Capitolo 1

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- Svegliati Mila! - Mi urlò mio padre dalla cucina. Controllai l'ora sul mio orologio digitale e quando vidi che ora era mi alzai di scatto dal letto e corsi in bagno a cambiarmi. Ero in ritardo per la scuola, di nuovo! Mi lavai la faccia ed i denti, presi dalla mia camera i primi vestiti che vidi e finì con un po' di trucco. Quando scesi in cucina per salutare mio padre, lo vidi indaffarato con il suo cellulare.

- Papà, che stai facendo? - Gli chiesi curiosa. Appena mi vide rimise il cellulare in tasca e rise.

- Stavo parlando con una donna davvero niente male. - Risi. Era ormai da un po' di anni che mio padre girava nei siti per gli incontri online, ma non aveva mai trovato la persona giusta. Smise per qualche mese dopo che andò ad un appuntamento con un trans.

- Sono in ritardo per la scuola, salutami Emily appena si sveglia. - Corsi in salotto per aprire la porta di casa.

- Va bene, ci vediamo dopo amore. - Mi diede un bacio sulla fronte e uscì di corsa verso la scuola.

Fortunatamente non era distante, ma per via dei semafori rossi e delle vecchiette che attraversano la strada sono riuscita ad arrivare in ritardo, un'altra volta.

Appena entrai in classe il professor Fitz sospirò.

- Signorina Cabello, dovrebbe perdere il vizio di arrivare in ritardo. -

- Mi scusi, ma almeno io vengo a scuola. - Gli dissi riferendomi alla mia compagna di banco che non si fece vedere nemmeno il primo giorno di scuola.

Il professore iniziò la sua noiosissima lezione e senza accorgermene mi addormentai in classe.

Fui svegliata dalla campanella e vidi qualche mio compagno guardarmi e ridere. Mi stiracchiai ed uscì dall'aula. Avevo dormito molto bene e continuai a dormire per il resto delle lezioni fino all'ora di pranzo.

Andai a sedermi al solito tavolo e qualche minuto dopo arrivarono le mie migliori amiche: Dinah ed Ally.

- Ehi stronzette, come state? - Le salutai.

- Alla grande. Oggi si fa una festa dal nuovo "ragazzo" di Ally. - Risi alla faccia di Dinah quando disse la parola ragazzo.

- Dai, sarà l'ultima festa a casa sua. Tu vieni, vero? - Mi chiese Ally. Lei è davvero una ragazza particolare. Si mette con dei ragazzi stra ricchi per poter organizzare delle feste da sballo nello loro ville.

- Mi piacerebbe, ma sapete che non posso. - Sospirai. Loro annuirono senza fare altre domande. Appena la campanella suonò io me ne andai da scuola.

- Tagli di nuovo? - Mi chiese Ally prima che me ne andassi. Io annuii e le salutai.

Arrivata a casa trovai mio padre attaccato al cellulare.

- Quella donna ti ha rubato il cuore, paparino? - Gli chiesi ridendo. Lui si spaventò quando sentì la mia voce, era così preso che non si era accorto di me.

- Sì, questa donna è stupenda. E' gentile, simpatica e soprattutto bellissima. Ha due figli e a quanto pare si trasferiranno qua tra qualche settimana, ma da quanto ho capito un suo figlio è già qua in città dalla scorsa estate. - Vidi un sorriso apparire sul suo volto mentre mi parlava di questa donna misteriosa. Ero felice di vedere mio padre così preso. L'ultima volta che l'ho visto così è stato prima che mamma morisse.

- Wow, Alejandro Cabello si è innamorato! -

- Ma sta' zitta! - Mi urlò lanciandomi il cuscino del divano e prendendomi in piena faccia. Gli rilanciai il cuscino ridendo.

- Dov'è Emily? - Gli chiesi ricordandomi di lei.

- E' sopra. Credo stia giocando con le pistole che le hai regalato. - Tornò a guardare il suo cellulare che stava suonando senza sosta.

Corsi di sopra e quando entrai in camera di Emily mi arrivarono i proiettili di gomma addosso.

- Mi arrendo! - Urlai alzando le mani in alto.

- Mama!! - Urlò la piccola figura appena mi vide, corse verso di me e mi abbracciò forte con le sue piccole braccia. Lei è Emily, l'ho avuta 2 anni fa, quando avevo solo 16 anni. Lei è l'amore della mia vita e farei di tutto pur di vederla felice.

- Ehi piccola, come stai? - Le chiesi dandole un bacio sulla punta del naso e lei lo arricciò facendomi ridere.

- Noia.. - Fece il broncio.

- Hai voglia di andare al parco? -

- Siii! - Urlò la bambina applaudendo.

Andammo al parco proprio davanti casa nostra e appena arrivammo, Emily mi trascinò nell'altalena dove c'era una ragazza che stava fumando. Mi avvicinai a lei ed iniziai a sentire il bruttissimo odore del fumo.

- Ehm.. Scusa.. Potresti scendere? - Cercai di chiederle gentilmente, ma appena mi vide iniziò a fissarmi. Aveva degli occhi verdi stupendi, ma il suo sguardo era vuoto. Non riuscivo a leggere nessuna emozione.

- Perchè dovrei? - Mi rispose facendo un tiro e rilasciandomi il fumo in faccia.

- Mama.. Allalena! - Sentii Emily dietro di me, pregandomi di farla andare nell'altalena.

- Oh.. Una giovane mammina. - Sorrise, lasciandosi fuggire una piccola risata.

- Hai qualche problema? - Mi stava davvero dando sui nervi. Si alzò e subito dopo Emily corse a sedersi ridendo. La ragazza si avvicinò a me e mi sussurrò nell'orecchio.

- Troia. - E se ne andò lasciandomi lì con la rabbia che mi ribolliva dentro, ma cercai di calmarmi non appena vidi la mia adorata figlia cercare di dondolarsi sull'altalena da sola. Corsi dietro di lei ed iniziai a spingerla per farla dondolare sempre più in alto, ma non troppo. Mentre dondolava felice, rideva ed adoravo sentire la sua bellissima risata.

In lontananza riuscivo a vedere la ragazza di prima. Ora era seduta su una panchina a leggere un libro. Chissà qual'era il suo problema.

Alzò per un momento gli occhi incontrando i miei. Rimanemmo lì a fissarci per qualche minuto quando lei mi alzò il dito medio.

La odio.

N/A

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~E.

We Can ~ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora