Capitolo 1- Welcome in America!

2.1K 95 11
                                    

-Sei sicura di aver preso abbastanza cappellini? Non si sà mai, magari farà freddissimo e tu ti congelerai amore mio-
Disse mia madre scendendo frettolosamente le scale, reggendo in mano circa dieci cappelli invernali.
-Si mamma, me ne hai già dati almeno quattro, perfavore rilassati- le risposi alzando gli occhi al cielo, per poi tornare in camera mia per finire di fare la valigia.
Presi altre quattro magliette dall'armadio, e le feci entrare a forza dentro la valigia, per poi sedermici sopra e chiuderla.
Mi alzai dalla valiglia e mi osservai un'ultima volta nello specchio di quella che era stata camera mia per quindici anni.
Se mi aveste potuto vedere in quel momento, avreste detto che sono una bella ragazza, dato che sono abbastanza alta, fisico abbastanza slanciato, occhi e capelli castani e qualche lentiggine sulle guancie.
-Tesoro dobbiamo andare!- gridò mia madre dal piano inferiore, allora presi la valigia e scesi le scale, dove vidi mia madre che mi aspettava con altre tre valigie.
-Mamma, perfavore non piangere, ti chiamerò tutti i giorni te lo prometto!- dissi quando vidi il suo sguardo commosso - e poi un anno non è poi così tanto tempo!-
-Lo so amore, però tu sei la mia bambina e stai per partire per un viaggio in America che durerà un anno, cresci così in fretta! E ora su, sali in macchina che siamo in ritardo!-

Non me lo feci ripetere due volte e uscì di casa, aprì la portiera e mi accomodai sul sedile della vecchia punto di mia madre, mentre lei sistemava le valigie nel portabagagli.
-

Allora pronta tesoro?- chiese mia madre, fingendo allegria
-Pronta!- risposi, mentre pensavo a quanto dolore poteva provare lei in quel momento, lasciandomi andare via da lei, dopo aver perso qualche anno prima suo marito, mio padre.

*Flashback*
-Signora Mirelli, sua figlia non presta più attenzione alle lezioni, sembra costantemente triste, non sappiamo cosa fare con lei...-
-Signor preside, capisco le sue difficoltà, ma mia figlia ed io stiamo affrontando un periodo difficile, le prometto che si rimetterà presto-

Ed io non mi ero rimessa.
Il preside aveva allora convinto mia madre che facendomi cambiare aria per un po' avrei ritrovato la "motivazione" come aveva detto lui. Così in due settimane era stata contattata una famiglia americana che mi avrebbe ospitato per un anno.

Mentre ero persa nei miei pensieri, mia madre aveva guidato fino all'aereoporto, e ora mi trovavo difronte ad un tabellone con gli orari di partenza dei vari aerei.
-Eccoci qui- sospirò mia madre, guardandomi con uno sguardo assente, prima di avvolgermi in un abbraccio stretto
*signori attenzione, l'aereo per Los Angeles sta per decollare*
-Mamma devo andare o perderò il volo, ti chiamo quando arrivo-
-Ok amore, ricordati tutto quello che ti ho detto, mi mancherai-
-Anche tu mamma, tanto- e con questa frase la lasciai nella hall dell'aereoporto, mentre mi allontanavo da lei per avvicinarmi sempre di più a quella che sarebbe stata casa mia per i prossimi dodici mesi.

Sibilings || Dolan Twins (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora