V

6.9K 378 51
                                        


"Nights like this lead to love like ours, you light the spark in my bonfire heart.People like us don't need that much, just someone that starts the spark in our bonfire hearts "- Bonfire Heart, James Blunt



Harry ha paura di riuscire a mangiarsi anche la carne delle sue mani in quel momento.
È in macchina con Louis e sono diretti verso la scuola di danza di Sam dove ci sarà anche Beth. Il ragazzo non sa cosa aspettarsi e, senza neanche capire bene il perché, si sente nervoso come lo è stato poche altre volte nella sua vita.
A Louis, nonostante abbia scelto di far finta di niente per non angosciarlo ancora di più, questa cosa un po' lo lusinga.
Si riconosce nel suo piccolo gioco sadico e si sgrida mentalmente ancora una volta.
Riguarda Harry con la coda dell'occhio e lo vede mangiucchiarsi un dito e muovere il piede su e giù come un ossesso, è adorabile, Louis non può davvero fare a meno di pensarlo.
Lo è nella sua camicia leopardata, nei suoi capelli spettinati e nei suoi occhi inquieti.
Louis si ritrova a ridacchiare e "Harry" lo richiama abbassando la musica "Mi spieghi cosa ti rende così nervoso? È Sam, l'hai vista mille volte e sai quanto ti adora" cerca di rassicurarlo.
Adora la ruga di preoccupazione che solca la fronte del ragazzo ma è spaventato che al povero Harry possa venire un infarto di quel passo.
Harry si volta a guardarlo e "Non è per Sam" confessa "Lo sai che la adoro e sono felice di vederla dato che è passata una settimana dall'ultima volta" nota con un pizzico di disappunto nella voce che a Louis, come ogni cosa che riguarda Harry, non sfugge.
Ne sorride deliziato e "Allora? Hai paura che il suo insegnante possa provarci con te?" lo prende in giro "Non ti preoccupare, hai visto che sono più che bravo a difendere ciò che è mio" dice senza pesare neanche per idea nemmeno una di quelle parole.
L'ha detto.
L'ha chiamato suo.
Ad alta voce.
Davanti a lui.
Harry lo guarda sorridendo impercettibilmente con le guance arrossate perché quasi non riesce a crederci: Louis Tomlinson l'ha descritto come roba sua, lo stesso Louis Tomlinson che poche ore prima voleva farsi da parte e lasciarlo andare per dargli più libertà.
A Harry Styles la libertà non serve, ne ha già assaporata tanta, abbastanza da capire di preferire il calore del sorriso di Louis e un abbraccio della sua piccola Sam. Guarda Louis e lo vede a disagio.
Ride di quel ragazzo e "Non hai detto niente di sbagliato" gli fa notare stringendo la mano che Louis tiene sul cambio.
Il castano sorride guardandolo solo per un secondo e ricambia la stretta come meglio può.
"Beth ti adorerà" gli confessa Louis d'un tratto, non ha mai avuto dubbi sull'ansia di Harry che si volta a guardarlo impressionato "Lei è brava con le persone, Sam questo l'ha preso da lei" gli spiega Louis.
"Magari oggi" ipotizza Harry "Ma non gli piacerò più quando saprà chi sono davvero, quando scoprirà chi aiuta sua figlia a fare i compiti e chi gioca con lei e chi-" dice sicuro lasciando andare la mano di Louis che improvvisamente sente un fuoco accendersi nel petto ma si interrompe quando "Chi sei davvero?" gli domanda Louis e Harry non sa rispondere, non sa da dove iniziare e francamente non ha neanche voglia di intraprendere quel discorso.
Louis accetta il suo silenzio e "Sei Harry, sei perfetto e sei più di quanto io abbia mai meritato" gli dice schietto senza guardarlo per poi parcheggiare la macchina, guardarlo un po' più rilassato e "Sai una cosa?" domanda al ragazzo più piccolo "Le piacerai così tanto che potrei anche ingelosirmi" gli dice scherzando.
Harry alza gli occhi al cielo ridendo e prima di scendere dalla macchina gli ruba un bacio, è facile come respirare.

Quando entrano dentro la scuola Louis ed Harry si fermano poco oltre le porte dello spogliatoio per aspettare Sam. Louis non può fare a meno di sorridere perché non vede l'ora di rivedere la sua bambina. Anche Harry è felice, Louis lo sa dal modo in cui non riesce a nascondere quel sorrisino che gli piega le labbra, dal modo in cui tiene le braccia incrociate sul petto e lo sguardo fisso su quella porta di legno. Quando alza lo sguardo trova Louis studiarlo divertito e "Che c'è?" domanda ridendo "Non la vedo da una settimana!" cerca di giustificarsi per le guance rosse ma non ne ha bisogno, Louis non potrebbe amarlo di più. Si limita a sorridergli e a morire di gioia quando la porta dello spogliatoio si spalanca rivelando una Sam vestita del suo tutù rosa e con delle scarpette che Louis non riconosce.
Non ha comunque il tempo di preoccuparsene che d'istinto si abbassa a prendere tra le braccia sua figlia e a stringerla mentre la solleva e "Papà!" lo richiama felice e sorridente.
Louis se la stringe addosso e "Ciao scimmietta" la saluta baciandole una guancia "Possibile che tu sia cresciuta in questi pochi giorni?" le domanda retorico, lei ridacchia e scuote la testa per poi voltare lo sguardo verso il ragazzo poggiato al muro che li stava giusto guardando "Harry!" urla felice verso il ricciolino che per poco non si scioglie per terra.
Louis la lascia andare e la guarda correre tra le braccia di Harry che la solleva sorridente e le lascia un bacio sull'altra guancia, Sam lo abbraccia e "Ti ho preparato tanti disegni" lo informa con un sorriso a quasi trentadue denti. Harry la guarda stupito e "Grazie!" le dice con le guance rosse e gli occhi pieni di gioia.
"E quindi è lui il famoso Harry di cui parli da giorni" dice una voce appena sbucata dallo spogliatoio, il ragazzo non ci mette molto a riconoscerla.
La sua bellezza è inquietante, Harry non può fare a meno di ammetterlo, è ammaliante, è quasi ipnotica nei suoi capelli biondi, nei suoi occhi scuri e nel suo corpo snello e longilineo. Lascia andare Sam quando la vede e "Harry" le porge una mano che la donna accetta e "Beth" si presenta sorridendo piano, senza dare troppa confidenza, proprio come Louis.
Quest'ultimo si avvicina ad entrambi e "Harry fa mangiare le verdure a Sam, lo sai?" le racconta sorridendo, Beth si volta a guardarlo accennando un sorriso tirato per poi "Ti sei scelto proprio un bravo ragazzo allora?" domandare all'uomo che impallidisce appena "Forse un pizzico più giovane di te?" squadra Harry che sente lo stomaco rivoltarsi e il cervello quasi esplodere al suono di quelle parole, soprattutto quando vede l'espressione di Louis rabbuiarsi per qualche secondo.
L'espressione dell'uomo si illumina appena di nuovo quando "Inizia la lezione!" Sam avvisa tutti e tre per poi prendere sua madre per la mano che "Aspettami dentro Sam" le sorride piano "Parlo con papà, mi cambio e vengo dentro a fare lezione con te, ok?" le domanda lasciandole un bacio.
Sam annuisce e saluta il suo papà mandandogli un bacio prima di chiudersi la porta della sala alle spalle, Louis la guarda mettersi alla sbarra dalla grande vetrata che mostra la sala e le fa un occhiolino prima di voltarsi verso Beth e "Non credo siano affari tuoi" le dice tranquillo e con un sorriso che Harry non gli ha neanche mai visto in faccia, di sicuro Louis non l'ha mai usato con lui e non potrebbe esserne più felice.
"No" gli dice lei fredda e schietta quasi quanto lui "Ma le sue scarpe da danza dovrebbero esserlo, gliene ho comprato un nuovo paio dato che forse non ti sei accorto che le altre erano rovinate" gli fa notare.
Louis la guarda alzando un sopracciglio e "Ti sta aspettando" le ricorda "Ed è impaziente come me quindi ti conviene sbrigarti" la liquida tornando a guardare sua figlia fare degli esercizi alla sbarra.
Harry la guarda andare via quasi senza avere peso per poi voltarsi a guardare Louis e trovarlo con i pugni stretti e lo sguardo per terra, si avvicina al ragazzo e "Sam ti sta guardando" gli fa presente.
Louis alza lo sguardo e si volta di nuovo verso sua figlia mandandole un bacio, quando torna a guardarlo Harry vede un sacco di cose che non gli piacciono negli occhi di Louis, sono lucidi, sono feriti e sono spenti. Lui questo proprio non lo può sopportare. Si avvicina al ragazzo fino a far toccare le loro spalle, entrambi guardano verso la sala riparati da quella vetrata che li copre fino a metà busto.
Harry lascia scivolare una mano lungo il suo fianco e recupera la mano di Louis stringendola forte e accarezzandola piano, è una combinazione strana e Louis se ne rende conto, un po' come il suo the, la cosa bella è che in ogni caso solo Harry è in grado di creare entrambe le cose.
Louis si lascia stringere la mano e si arrischia addirittura ad accarezzare quella del ragazzo poggiando poi, lentamente, la testa sulla sua spalla. Harry sorride piano e sempre più piano si volta a guardare il castano per "Meglio?" chiedergli con le labbra sui suoi capelli fini.
Louis annuisce e "Non mi ero proprio accorto delle scarpette" dice risentito ad Harry che sente il cuore stringersi a livelli mai avvertiti prima, sente quasi di poterlo tenere tra le sue mani, decide di non dire niente perché in nessun caso Louis lo ascolterebbe o gli darebbe retta in quel momento così arrischia un semplice "Posso portarti fuori a cena stasera?" che gli esce quasi senza pensare.
Con sua grande sorpresa e felicità non sente Louis irrigidirsi al suo fianco ma lo sente sciogliersi e quasi distendersi sul suo corpo quando "Certo che puoi" gli risponde il maggiore stringendo la sua mano ancora un po' più forte.

I'll make this feel like homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora