevo una nuova pista che David, non immaginava nemmeno di avermi dato.

Liam

Camminai senza meta per non so quante ore. Pensai a Caroline, a quello che le avevo letto nella mente. Dovevo parlarne con qualcuno, ma avevo promesso di non farlo. Decisi di incontrare un vecchio amico per delle risposte, sapevo già dove trovarlo. Mi incamminai verso la zona est della città, passai davanti a alcuni negozi prima di trovare il locale che cercavo. Entrai nel ristorante di cucina cinese, mi guardai in torno alla ricerca di una faccia famigliare,pochi istanti dopo, la scorsi dietro al bancone; non era cambiato per nulla dall’ultima volta che l’avevo visto, tutto il resto del corpo era giovane e in forma, ma gli occhi trapelavano saggezza e vecchiaia, erano a mandorla e scuri come caffè. Mi avvicinai a Maly, che quando mi notò mi accolse con un sorriso .

<< Da tanto che non ci si vede Liam>>

<< Lo so, sono stati anni impegnativi. Però non sono qua per due chiacchiere tra amici.>>

 << Che problemi ci sono ? >> Il sorriso di Maly scomparve, facendosi serio.

<< Nessun problema, per ora, volevo solo delle informazioni>>

<< Qual è l’argomento in questione?>>

<< Ti sei mai imbattuto in una creatura che fosse mezzo angelo o mezzo demone?>> chiesi, rimanendo sul vago.

<< In antichità succedeva più spesso, ma di questi tempi non se ne vedono più >>

<< Come si sono generate queste creature?>>

<< Non si sono generate, si stanno solo evolvendo o convertendo. Lascia che ti spieghi meglio>> Detto questo,Maly spostò una sedia dal bancone facendomi sedere, fece cenno a un cameriere di portargli da bere. Rimase in silenzio finché non arrivò il suo sidro di mele, portò lentamente alla bocca il bicchiere e ne sorseggiò, con calma, il contenuto. Era concentrato, come se tentasse di rielaborare le sue lunghe memorie. Riappoggiò il bicchiere al bancone e iniziò a raccontare. << Quando gli angeli scesero sulla terra, mandati da Dio, per istruire gli umani appena creati, dovevano solo  fargli capire chi era il loro capo e protettore, chi li aveva generati e a chi dovevano essere grati e di conseguenza portare rispetto. Ma qualcosa non andò secondo i piani, gli angeli, erano talmente affascinati da questa specie, che si dimenticarono la loro missione originaria, iniziarono a insegnare agli umani le tecniche per lavorare la terra e i materiali, a sfruttare le risorse, diventarono lussuriosi. Tutto questo andò contro il volere divino. Gli angeli venivano venerati dagli umani come divinità, e loro stessi si sentivano superiori a Dio. Dopo non molto tempo alcuni iniziarono a ribellarsi, guidati dal portatore di luce, Lucifero, ormai accecato dal potere iniziò una vera e propria guerra che continua tuttora; così molti angeli si convertirono al lato oscuro, pian piano diventavano sempre più malvagi, l’essenza angelica iniziava a scomparire, e con questa, i sentimenti : il perdono, la compassione, l’amore. Alla fine di questo processo di “perdita della luce”, degli angeli, rimasero solo i demoni, esseri potenti e spregevoli, e così iniziò una guerra che è in corso sino ad’oggi. Se ti capita di incontrare una creatura metà angelo e metà demone, significa che è una creatura in transizione, un angelo che essendo a stretto contatto con i demoni , sta assumendo le loro sembianze, come successe anni fa è in fase di conversione alle tenebre , ma può ancora essere salvata>>

Ero turbato da quelle parole, da quello che ne sapevo Caroline era figlia di un angelo e di un demone e non mi sarei mai aspettato tutta questa storia della transizione, a dirla tutta non avevo nemmeno capito bene la storia del dettaglio.

<< Ma una creatura così, non potrebbe essere figlia di un angelo e di un demone? >> Chiesi io. L’uomo mi guardò e si mise a ridere.

<< Non possiamo procreare, quindi è decisamente impossibile>> mi spiegò Maly.

Adesso si che ero confuso, Caroline era convinta della storia che le avevano raccontato, dei suoi genitori, che in realtà, non erano mai esistiti. Quindi quel demone le aveva mentito spudoratamente per tutto questo tempo, con l’intento di convertirla alle tenebre. Ma perché mai fare una cosa simile?

Rimasi seduto, con le mie mille domande. Non potevo dire tutto a Maly, dopotutto avevo promesso. Prima avrei parlato con Caroline; se quello che aveva detto Maly era vero, c’era ancora speranza per lei.

The dark shinesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora