IV

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"All I knew this morning when I woke is I know something now I didn't before.And all I've seen since eighteen hours ago is green eyes and frecklesand your smile in the back of my mind making me feel like I just wanna know you better'Cause all I know is we said hello and your eyes look like coming home.All I know is a simple name and everything has changed[...]And all my walls stood tall painted blue but I'll take them down and open up the door for youand all I feel in my stomach is butterflies, the beautiful kind, making up for lost time,taking flight, making me feel right"- Everything Has Changed, Taylor Swift & Ed Sheeran



Quella mattina Louis apre gli occhi perfettamente in orario.

Li spalanca e li richiude immediatamente quando dei flashback della sera precedente gli si ripropongono davanti agli occhi, mentre seppellisce il viso nel cuscino riesce quasi a sentire il calore delle labbra di Harry sulle sue e irrimediabilmente si ritrova a sorridere contro la stoffa morbida.
L'ha baciato.
Ha baciato Harry.
Harry l'ha baciato e ora si sente stupido come un ragazzino alle prime armi, senza esperienza, Louis si sente piccolo come non si sentiva da quando aveva diciassette anni, si sente vulnerabile e forte come un leone allo stesso tempo al solo pensiero di aver stretto Harry in quel modo.
Ricorda il modo in cui si sono sorrisi dopo quel bacio, gli occhi lucidi di Harry e quelle due fossette a rompergli le guance per quanto stava sorridendo. Ricorda l'intraprendenza con la quale Harry di baci gliene aveva rubati tanti altri. Ricorda la sensazione di benessere e pace nel sentirsi trattato in quel modo, come se fosse la cosa più preziosa della terra, tra le braccia di Harry era stato inevitabile sentirsi in quel modo.
Louis ricorda ancora di aver perso interi minuti a guardarlo quella sera, a trovarsi ad adorare ogni centimetro di quel ragazzo, ogni smorfia, ogni parola e quel suo accento, quella sua voce calda e dolce, accogliente proprio come una coperta calda in un giorno di pioggia e freddo.
Louis deve passarsi le mani sul viso per impedirsi di aprire gli occhi perché ha paura che aprendoli la realtà possa precipitargli addosso, ha paura che la sua razionalità possa stroncare ognuno di quei sentimenti che non sente nel cervello, non sente nel cuore ma sente direttamente alla bocca dello stomaco, sono lì, pronti ad incendiare tutto il suo corpo e a fargli tremare le gambe.
Perché da quando Harry Styles è entrato nella sua vita Louis non odia più la Domenica, si alza dal letto con uno spirito diverso e ha addirittura imparato ad amare i cani, ha imparato come cucinare per Sam e ha imparato a ridere davvero, senza trattenersi, senza preoccuparsi del mondo al di fuori della sua casa, quel mondo che lo spaventa tanto, l'ha sempre fatto, quel mondo che gli fa tremare le gambe e lo fa sentire piccolo.
Con Harry accanto, con la sua semplicità, la sua bontà d'animo e il suo coraggio le sue gambe non tremano e Louis non si sente neanche così piccolo da dover aver paura di qualcosa. Con Harry accanto Louis smette di splendere della luce riflessa di Sam e inizia a splendere della sua luce propria, di quella che un semplice ragazzo gli ha fatto ricordare di avere.
Inevitabilmente però Louis apre gli occhi e il mondo torna a bussare alla sua porta quando, voltandosi, riconosce la foto di una Sam senza i due dentini davanti sul suo comodino. Il mondo torna a pesargli sulle spalle quando si ricorda di aver promesso tutto se stesso a sua figlia, che non la deluderà mai, che ogni momento del suo tempo sarà sempre e solo per lei perché sua figlia lo merita, perché lei conta su di lui. La vita e il mondo gli tornano addosso quando si ricorda del suo lavoro e dei problemi che deve risolvere per tenere aperto il locale, tutto gli torna spaventosamente addosso soffocandolo quando si ricorda che Harry ha solo diciannove anni e una vita davanti, una vita che Louis, soffocato dai suoi impegni e dai suoi doveri, non potrebbe mai dargli.
Sussulta quando il suo telefono squilla. Risponde senza neanche guardare il mittente e "Papà!" si sente richiamare.
Prende un grande respiro e si sente meglio quando riconosce la voce di sua figlia.
"Buongiorno amore" la saluta sorridendo contro il cuscino, i capelli elettrici e disordinati quasi come i suoi pensieri.
"Ti ho svegliato?" domanda lei.
"Hai fatto bene" ride Louis non accennando ad alzarsi.
Sam ridacchia e "Lo so, l'ho fatto di proposito, oggi Beth viene a lezione di danza a vedermi, lo sai? Vieni anche tu?" gli domanda e Louis come potrebbe mai dire di no a quel "Ti prego!" ridacchiante.
Louis sorride e "Certo che si scimmietta" la rassicura e riesce ad immaginarla mentre sorride felice.
"Ci vediamo dopo papà, adesso devo andare a scuola, ciao!" lo saluta chiudendo poi la telefonata.
Louis sorride sentendo il petto caldo per l'amore che prova verso sua figlia e ne ha la sicurezza: Sam è e sarà per sempre la sua prima e unica priorità.
Così si alza e si veste mentre qualcosa, alla bocca del suo stomaco, inizia a disintegrarsi e a cadere facendo rumore, producendo un eco che Louis finge di non sentire ma che in realtà gli riempie la testa di chiasso e confusione.

I'll make this feel like homeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora