La passone ha il tuo nome. Capitolo 4

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Emily.

Aprendo la porta, rimango sorpresa di una visita inaspettata, ma abbracciandoli felice di vederli, mi accorgo dello sguardo mortificato di Adriana. Questo suo atteggiamento non è per niente rassicurante, penso, mentre Diego prendendomi per le braccia, mi scuote con irritazione, <<ma sei stupida?>> <<Io non ti capisco, cosa stai dicendo?>> <<Non fare la finta tonta, non dovevi permetterti>> <<Diego, lasciami immediatamente>> <<se lo faccio, ti prendo a schiaffi>> <<provaci e te ne pentirai>>. In quel momento sento suonare di nuovo alla porta e Adriana aprendola esclama <<ecco, ora il quadro è completo>>. Merda ci mancava solo lui. Eric gli lancia uno sguardo sbieco, poi rivolge la sua attenzione su me e Diego, mentre intuisco il motivo della sua visita, con rabbia gli urlo <<lasciami!>> e lui con lo stesso tono, <<nessuno ti ha chiesto niente>>. Mi ritrovo Eric al mio fianco, che afferra il polso di Diego e con calma glaciale, <<tu chi sei? Te lo dico una sola volta, lasciala!>> Katya, vedendo lo sguardo minaccioso di Eric e la fermezza di Diego, per evitare altre discussioni, avvicinandosi gli prende l'altro braccio, <<penso che dovresti ringraziarla invece di rimproverarla>>. Lui mi lascia ed Eric gli libera il polso restando al mio fianco. Guardo Diego ancora con più rabbia e stringendo i pugni <<prova a dire un'altra parola e ti cancello dalla mia vita!>>. Lui furibondo mi punta il dito contro <<ti avviso, la cosa non finisce qui!>>. Mi gira le spalle e va via. Katya mi stringe, dicendo <<ci penso io>> sorride a Eric, poi rincorre Diego fuori. Adriana mi guarda esitante, cercando di giustificarsi <<io non gli ho detto nulla, lui ha ascoltato mentre ne parlavo con Katya>> <<se tenevi chiusa quella boccaccia, tutto questo non sarebbe successo, certe volte sei peggio di tua figlia. Ora vattene prima che ti dico qualcosa di veramente offensivo>> <<ti prego non avercela con me>> <<Adriana. Vattene! Ora>> e lei con tono mortificato <<va bene, ci vedremo domani?>> <<Forse>>. Resto ferma, arrabbiata con gli occhi fissi sulla porta e con Eric che mi guarda attentamente, poggiato al muretto che divide la cucina dal salone, con le braccia incrociate sul petto, e con uno scatto nevrotico mi volto, afferro il vaso dal tavolino accanto al divano e lo lancio con furia contro la porta, urlando <<vaffanculo! Perché gli uomini sono così ottusi, perché non capiscono mai?>>. Resto lì immobile con la mia rabbia e con Eric che continua a fissarmi in attesa di spiegazioni, mentre il campanello suona. Non mi muovo, non voglio sapere chi fosse, ma Eric sposta i cocci con il piede e apre. Sono di nuovo loro, non c'è proprio modo di porre fine a questa che sarà sicuramente l'inizio di una tragedia. <<Possiamo entrare? Io sono Diego, lei è Katya, la mia fidanzata e lei, è Adriana>> e lui gli fa cenno con la mano di sì. Katya viene direttamente da me e mi cinge le spalle con un braccio ed io poggio la fronte sulla sua spalla e chiudo gli occhi accettando il suo conforto, mentre Diego esordisce, <<mi dispiace esserci conosciuti in questo modo, ma lei ti ha detto perché stavamo litigando?>> <<Non ancora, ma adesso me lo dirai tu>> <<ha ceduto a un ricatto per colpa mia. >> <<Quale ricatto?>> chiede guardandomi accigliato. Rivolgo gli occhi su Diego angosciata per quello che sta per dire e Katya, accortasi della mia espressione, mi dice <<non preoccuparti>> mentre i miei occhi si colmano di lacrime ascoltando il racconto di Diego, <<mi trovavo qui una sera in cui Pietro la venne a cercare dopo che si erano lasciati e poiché lui non mi è mai piaciuto, non lo feci entrare e litigammo. Mi provocò dicendo che se non mi fossi fatto da parte mi avrebbe ridotto a pezzi, a quel punto non mi mossi aspettando la sua reazione e così mi diede un pugno, ma la parte peggiore l'ebbe lui, gli ruppi il naso e mi denunciò, dicendo che per difendere Emy dalle mie molestie eravamo venuti alle mani. La testimonianza di Emy non servì a nulla, anzi peggiorò la cosa. Con le loro conoscenze fecero risultare che fosse a mio favore, giacché io la ricattavo e così per paura mi difendeva. Pietro a sua volta, usò l'arma del ricatto con lei, dicendole che se avesse accettato di uscire con lui, avrebbe ritirato la denuncia, anzi avrebbe fatto in modo che non fosse mai esistita. Lei accettò e lui mantenne la parola consegnandole quella sera stessa la denuncia, poi uscirono ed è successo quello che tu già sai. Io tutto questo l'ho saputo ieri ma solo perché, Katya ha messo sotto torchio Adriana>>. Poggia amichevolmente una mano sulla spalla di Eric e aggiunge, <<ti ringrazio per averla aiutata, e non biasimarla, anche se si è comportata da stupida. L'ha fatto per aiutare me, e se non ti ha detto tutto, l'ha fatto per paura, non vuole che tu ti metta nei guai come me, sai lei possiede molte virtù e l'altruismo è una delle tali>>. Eric non risponde nulla a Diego, ma tenendo lo sguardo nel mio, viene lentamente da me, <<non mi piace sapere le cose in un certo modo, e poi ti ho già spiegato che di me non ti devi preoccupare. Ti ho promesso che non gli farò nulla ed io mantengo le promesse, ma ti giuro Emily che se scopro che ti ricatta ancora, è guerra aperta e se prova solo a sfiorarti, io lo uccido e tu non potrai fare nulla per fermarmi. Ricordi? Ne ho fatta una questione di principio>>. Commossa e preoccupata dal suo interesse protettivo gli poggio una mano sulla guancia, dicendogli <<maledico la mia stupidità, avrei tanto voluto incontrarti in un altro modo>>. Eric sorride, e prendendomi dalle braccia di Katya, stringe i miei polsi dicendo, <<non credo che tu sia stupida. Sei solo un essere che ha agito senza riflettere sulle conseguenze delle proprie scelte. Spero che da questo tu abbia imparato qualcosa. >> <<Ho compreso che per colpa mia tu ti metterai nei guai ed io non voglio, ma nel caso in cui succeda, me la prenderò con Diego, stavolta distruggendogli la macchina>> e guardando con sfida il mio migliore amico <<il vaso era diretto a te. >> <<Mi hai lanciato il vaso?>>. Per alleggerire la situazione, si finge spaventato nascondendosi dietro a Katya. <<Sì, e se non vai via, la macchina, la distruggerò adesso>>. Eric ride e lui, <<non ridere, l'ultima volta che l'ha detto, ha disegnato sulla mia auto nuova dei geroglifici>>, poi controllandosi stringe la mano a Diego, <<ti sei guadagnato un posto tra le persone che ammiro>> <<anche tu e chiamami se decidi di ucciderlo>> <<non ti preoccupare. Certi piaceri li riservo solo per me>>. Katya ridendo lo abbraccia, <<grazie, ti siamo infinitamente grati per averla aiutata>> <<oh! Lo sarete un giorno. Forse>> scherza Eric, poi si volta verso di me, <<ora devo andare>> e sfiorandomi il viso con una carezza, lasciandomi una scia infuocata sul volto, <<a presto Emily>>. Esce dalla porta e Katya rivolgendosi ad Adriana che è rimasta in disparte esclama, <<ehi quello è un esemplare unico di maschio>> facendola sorridere. Restiamo ancora insieme, e gli racconto di Eric ottenendo un'approvazione da Diego sulla sua personalità.

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