Di Male in Peggio

En başından başla
                                    

«Amore, Amanda dorme ancora?» La sentii chiedere, qualche ora dopo; mi alzai dal letto, precipitandomi ad aprire la porta per scendere da lei.
«Jennifer.» La mia voce risultò molto più sconvolta di quello che volevo mostrare, infatti lei mi guardò di traverso.
«Che succede?» mi chiese, mentre Yuri mi guardava supplichevole: non voleva che sapesse e infatti non avevo intenzione di dirle nulla, non volevo aggiungere altro stress a quello che già aveva.
«No, niente,» sorrisi, nel mondo più naturale possibile; «ti aspettavo per lo shopping... possiamo andare ora, così mangiamo e stiamo più tempo insieme, dato che poi tornerò a casa.» Accennai una risata, velando tutta la malinconia che ci stava dietro; non avevo intenzione di tornare a casa, ma neanche di rimanere un minuto di più con quell'uomo.
«Ma veramente io...» iniziò lei, spostando lo sguardo da me a Yuri e lui la interruppe.
«Andate pure, starò bene anche qui da solo.» Ridacchiò e un brivido terribile mi percorse la schiena, mentre le immagini di qualche ora prima mi scorrevano nella mente.
«Va bene, allora fatemi cambiare e usciamo.» Jenni sorrise, dirigendosi in camera e lasciandomi con lui, che tornò in cucina senza dire nulla.


Non avevo la benché minima fame, ma per non mostrare a Jenni il mio stato d'animo, mi sforzai almeno di mangiare un panino.
«Che avete fatto stamattina tu e Yuri?» chiese all'improvviso e quasi mi strozzai con il boccone.
«Mah... parlato un po' di tutto, sai la vita.» Forzai un sorriso, sentendo lo stomaco chiudersi.
«Bene, bene.» Sorrise, finendo il suo panino. «Allora stasera torni a casa? Sei sicura? Puoi rimanere quanto vuoi da noi, eh.» Il suo sguardo preoccupato mi svuotò il cuore. Avrei voluto stare con lei, come ai vecchi tempi, come quando stavamo insieme come una vera famiglia, ma non ce la facevo a dividere il mio spazio con suo marito.
«Sì, vado a casa, devo risolvere la questione.» Mi incupii; sapevo che stavo mentendo senza pudore, ma non avevo altra scelta.
«Sicura, Amanda?» Mi prese la mano e dovetti attingere a tutte le mie forze per non esplodere.
«Sì, sono sicura.» Accennai un sorriso e andammo a pagare.
Finalmente iniziava lo shopping; dovevo armarmi di nuovi vestiti se volevo attuare il mio piano senza destare sospetti e la sua proposta era caduta proprio a fagiolo. Girammo per un sacco di negozi e comprammo una marea di vestiti; presi addirittura tre paia di pantaloni, due abiti eleganti per il lavoro e cinque magliette casual, non tralasciando le favolose scarpe a zeppa che mi ero concessa.
«Allora, come ti senti?» mi chiese, mentre tornavamo alla macchina.
«Benissimo, hai proprio ragione, lo shopping fa proprio bene.» Risi di gusto perché mi sentivo davvero meglio; passare del tempo con lei mi era davvero d'aiuto, a volte mi mancava averla intorno ogni giorno; i suoi modi così bizzarri, a volte bruschi, a volte gentili, a volte inopportuni, a volte azzeccati, mi mancavano.
«Certo che ho ragione.» Rise anche lei, riponendo le buste nel baule della macchina per poi salire dalla parte del passeggero; guidavo io, dato che non volevo farla stancare.
Partimmo per tornare a casa, continuando a ridere e scherzare; nel mio cuore sapevo che presto tutto sarebbe finito, ma volevo godermi quegli ultimi minuti con la mia sorellona.
Parcheggiai nel vialetto di casa sua e scesi dalla macchina, aiutando poi lei; la accompagnai fino alla porta, portando le sue buste e lei mi guardò con una desolazione tale che avrei tanto voluto portarla via con me, via da Yuri, via da tutto quello schifo e tenerla con me per sempre.
«Mi mancherai tantissimo» iniziò lei, con gli occhi lucidi; sorrisi, abbracciandola, e a quel punto scoppiò a piangere sulla mia spalla.
«Tornerò da te, non sto andando in guerra.» Cercai di sdrammatizzare, accennando una lieve risata, mentre le accarezzavo la schiena.
«Lo so, lo so.» Rise tra le lacrime e si staccò da me, asciugandosi le guance. «Sei davvero sicura di voler andare?» Mi prese il viso tra le mani e per un momento credetti che non ce l'avrei fatta ad andarmene; poi, però, mi tornò in mente quel mattino con Yuri e annuii decisa.
«Basta chiedermelo,» sbuffai una risata «sono sicura, Jennifer, devo affrontare questa cosa.» Non mentivo quasi mai alle persone a cui volevo bene e sapevo perfettamente di stare sbagliando, ma non riuscivo a pensare di fare diversamente.
Ci salutammo per l'ultima volta e portai le mie buste in auto; rimasi qualche minuto ad osservare la casa di mia sorella e misi in moto, iniziando a guidare per tornare verso la mia amata New York, anche se in quel momento non era proprio una delle mie mete predilette.



Guidai fino all'Empire State Building, aiutata anche dal navigatore che avevo impostato, e parcheggiai davanti all'hotel; scesi dalla macchina prendendo le mie buste e dirigendomi dentro.
Era un piccolo hotel da due stelle, non mi serviva molto, solo una camera in cui dormire per qualche giorno per stare lontana da tutti.
«Buonasera» mi accolse la receptionist, con un grande sorriso sulle labbra; ricambiai il gesto, prendendo il portafogli.
«Buona sera, vorrei una stanza singola per qualche giorno.»
«Sa già quanti giorni?» La guardai meglio, notando una certa somiglianza con una mia vecchia compagna di college.
«No, però più di due notti sono sicura» risposi, accennando un sorriso.
«Va bene, mi serve un documento e l'acconto di cento dollari.» Sorrise e le porsi la carta di credito, la strisciò nella macchinetta mentre io mi soffermai ad osservare i suoi vaporosi capelli scuri, di un castano intenso, che le ricadevano sulle spalle, gli occhi di un verde pallido, quasi spento, e un nasino fine che le caratterizzavano il viso.
La conoscevo, ne ero sicura.
Mi diede indietro la carta di credito e si tenne il mio documento, porgendomi una chiave e indicandomi il percorso per arrivarci; raccolsi le buste e seguii l'indicazione datami, per poi entrare nella piccola stanzetta che emavana un leggero odore di sudore.
Sistemai le buste sul pavimento per poi lasciarmi cadere sul letto, stanca di tutto.





~
Povera Amanda.
È un po' sfigata, non trovate?
Prima Luke, poi Jamens, ora Yuri.
Potrebbe andare peggio di così? (E siamo solo al capitolo sette.)

Spero vi sia piaciuto il capitolo.

Un bacio :*
~

*revisionato*

Changes.Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin