VII

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"Have you ever fed a lover with just your hands? Closed your eyes and trusted, just trusted?
Have you ever thrown a fistful of glitter in the air?
Have you ever looked fear in the face and said, "I just don't care."?
It's only half past the point of no return,
The tip of the iceberg, the sun before the burn
The thunder before the lightning and the breath before the phrase "Have you ever felt this way?"

- Glitter in the air, P!nk


Quando arrivano davanti ai campetti di calcio Harry sente la temperatura abbassarsi di colpo, non che non faccia già abbastanza freddo nella periferia di Londra quella sera.
Si guarda intorno mentre Louis parcheggia e sente le mani stringersi al sedile come a non volerlo lasciare mai, Sam alle sue spalle canticchia qualcosa di incomprensibile alle sue orecchie e Louis è raggiante, Harry crede di non averlo mai visto sorridere in quel modo. Ha le guance rosse e gli occhi brillanti, i capelli in disordine che escono dispettosi dal cappellino di lana che ha in testa. Ha uno sguardo fiero in viso e Harry vorrebbe davvero imitarlo. Lancia una rapida occhiata allo specchietto retrovisore per controllare la sua di espressione e non appena si guarda in faccia gli viene voglia di urlare.
Si vede più pallido del solito e con gli occhi spaventati, non solo si vede in ansia ma sente anche il suo stomaco contrarsi per l'ennesima volta, sa di non avere niente da temere, infondo lo sa ma in superficie non riesce a non essere ansioso. Quella sera conoscerà tutti gli amici di Louis, quella sera verrà presentato come parte della famiglia di qualcuno per la prima volta e in cuor suo Harry, oltre all'ansia, sente anche una paura ingiustificata.
Paura di non piacere.
Paura di essere oggetto di scherno.
Paura di non essere accettato da chi, in qualche modo, è parte della vita di Louis, dalle persone che condividono con lui una delle sue più grandi passioni. Harry ha paura di non essere abbastanza e proprio non sa come farsela passare. Si rende conto di essersi allontanato completamente dalla realtà quando sente una mano di Louis stringergli la coscia e "Siamo arrivati" dirgli ridendo.
Harry si volta a guardarlo di scatto e come al solito Louis riesce a leggere ogni dettaglio di quegli occhi verdi e "Che succede?" gli chiede mentre Sam continua a canticchiare avvolta nella sciarpa con i colori della squadra di Louis.
Harry sospira e "Io-" fa per parlare ma Louis lo ferma e "Ti adoreranno" gli dice e il minore non lo sopporta, non sopporta quel modo di Louis di sapere sempre cosa non va, cosa gli passa per la testa, Harry non lo sopporta e allo stesso tempo lo adora. Non ha molta dimestichezza con le parole, non gli è ma stato chiesto di averne. Si sente nudo davanti agli occhi di Louis, in continuazione, eppure non si sente vulnerabile, si sente protetto e capito, si sente accolto ed è una sensazione strana nella sua novità.
Ad Harry non era mai successo.
"E se non lo facessero?" gli domanda con le guance rosse.
Louis sbuffa ridendo e "Come potrebbero?" gli chiede veramente incredulo, cosa che rovescia lo stomaco di Harry e lo fa sentire la persona più speciale sulla faccia della terra.
Louis si volta verso Sam e "Ehi Sammy" la richiama sorridendole, la bambina lo guarda aspettando e "Com'è Harry?" le domanda e il riccio sente i suoi occhi sgranarsi e la pancia riempirsi di aspettative.
Le labbra di Sam si inarcano in un sorriso spacca guance prima di "Il migliore!" dire come se fosse scontato. Harry sente il cuore riscaldarsi e le sorride piano sentendosi già più al caldo.
Louis si volta a guardare il ragazzo e "Chi non ti adorerebbe, Harry?" gli chiede.
Il minore abbassa lo sguardo sorridendogli e "Melenso" lo prende in giro imitando il tono schifato che Louis gli ha proposto decine di volte.
Il castano ride, gli ruba un bacio e "Adesso muoviti" gli dice spingendolo piano "Ho una partita da vincere" conclude scendendo dalla macchina.
Non appena anche Harry scende dalla macchina sente Sam tirargli la manica del giaccone e "Posso salire sulle spalle?" chiedergli tirando fuori un labbruccio che Harry considera criminale, infatti le sorride, si abbassa e la lascia salire per poi rendersi conto che Louis gli sta tendendo la mano per portarlo ai campetti.
Harry la afferra senza nessuno timore e si lascia guidare vicino ad un gruppetto di altri ragazzi già in uniforme e pronti a giocare.
Louis si annuncia con un colpo di tosse e tutti quanti si voltano a guardarlo per poi aprirsi in dei sorrisi caldi e sinceri.
A Harry piacciono.
Viene subito raggiunto da Liam che "Abbiamo una tifoseria d'eccellenza stasera" fa riferimento al ragazzo e a Sam sulle sue spalle. Harry gli sorride battendogli il pugnetto per poi girarsi verso Louis che "Ragazzi" richiama l'attenzione di tutti e "Lui è Harry, il mio ragazzo" lo annuncia così, senza nessun preavviso.
Harry sente le gambe tremare e le guance andare a fuoco, fa per presentarsi al gruppo ma Sam è più veloce di lui e "Harry ha una camicia con i fenicotteri!" dice a tutti quanti che guardano la bambina e scoppiano a ridere, il ragazzo sente gli occhi spalancarsi e si trova a corto di parole da dire così opta per una semplice scrollata di spalle e un "Piacere" che lo salva in maniera disinvolta.
Uno dei compagni di Louis si fa avanti e "Oh no" gli dice "Il piacere è tutto nostro, Louis non fa altro che parlare di te da mesi e ci chiedevamo proprio quando-" cerca di continuare a parlare ma Louis si fionda su di lui coprendogli la bocca con una mano e facendo ridere tutti.
"E' inutile, Lou" lo riprende Liam "Harry ormai sa bene quanto tu possa essere imbarazzante, giusto?" domanda al riccio sorridendogli.
Harry ride e "Decisamente" gli da ragione guadagnandosi un'occhiata storta di Louis che "Sono il capitano" ricorda ai suoi amici.
Un ragazzo dai capelli biondi ride e "Allora vatti a vestire, manchi solo tu" lo spinge verso lo spogliatoio accompagnandolo.
Louis fa un occhiolino a Harry prima di andare via e il secondo dopo sta correndo verso lo stabile accanto al campetto.
Un altro compagno di Louis si avvicina ad Harry che continua a tenere stretta Sam e "Ci metterà una vita perché mentre si cambia recita ogni santa volta il discorso de 'Il Gladiatore', non è vero Liam?" dice girandosi verso il migliore amico di Louis che gonfia il petto e "Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell'esercito del Nord, generale delle legioni Felix, servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio, padre di un figlio assassinato, marito di una moglie uccisa e avrò la mia vendetta in questa vita o nell'altra" recita a sua volta lasciando Harry a bocca aperta e generando un applauso di Sam che "Però papà lo fa con una voce più bassa" dice al ragazzo chinandosi sulla testa di Harry.
Liam la guarda e "Tuo padre?" le domanda "Impossibile" dice ridendo e pizzicandole il naso.
"Prendono il calcio alla leggera come puoi vedere" il compagno di squadra di Louis dà una gomitata scherzosa nel fianco di Harry che si ritrova a ridere e ad amare anche quel lato del suo Louis, anche quella sua sfaccettatura infantile, quel suo sfogo, quella sua passione e non vede l'ora di vederlo all'opera.
"Al mio segnale scatenate l'inferno!" aggiunge Harry facendo ridere tutti ed è un attimo che gli scalda il cuore, è l'attimo in cui riconosce sguardi carichi di simpatia e niente altro che interesse nei suoi confronti, è l'attimo in cui capisce che lui alla vita forse non avrebbe potuto chiedere di meglio.

I'll make this feel like homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora